Giorni e giorni di silenzio. Giorni
trasformatisi in mesi. Un silenzio sensato, intimo, stratificato.
Talmente vicini alla morte da onorare
la vita, pienamente. Le vicende sono state così particolari e
“viventi” che mi hanno strappato da me stessa e dal desiderio
comunicativo.
I lunghi giorni di assistenza a mia
mamma, la sofferenza e il dolore ancestrale e antropologico
dell'umanità tutta, scavata in quel volto tanto noto, mi hanno
lasciata attonita ed avvilita e, strano ma vero, ancor più nello
sgomento, mi ha condotto la sua lenta, quanto insperata, ripresa.
Una speranza lieve per ognuno, lieve
perchè non è tanto importante il risultato, quanto la cruna
attraverso la quale ogni individuo deve passare in questa vita
terrena.
Silenzio, rispetto, incapacità vera di
dire qualcosa di significativo di fronte a tanto divino, tanta
impotenza... non siamo noi a decidere, c'è un momento per morire e
ci sono momenti solo per soffrire. Non siamo noi a decidere.
Ci affanniamo come formiche,
preoccupati per fantomatici futuri che non ci appartengono.
Solo oggi è vero, e non tutti gli
“oggi” sono belli.
In questi mesi di silenzio sono stata
bene, oggi sto bene, sempre più consapevole che non c'entra nulla
quel che accade per stare bene... è un fatto intimo e personale, un
modo di affacciarsi nel mondo, una piega dell'anima che guarda... con
affanno o con amore alle vicende che ci vengono incontro.
Non siamo noi a decidere ciò che
accade, ma siamo noi a decidere come viverlo: se maledicendo il cielo
e la terra, oppure lasciando un vero spazio alle domande: perchè
questo accade? Dove mi sono condotta? Dove voglio animicamente
arrivare?
Guardo le mie ragazze crescere... sento
i loro ardori, persino i livori verso la loro mamma (io)... ah che
dolore, anche se so che è normale e sano...
devono staccarsi da me per
andare nel mondo...
quanto vorrei offrire loro certi pensieri
maturati in lustri di esperienza... non posso...
Non siamo noi a decidere... quali
esperienze, dolori, gioie e ostacoli, vittorie o sconfitte,
incontreranno i nostri figli... possiamo solo esserne testimoni,
possiamo “solo” accogliere e stare vicino anche se spesso, nostro malgrado, non ci saremo... Perchè non siamo noi a decidere
Ah questa vita com è impegnativa,
stupefacente, irriverente, penetrante, divertente...
Questo sì... siamo noi a deciderlo... quanto divertirci...Sempre!