Avete
presente quel fatto strano che si studia in fisica denominato “moto perpetuo”?
Ecco come mi sento, non c’è requie, ci sono un sacco di attività, vicende,
incontri, routine, faccende, commissioni… e insieme un fatto molto strano: non
so perché le due minus appena vedono che poggio il sedere da qualche parte si
fiondano su di me come se fossi una palestra di gomma… è incredibile, finchè mi
muovo e sfaccendo in casa loro giocano abbastanza autonomamente, disegnano e
inventano storie, appena mi poso (stravolta) da qualche parte gli si accende il
radar, pochi minuti e passano all’assalto: “mamma mi leggi la storia?” “mamma
ho sete”, “mamma voglio stare con te”, “mamma mi scappa la cacca”, mamma mamma
mamma… per carità non è che mi diano fastidio, il fatto strano è che tutto ciò
accade sempre non appena mi siedo…
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha0dYI3kVCJ5hJk4dEfYMI0kxcC02ByfOAuTvE6Z4PL6KfhSvkVh7LXrhzOabYPoglFLgd6qik0nrfjdN9d989geXJK6fZJ_8PYIw5SbAPpMpY9TTiNUJNbEiMQwyKTEL2o3kgVIPoDuk/s200/7988Nataleb.jpg)
Nel
frattempo la casa sembra divertirsi alle mie spalle, mi distraggo un secondo e
montagne di panni avanzano nella casa in tutte le “sue” forme (da lavare, da
stendere, da piegare, da stirare, da riporre). Improvvisamente (complici la
neve e la pioggia) ci trasformiamo in 1000 piedi e compaiono scarpe,
stivaletti, ciabatte, calzini e scarponi in ogni dove.
Le
cartellette, al lavoro, ripiene di documenti, relazioni e progetti da leggere
si moltiplicano copiosi sulla mia scrivania, gli appuntamenti si accavallano e
la confusione aumenta esponenzialmente nella mia mente.
Nonostante
la festività imminente nessuno si risparmia e mi ritrovo turbinante in un sacco
di riunioni e mi relaziono con decine e decine e decine di persone di ogni tipo
(al lavoro, a scuola, la formazione, gli appuntamenti mondani…). Tra le altre
cose è la cosa che amo di più fare e mi spiace, anche, non riuscire ad
assaporare appieno ogni istante… perché già bisogna correre.
Continuo a riporre
in un cassetto della mia mente tutti i post che vorrei scrivere, ma mi ritrovo
sempre a dire”più tardi, domani, prima o poi…”.
E
poi come dicevo l’Avvento incalza e ieri le mie bimbe sono andate alla Monda,
un'azienda biodinamica, una comunità alloggio di pedagogia curativa molto bella
e lì le mie bambine hanno potuto partecipare alla spirale dell’Avvento. Hanno
percorso questa via di rami di pino fino alla luce (un ceppo con una grossa
candela), hanno acceso la loro candelina e, portando la luce nel cuore, hanno
sistemato la candela lungo il percorso, concorrendo a dare luce a questa
meravigliosa forma (la spirale), un’azione semplice, importante, per dargli un
senso profondo di condivisione e quindi di arte sociale. Tra i bimbi ce n’è
stato uno in particolare che mi ha dato una profonda commozione, tanto da
inumidirmi gli occhi, guardare gli occhi ridenti e luminosi di Flavio, il
figlio di un Amico… il mio Amico Davide, fratello di tanti istanti, un amico
del tempo e dello spazio, della freschezza giovanile e spalla forte delle
intemperie… essere lì… un regalo per tutti noi, un momento magico
incommensurabile…
E
ieri era la terza domenica d’Avvento:
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB_n8ym9gPbrZZVOUloYVsL9FAxbotqmMF4o_wLm2a8KFoakLQI84zjewGawFVVEoRmn1larrTViPBU63UDEHyqegFfz3afUy3vWKZsrd_XUj9K7E4OeV1ypMgNGLbKT3CCZ8pWIck87A/s1600/380136_10150442199783473_657405324_n.jpg)
La terza domenica, un angelo tutto bianco e luminoso discende verso la terra. Tiene nella sua mano destra un raggio di sole che possiede un potere meraviglioso. Va verso tutti gli esseri umani nel cui cuore l'angelo rosso aveva trovato dell'amore autentico e li tocca con il suo raggio di luce. Allora questa luce penetra nel cuore di questi uomini e si mette a rischiararli e a riscaldarli dall'interno.
Ed è come se il sole si accendesse nei loro occhi e discendesse nelle loro mani, nei loro piedi e in tutto il loro corpo. Persino i più poveri, i più umili fra gli uomini sono così trasformati e cominciano ad assomigliare agli angeli, perché hanno un po' d'amore puro nel loro cuore.
Ma non tutto il mondo vede questo angelo bianco. Solo gli angeli lo vedono e coloro i cui occhi sono stati illuminati dalla sua luce. È con questa luce negli occhi che si può vedere anche il piccolo Bambino che nasce nella mangiatoia.”
Tratto dal libro –
Festeggiare l’avvento” di Soline Lienhard, Pierre Lienhard, Fior di pesco
edizioni
E
in questi giorni, turbinosi e intensi, pieni di visi luminosi, io credo che
attraverso l’incontro, l’Angelo Bianco sia riuscito a rischiarare un po’ anche
la mia vista… ed è meraviglioso correre come una gatta arruffata, scivolando
nella neve, con le vibrisse tese e pronte e talvolta, in silenzio, piano piano senza
farmi scorgere, acciambellarmi e sorniona ronfare.
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