Da buon capricorno,
scettico e razionalista quale sono, negli anni mi sono molto allontanata da tutto quello che in qualche
modo mi risultava dogmatico, quindi all’età di dieci anni o undici, mi sono
resa conto che la chiesa non aveva risposte per tutte le mie domande e me ne
sono allontanata indignata – ma come proprio ciò che ruota intorno al divino,
quindi la perfezione, non ha risposte da
darmi? Allora è tutta una bufala… Oltre a questo la società non è stata in
grado di darmi nulla di edificante e/o profondo in cambio. Mi sono dovuta
accontentare di quella enorme montatura della Coca cola che è Babbo Natale.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgysMbX0OaqC1AauLfmK9GPC254jG8p9b-BVJOKBZspoZ_uRYHB6mqmXb2GpRP5w2BnMefshmkWUbdG0kG6tvA0fL98joO9e-Rj06jAjJ21S7r-LXtaAbzBop-C2vSgxwVIkwurZRHtsKk/s200/Babbo+Natale+con+Coca-Cola.jpg)
Gli anni sono passati e
pur stufandomi dell’inutile festa, pur allontanandomi dagli stereotipi
natalizi, ancora era ben lungi da me recuperare la magia di questo periodo
magico e pieno di luce (quella vera non quella ad intermittenza).
Come sempre è stato
attraverso le mie piccoline che mi sono riavvicinata cauta e la loro scuola mi
ha accompagnato, attraverso di loro, a incontrare la magia dell’attesa, l’Avvento
di qualcosa di straordinario che si ripete ogni anno: la natività.
Oh che barbarie che ne è
stata fatta negli anni. La festa di Natale ha radici lontane ed è legata alla
stagionalità: la prima natività da riverire con cuore grato è quella dei semi,
essi riposano nella terra e sono la promessa di domani, del sole, della luce…
insomma una festa dell’inverno che riconosce che nel raccoglimento ci si prepara
per grandi momenti… germogli, fioriture, frutti. E poi diciamocelo la figura di
Gesù bambino, degli angeli e di quella coppia tenace (Giuseppe e Maria) sono
tutti simboli che riportano al concetto di dono…
Queste però sono tutte
razionalizzazioni da adulti… è bello avvicinarsi all’avvento (e non al Natale)
attraverso i ritmi dei bimbi, i riti, le canzoni, le candele, l’attesa. Quindi
in questi anni ho riscoperto un sapore ed un piacere di attendere il Natale
incommensurabile.
Le attività sono molte e
significative e piano piano durante queste settimane le vorrò riportare su
questo diario virtuale (anche a memoria storica per le mie trottoline) quindi
nei prossimi giorni parlerò di dolci caratteristici, presepe, calendario dell’avvento,
folletti, rami, fiori e tanto altro… per oggi voglio parlare di due cose molto
importanti per il periodo dell’avvento la corona e gli angeli.
La prima domenica del mese
di dicembre inizia il periodo dell’avvento e in casa compare un angelo blu:
“Come possiamo sapere che
il Natale sta per arrivare? Non lo si può vedere con gli occhi, perché i giorni
e le notti sono come sempre e gli uomini vivono e si occupano delle loro
faccende come al solito. Non lo si può sentire con le orecchie, perché i rumori
che risuonano sono sempre gli stessi: auto, aerei che passano, bambini che
gridano e così via.
Pur tuttavia, quattro settimane prima di Natale, avviene qualcosa di molto importante: un grande angelo discende dal cielo, per invitare gli abitanti della terra a preparare il Natale. Indossa un grande mantello blu, intessuto di silenzio e di pace. La maggior parte delle persone non se ne accorge perché sono troppo occupate a fare altro. Ma l'angelo canta con voce profonda e solamente coloro che hanno un cuore attento possono sentirlo. Egli canta: «Il cielo viene sulla terra, Dio viene ad abitare nel cuore degli uomini.
Siate desti! Apritegli la porta!». È oggi che questo angelo passa e parla a tutti gli uomini. E coloro che lo sentono si mettono a preparare il Natale cantando canzoni e accendendo candele...”
Pur tuttavia, quattro settimane prima di Natale, avviene qualcosa di molto importante: un grande angelo discende dal cielo, per invitare gli abitanti della terra a preparare il Natale. Indossa un grande mantello blu, intessuto di silenzio e di pace. La maggior parte delle persone non se ne accorge perché sono troppo occupate a fare altro. Ma l'angelo canta con voce profonda e solamente coloro che hanno un cuore attento possono sentirlo. Egli canta: «Il cielo viene sulla terra, Dio viene ad abitare nel cuore degli uomini.
Siate desti! Apritegli la porta!». È oggi che questo angelo passa e parla a tutti gli uomini. E coloro che lo sentono si mettono a preparare il Natale cantando canzoni e accendendo candele...”
Tratto dal libro –
Festeggiare l’avvento” di Soline Lienhard, Pierre Lienhard, Fior di pesco edizioni
Io e Cri prepariamo questi
begli angeli in lana cardata (trovate qui un simpatico tutorial per
realizzarli) e li facciamo trovare alle bimbe ogni domenica mattina al
risveglio (gli angeli sono quattro tutti di colore diversi ed ognuno di loro
porta qualcosa di specifico all’umanità… le prossime settimane metterò anche
degli stralci per l’angelo rosso, bianco e viola).
Inoltre nei giorni
precedenti abbiamo preparato la corona dell’avvento , abbiamo raccolto dei rami
e li abbiamo intrecciati, abbiamo decorato una corona e abbiamo messo quattro
candele (blu, rossa, bianca e viola).
Certo tutto questo è molto
faticoso ed impegnativo, bisogna dare attenzione alle bimbe, costruire e
lavorare ma l’attesa diventa davvero un tempo che passa, un cogliere il ritmo
dell’inverno, delle giornate che si accorciano e poi si allungano… un’attesa
meravigliosa
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