...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







martedì 21 aprile 2020

Fiumi di Parole

Star of bethlehem

Fiumi di parole sono stati spesi, in questo periodo sciagurato, colpiti dalla più dura delle punizioni, non tanto dal famigerato Coronavirus, bensì con l’esilio sociale, colpiti intimamente nel nostro più sottile e perenne rispecchiamento.

Perché alla fin fine il mondo sociale, fin nelle sue più raffinate sfumature casuali, ci definisce totalmente. In ogni interazione umana, dalla più piccola, come quella con il proprio panettiere, fino alle più profonde, quelle della convivenza animica,  della famiglia, in ognuna di esse noi incrociamo fugacemente un piccolo riflesso, un frammento di noi stessi, tessere uniche e perfette nel definire il nostro mosaico personale, la nostra identità.

Siamo attori protagonisti nelle nostre esistenze, ma le quinte, il contesto, i ruoli, la scenografia, la colonna sonora della nostra esistenza è costituita dall’insieme (e non dalla somma) di tutte le succitate interazioni con gli altri umani.

E gli stessi attori della nostra storia sono, a loro volta, protagonisti delle loro storie, nelle loro personali identità, come soggetto primo.

Quante combinazioni, quanti fili che si tessono, quante storie che si intrecciano a costruire una connessione pulsante come un unico organismo vivente. 

Ognuno al suo posto, un posto per tutti.

Ebbene oggi siamo soli, nulla e nessuno ci rispecchia, ognuno è fra sé e sé e ci manca la storia, l’abito da indossare: chi sono io?

Questa domanda, la Domanda… che sfuggiamo profondamente, che riempiamo di oggetti posseduti, nuovi bisogni da rincorrere, faccende da sbrigare, pre- occupazioni… ovvero occupazioni per il prima… quale prima?

Il mio tempo, il tempo dello stare con me, qui esattamente dove sono.

E non importa in quanti viviamo sotto lo stesso tetto, è l’umanità che è sola in questo momento, sola ad ascoltare se stessa e il proprio battito vitale, perché di una cosa sono certa, in questi giorni inquieti mi capita sovente di assistere a dei veri miracoli: di solidarietà, di fratellanza, di empatia.

Sento, lo vedo, lo ascolto, basta un cenno perché gli altri, che si incrociano fugacemente e a distanza,  siano propensi alla relazione, al saluto, alla carezza, alla com-prensione
.
Fiumi di parole versate dalle migliaia di occhi asciutti che scelgono la scrittura per assaporare se stessi.

E c’è sempre, sempre,  un motivo per cui essere grati.

Halleluia

Nessun commento:

Posta un commento

lascia un pensiero : )