Il
titolo del mio blog la dice lunga, sono una gattofila convinta, anzi in verità
io sono proprio LaMicia. Le caratteristiche dei piccoli felini trovano ampie
corrispondenze con la mia personalità. Sono animali a me congeniali con i quali
instauro (da buona strega) un’intesa particolare.
I
cani mi piacciono (soprattutto quelli di taglia grossa), sono compagni fedeli e
presenti in un loro modo squisitamente canino (molto vicino all’invadenza),
però il mio animale guida è senz’altro il gatto.
Ho
desiderato avere un Peloso in casa sin da bambina, la Mami però non voleva, credo
perché sapeva perfettamente che poi si sarebbe dovuta occupare lei degli oneri
legati agli animali (bisogni, cibo, pulizie, passeggiate e quant’altro) e credo
che in fondo abbia anche un po’ paura. Insomma da bambina ho portato a casa
ogni sorta di trovatello (gatti, uccelli, cani) ma, ogni volta, mi sono dovuta
anche occupare della loro collocazione in altra casa.
Non
appena ho avuto un’abitazione tutta mia,
in due o tre settimane (giusto il tempo del trasloco) nella mia dimora è
arrivato un gatto, anzi per la precisione una gatta: la bella Minou. Era
bellissima la mia gattona (era perché dopo 14 anni di felice convivenza
purtroppo è andata nelle grandi praterie celesti dei gatti), insieme ne abbiamo
passate tante e lei era davvero il mio Daimon (animale guida), grazie di tutto
Bella Minou… Poi c’è stato il Piccolo Gatto Nero (soprannominato il Piccolino)
è arrivato in casa con me e Minou… era speciale, un gattino nero affettuoso,
tenero, pauroso e imbranato (l’altra parte di me il secondo Daimon). Anche lui
è andato nelle grandi praterie… le altre due gattone sono arrivate in momenti
diversi della mia vita: ero già mamma, felicemente innamorata e nel pieno
galoppo dei miei progetti di vita e hanno, quindi, assunto meno le
caratteristiche della mia personalità e sono rimaste più gatte, più vicine alla
loro animalità felina. Le adoro entrambe (Gengia e Teresina) ma è una relazione
più normale, sono i nostri animali domestici, fanno parte della famiglia e
riempiono di fusa e pelo la nostra casa. Ci sono infiniti e divertenti aneddoti
su queste quattro gattone che potrei narrare e qualche volta lo farò, ma oggi
mi interessava parlare del nuovo ed inaspettato membro della famiglia: Alex!
Tutto
questo preambolo era necessario per meglio spiegare l’enorme sconvolgimento
avvenuto: Alex è un cane!!!
È
necessaria un’ulteriore premessa: ultimamente avevo visto le bimbe (soprattutto
la Piccolona)
guardare con una certa malinconia i cagnetti delle amichette, avevano fatto
velate ma insistenti richieste ed io, cuore di mamma, avevo cominciato a
sbirciare a tempo perso i siti dei canili della zona. Quotidianamente
guardavamo le foto di questi cagnetti (tutti di taglia medio grossa) e
regolarmente concludevamo dicendoci: non si possono tenere cani in un
appartamento, i cani hanno bisogno di giardino, la convivenza con le gattone
sarebbe terribile e infine, ma non per ultimo in ordine di importanza, nella
nostra vita caotica ci mancava un cane da dover portare in giro per i suoi
bisogni. Quindi concludevamo sempre dicendoci che era IMPOSSIBILE prendere un
cane!!!!
Purtroppo
ho sottovalutato la mia capacità evocativa e tanti pensieri sui cani hanno
portato Cri ad incrociare questo Pincher in cerca di casa… i suoi precedenti
umani non potevano più tenerlo e la bestiolina ha subito dimostrato una
spiccata simpatia per Cristian (per altro reciproca).
Un
cagnetto di piccola taglia di tre anni era forse l’unica possibilità nel nostro
minuscolo appartamento… insomma ora o mai più… dopo un po’ di indecisione
abbiamo valutato che sembrava proprio “mandato” come risposta ai nostri
pensieri.
Sono
stati giorni difficili… la gatta Gengia ha subito messo in chiaro le cose,
appena entrato in casa gli ha assestato una bella zampata sul muso e mai una
volta si è nascosta di fronte a lui. Lo guarda con decisa circospezione e i
grandi conoscitori di gatti comprenderanno quando dico che ha sempre una sua
espressione di velato compatimento misto a superbia.
Per
la Teresina è stata tutta un’altra storia… il terrore si è impossessato di lei
e per un mese intero la sua casa è diventata la cima del nostro armadio.
Scendeva solo nella notte per fare un frugale e veloce pasto, qualche bisogno e
poi camminando rasente il pavimento con la coda gonfia correva nuovamente in
cima al suo rifugio. Le cose sono un po’ migliorate, comincia a farsi vedere in
giro, ha capito che se viaggia in alto (mensole, tavoli, scaffali) riesce
persino ad evitarlo.
Alex
è buffo quando le incontra le sbircia senza fissarle direttamente e mugola
verso di noi come a chiedere il permesso di muoversi.
Lui
ha sconvolto le nostre esistenze il furfante non sopporta la solitudine e non
appena ci allontaniamo da casa fa pipì in giro… quando rientriamo in preda alla
più sfrenata felicità spisciazza dappertutto (comprese le nostre scarpe),
quando si offende … piscia in giro … sob questo è davvero terribile. Passo il
mio tempo con carta assorbente, spruzzino e mocio per i pavimenti… dobbiamo
arrivare ad un compromesso caro cane… così non si può andare avanti.
È
molto carino, affettuoso e le bambine sono al settimo cielo. Ci segue come un’ombra
e mugola di felicità non appena lo chiami e gli fai una carezza. È nata una
nuova avventura e ne sono felice… spero che perda presto le sue cattivissime
abitudine pisciatorie… e mi sono guardata intorno felice… che bella la nostra
piccola casa così viva, così animata … così caotica e tutti e nove (cani gatti,
bambine, pappagalli e solo due poveri adulti) siamo felici.
Benvenuto
Alex!!!!
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