![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1EBquGx-a5Cx8KQSBk3puVnEkUBiEovlcxJpJi2TV4kQx7HnNbJe1xuzqivhJ3zNmRqo8kXcih8vYVUo7yD1wsNKXvjgyjke7JVr61o1VA9EvKgB61_ZoExmXA8UOGoqeyx3P1UNfGOI/s400/imagessole.jpg)
Giorni un pochino assenti, scrivo
poco, comunico poco e, in qualche modo,
penso anche poco…
contemporaneamente “sento” un gran
fermento di processi, alchimie, dipanarsi di vicende irrisolte o di necessità
non più necessarie…
eppure… galleggio stordita ma nel contempo, concentrata,
intravedo tra le frasche il mio vissuto e “previssuto” e ancora “epoidomaniforse”.
Istanti, barlumi di io e ancora io.
Concentrata sulla mia pelle che
si modifica chimicamente mentre sperimento un nuovo modo di nutrirsi,
soddisfarsi e compiacersi e mi diverto ad inventare nuove pietanze “senzalievitoglutineelatticini”
e poi via anche al lavoro, con le bambine, con i progetti per questo autunno
(una festa il 22 settembre, la cartella e il grembiule per la mia bimbona di
prima, un nuovo seminario di Anna ad ottobre, pensare e progettare un nuovo
anno di equipe e riunioni…). Giorni di caldo umido, vociare notturno, punture
di zanzare, tramonti rosati o fiammeggianti, tuoni e lampi a celebrare la
follia d’amore dei venti che si scontrano nel cielo. È estate più che mai con
tutte le sue sfumature di oscenità, di noia persino, di torpore e amata assenza
dell’esserci nel tormento. Troppa luce, grazie sole…
Nessun commento:
Posta un commento
lascia un pensiero : )