Mi
piace questa estate 2013, è molto calda, ma in verità non soffocante, non siamo
partiti (per varie ragioni tra cui quella economica) ma ci siamo attrezzati in
cortile e le micette sguazzano felici nella loro piscinetta: sembrano delle
belle lontre che roteando, spruzzando e galleggiando a pancia all’aria godono
delle sempre più grandi competenze nel mettere la testa “sotto acqua” come dicono loro.
È
un momento molto tranquillo, osservo Cri che si riposa e sembra che si stia
preparando, concentrato, per spiccare un grande salto in autunno quando
comincerà il nuovo anno scolastico denso e ricco di formazione, attività ed
impegno per la sua bella classe di scavezzacolli.
Le
bambine godono della presenza del papà e di questo ritmo lento e giocoso, delle
abitudini casalinghe, finalmente al mattino indugiano un po’ di più nel letto e
le guardo crescere e maturare la consapevolezza che anche per loro l’autunno
sarà un momento speciale e denso: la piccolona andrà a scuola… e la piccina
andrà all’asilo dei “grandi”.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDDBQeESucuby4-D1cCPhig6reMNyDxV_vBKm0OxRHA3KXJpDNsTw4Pufa-4_XcXJJ1Idn__Yva5aYFrTyeehO6_zoudODNt4TxVSsVVSWb20TgH6JnCgcraiOKpPFiAhGGnZsv5Sou0A/s1600/images.jpg)
È
un momento di rilassamento, di circospezione, di riposo, di concentrazione.
In
questi giorni mi sono persa (rapita completamente) nella lettura e sto
ultimando una saga fantasy (di cui scriverò prossimamente, non appena finito il
terzo libro), passo dal libro alle bambine, all’attenzione per l’alimentazione,
all’osservazione su quanto accade… osservo deliziata i cieli scintillanti del
crepuscolo e le notti stellate… ero affacciata al balcone mentre mi è giunta
all’orecchio il vociare fastidioso della televisione e mi ha dato un sapore
lontano, come di un ricordo antico di notti estive passate a zonzo, ascoltando
il suono delle finestre spalancate, il chiacchiericcio di gruppi in cerca di
frescura serale, le musiche e il desiderio di danzare nella notte.
MI
sono ricordata di innumerevoli estate lunghe e deliziose quando facevo la
maestra e le vacanze erano lunghe, lunghissime, pregnanti.
Come sono
lontani quei tempi, oggi il lavoro non mi molla e poi ci sono le bimbe che
comunque richiedono un’attenzione continua e non ci si può sollazzare di sonno,
bagnare di sole, dondolare infinitamente nell’acqua ma, come dicevo, si seguono
ritmi e alternanze da adulti responsabili. (sic)
Non che mi dispiaccia davvero,
ma ricordo quel lasciarsi avvolgere dal calore di agosto, dall’indolenza e dal
torpore, ricordo quello scivolare nell’assoluto presente e percepire il corpo
in espansione estiva, nel sudore, nel calore, nel colore, nel desiderio e la
passione, nella frescura, nell’acqua fresca e fredda che stringe
deliziosamente… chicchi di esperienze vissute che mi hanno insegnato ad amare
profondamente questo momento dell’anno dove la riflessione è lasciata solo alla
sfera intuitiva e si rimane permeati solo dalla compenetrazione con la terra,
il cielo, l’acqua e l’aria….
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