È qualche giorno che non scrivo e mi manca… gestire un blog in
verità è un’attività impegnativa, porta via tempo e concentrazione, ma è uno
strumento personale molto interessante.
Porre un focus su dei momenti di vita,
in qualche modo, rallenta il ritmo e poi, leggersi e rileggersi, consente di
fare un bel lavoro di retrospettiva su di sé, sulla propria vita e sulle
relazioni.
La retrospettiva è una parte fondamentale del lavoro biografico:
rivedere e rivivere se stessi è fondamentale. Serve per offrirsi l’occasione di
cambiare tragitti, atteggiamenti, sentimenti, percezioni… insomma ci porta ad
una maggiore consapevolezza di noi stessi e delle nostre azioni.
La
retrospettiva non è affatto facile. Andrebbe fatta ogni sera prima di addormentarsi.
Si procede a ritroso, richiamando alla memoria le ultime “cose” fatte e via via
si “ripassa” l’intera giornata fino ad arrivare al risveglio del mattino. È
importante non dimenticare nulla o nessuno, soffermarsi sui volti incontrati,
sui dialoghi, sulle nostre sensazioni, sulle immagini… bisognerebbe cercare di farlo
in modo “vivo”, ovvero si richiamano i momenti cercando di ricollegarsi, di
riviverli in qualche modo. Questo è un metodo fantastico per riuscire ad avere
un occhio esterno (come un regista), un punto di vista globale per quello che ci accade nella vita.
Ripeto
è un’azione difficile, perché spesso si ha sonno, ci si dimentica di farlo
oppure certe vicende non si ha nessuna voglia di “riviverle”. Quindi si fa quel
che si può e si tende verso… e nel frattempo ci si allena un po’, si trovano degli
stratagemmi. Credo che per me il blog sia proprio questo: autoeducarmi a fare
un po’ di retrospettiva sui miei vissuti, con leggerezza, quando e come riesco…
e nel frattempo mi ritrovo ad approfondire dei temi che mi interessano molto.
Buona
retrospettiva a tutti, quindi.
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