Novembre
ci ha accolto nel movimento e nelle attività, nella meraviglia della natura,
nella raccolta di frutti e nel torpore di attraversare la vita come saette
incandescenti, affamate di aria che brucia al solo contatto.
Navigo
felice tra le persone, nel fare insieme, nel cercare risposte o forse nel
cercare sempre nuove domande che innescano nuovi cammini.
In
molti momenti fatico a stare dietro al ritmo di tutto e di quanto avviene
intorno a me.
Sempre più la presenza, l’esserci integralmente e fortemente, mi
è richiesto in tutti gli ambiti di vita: la famiglia, la scuola, il lavoro, i
progetti, le realizzazioni, le passioni, i miei animali, la natura stessa.
È
uno zampettare frenetico tra riunioni programmate, riti familiari, stagioni che
si attraversano e insieme tante persone che con una grande risonanza
condividono un sentire.
Amicizie che nascono, affinità germogliano e sono
promesse di lunghi tragitti variopinti.
Novembre
iniziato un po’ nella pioggia e un po’ nei cieli scintillanti mi sta regalando
dei sogni e dei nuovi desideri, fatiche ma tanta gioia… nella pazienza e nel
grande anelito di “stare con” l’umanità, tutti i miei fratelli.
E
sono belle parole che poi si traducono in cose semplici: fare insieme una borsa
in feltro con donne amiche, affini, sorelle.
Onorare
le feste e la stagionalità e preparare con le bimbe ossi dei morti per la commemorazione dei
defunti.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzQ4v3eoweqOL4s3R9ayI8JfHe77zhraATRMUbcyUFnbGf1IwjFtJbnb1Gw5t-gWQHcpgokAb0cwpznrBtiQjsMsrgJceCLsAUjmN9WMUaLsH4fU5cvieurNyk1GN8f71QTchYfEV3YBQ/s200/2013-11-03+15.55.06.jpg)
Meravigliarsi,
insieme alle mie bimbe, della bellezza degli alberi carichi di cachi lucenti,
macchie di colore arancione, un lampo dell’estate che è passata.
E
poi improvvisamente magnificamente straordinariamente nelle corse mattutine
ecco un arcobaleno… ed è sgomento: magnificat.