Anche la scuola delle mie bimbe sta per terminare, pochi giorni ancora e, al di là del clima non più commentabile, entriamo formalmente in estate.
Le piccine si proiettano in sprizzi, tuffi, lazzi e spruzzi immaginandosi piscinette, piscine e onde del mare.
Proprio stasera la piccina mi ha guardato con i suoi occhioni speranzosi e mi ha chiesto:"Vero mamma che quando siamo al mare e arriva il coccovendolo lo compriamo? Possiamo mamma?"
Oh che poesia in questa parola: coccovendolo è un insieme di saggezza infantile, suono onomatopeico (legato sia alla dolcezza del ricordo -coccole- sia al suono che fanno i venditori in spiaggia- cocco, cocco bello). E ancor di più c'è un trasferimento ortografico da altre parole legate a un mestiere (pescivendolo)... insomma un bellissimo esempio di pensato, sentito e voluto di una bambina di 7 anni.
"Coccovendolo" batte "petaloso" 3-0
RispondiElimina:D anche per me... è una parola dolcissima coccovendolo... dovrebbe esistere
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