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Devo ammettere che sicuramente anche questa gelida, nevosa, ululante Primavera (sì perchè nel parcheggio sotto casa il vento ulula come tra i ghiacci della germanica Foresta Nera) ha contribuito con forza. Come so perfettamente, ci sono sempre delle cause meccaniche perchè i fatti avvengano (e in questo caso è questo gelo primaverile), ma il fatto è un altro: in questi giorni relazionalmente mi sono incrociata con "dei" miei soliti intoppi personali, nelle mie ferite ancestrali, nel mio bisogno di conferme e nel contempo nella disconferma di me.
Non è proprio così, semplicemente accade che le persone SONO quello che SONO... ma è come vivo io le vicende che fa la differenza! E saperlo non aiuta! Per niente! A volte un po' di seccatura, un bell'assestato (o più d'uno) vaffa... possono risistemare rosponi di traverso meglio di tante menate personali. Purtroppo (o meno male) quando cerchi di essere onesto con te stesso e SAI che gli altri non c'entrano nulla, che sei tu che hai dei vissuti piuttosto che altri, che quella data vicenda ti suscita quell'emozione a te... ma non è una realtà oggettiva (soprattutto dell'altro con cui ti relazioni)... beh quando davvero vivi così... con chi te la prendi? Chi mandi a quel paese? Io personalmente comincio ad arrovellarmi, a torcermi (metaforicamente) su me stessa, a rigirarmi il sentire tra le mani, nei capelli, nelle viscere, nelle pietanze, nei tragitti in macchina, nelle attività, nelle sincronicità, nei dialoghi, nella doccia... mi intesso di quella sensazione e me la rimugino e rimastico e riingoio (come una mucca) fino a quando non riesco in qualche modo a metabolizzarla davvero!
Alcuni rospi sono più indigesti di altri (e ad ognuno il suo). Quando queste indigeste sensazioni relazionali mi invadono succede che mi ammalo! E qui vorrebbe tanto scattare il vaffa... Ho sentito arrivare quella sensazione sgradevole in fondo alla gola... ho cercato di ignorarla, di dormire un pò di più, ma stasera sono mezza afona, ammaccata e più afflitta che mai! Va bene! Va bene mi conosco... prima accetto la situazione prima uscirò da questa situazione! Per quanto conosca tutti questi meccanismi, per quanto io possa lavorare su di me e le mie zone erronee, nei momenti di debolezza mi colpisco alla gola!
E' una vecchia storia, praticamente mia coetanea: sono stata una bambina con tonsilliti impegnative che mi hanno portato ad una bella asportazione delle tonsille (lasciando quindi una voragine nelle difese), sono stata operata di polipi alle corde vocali e periodicamente, prima bronchiti, poi laringiti, poi sinusiti, poi faringiti, nel corso degli anni mi sono potuta riconoscere questo "punto debole"... oppure possiamo dire semplicemente che questo è il mio ingresso del sentire, è come un campanello d'allarme che mi dice sempre... eccoti, sei lì, dove ti duole, sei nella tua parte fragile, dove ti senti smarrita e sola, irrazionale e desiderosa di sicurezza!
AH!
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