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Eppure,
lemme e ghiacciato, gennaio procede nel suo andamento bradipico, uguale ogni
anno. Oggi, in uno dei miei innumerevoli tragitti in macchina, seppur
distraendomi con musica e allietando la mia anima scrutando cieli inauditi,
pensavo al Tempo!
Questa
singolare misurazione dell'uomo che tanto ha frammentato ed inscatolato la
nostra... che cosa? possibilità di vivere in armonia con la natura ed il nostro
bioritmo. Impossibile immaginare la realtà senza misurarla in unità
temporali... eppure...
Eppure il
Tempo si comporta in modo così bizzarro... certo (i più razionalisti mi
direbbero), non è il tempo che si modifica, ma la percezione che ne abbiamo.
Per me
questo cambia poco. Non credo che queste specifiche tra soggetto ed oggetto,
alla fin fine, siano così importanti! E' indubbio che ci sono istanti di vita
che ricapitolano biografie intere, ci sono ore che producono opere d'arte
interiori, relazionali, karmiche, ci sono anni che sì susseguono identici e
ridondanti, ci sono secondi che ti salvano la vita, ci sono giornate che sono
per sempre, ci sono mesi che capovolgono la situazione, ci sono mesi che
restano lì come se fossero fotografie... un pò come gennaio!!
Eh sì,
riflettevo oggi nei miei tragitti, mi inoltravo nei voli pindarici del mio
pensare e questo gennaio mi trova così concentrata, così presente, così presa
nella volontà di essere, di esserci, di essenza... Un bellissimo gennaio, così
intenso... non solo per me: vedo persone che amo fare piroette e giravolte su
di sè e incontrarsi, vedo persone andare lontano, altre fermarsi, altre
tornare... Questo bel 2016 è iniziato in quarta per tante e tante
persone.
E sento
una profonda gratitudine per la bellezza umana che non mi raccapezzo di come
sia possibile. Mi ritrovo a dialogare e confrontarmi con tante anime belle: è
ancora questione di tempo? Mi sta succedendo sempre più spesso, quasi
quotidianamente, di percepire così profondamente la vibrazione dell’altro che
un pò mi sgomento e forse davvero il segreto è il tempo: diamoci tempo,
lasciamoci il tempo di soffermarci, di guardarci, di respirarci, di toccarci...
siamo tutti un groviglio di anime, ed è come se appena appena lasci aperto uno
spiraglio dell'uscio, ecco che entra il sentire, la comunione, l'appartenenza.
E' un
tempo o uno spazio? Sicuramente è uno spazio interiore… forse cercando di
lasciare da parte un po’ di Ego, si crea il giusto “vuoto” perché qualcuno
possa riempirlo… ma sono sicura anche che si tratta di un “non tempo”, è
possibile sfiorarsi con le anime, inavvertitamente, lievemente, gioiosamente,
solo in assenza di ieri, di domani, di movimento nel tempo… un’eternità di
compresenza, questo è l’umanità: siamo sempre stati e sempre saremo e grazie
allo spazio tempo ci incontriamo. E questo è il più grande regalo della terra,
una grande gioia. Sembra un discorso un po’ folle, ma non posso esimermi dal
soffermarmi e onorare certi scorci: ho parlato con donne bellissime, nei loro
occhi ho visto l’infinito, ho sentito la loro storia, l’ho riconosciuta… perché
ogni storia è la nostra storia… chissà in quale tempo… o in quale spazio. Sono
concentrata dicevo, sì… attenta a quello che mi succede intorno, senza
soffermarmi solo su di me… ricordandomi che quella distinzione tra soggetto e
oggetto è una forzatura, perché il cielo è di tutti e anche se lo guardiamo
tutti insieme nessuno ne ha di meno…
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