Rieccoci,
siamo alle porte del Bazar della scuola e le giornate sono diventate convulse e
troppo veloci. La nostra casa è diventata una fucina di folletti: ci sono gnomi
da cucire, legni da intagliare, lana da cardare, angeli da preparare, foglietti
da arrotolare… e tanto altro ancora. In questi giorni la scuola è in fermento,
ogni sera ci sono gruppi che si incontrano per preparare in ogni dettaglio la
festa più bella che ci sia (almeno per la nostra famiglia).
Un
gruppo di genitori si occupa di un momento magico e corale che raccoglie i
bimbi nel mondo fatato: il teatrino. In ogni bazar viene scelta una fiaba,
vengono preparati dei bellissimi personaggi in lana cardata, una scenografia
costruita con stoffe varie e seta, ogni parola è studiata e accompagnata da un
gesto, luce, musica, pause… tutto è pensato e studiato per donare ai bimbi un
vero quarto d’ora di magia. Questo lavoro è molto impegnativo mamme e maestri
si incontrano spesso a fare le prove, devono preparare tutto artigianalmente e
predisporsi a questo magico momento… credo fortemente, però, che ogni fatica è
ripagata da quei visetti rapiti che nel buio della sala quasi non fiatano
(quasi tutti) e si immergono nel mondo fatato in modo appassionato… e non sono
mai stufi, vogliono vedere tutte le repliche e ancora e ancora e ancora…
Un
altro gruppo di genitori si occupa della “pesca miracolosa”: dentro una bella
vasca azzurra vengono sistemati dei simpatici sacchetto-pesce che bisogna
cercare di “pescare” con una bella canna da pesca in legno… e poi? Il caro
sacchetto-pesce cosa porterà in dono? È sempre una bella sorpresa, un giochino,
colori, bolle di sapone, nanetti… Anche qui il lavoro è impegnativo: bisogna
procurare i regalini (attraverso i gruppi d’acquisto per spendere poco e
offrire doni consoni al nostro pensiero, quindi cercando di evitare ciarpame e
plastica), poi bisogna impacchettarli ad uno a uno e allestire questo luogo
delle meraviglie.
Un
altro gruppo di genitori si occupa del sorprendente bio- buffet: nella nostra
cucina si offrono volontari cuochi professionisti (parenti dei nostri bambini)
per preparare delle leccornie da leccarsi i baffi (poi non mancano pane fatto
con pasta madre, torte salate e dolci, pizza e insalate vegetariane). Anche
questa è una parte del Bazar che in diversa misura occupa tutte le famiglie:
l’organizzazione degli spazi e dei tempi, l’acquisto delle derrate sempre con i
GAS, la preparazione stessa e l’organizzazione di tavoli e ristorazione. È un
momento di grande festa, un incontro di sapori e di cultura insieme, un momento
di convivio e allegria.
Poi
un altro gruppo prepara la pesca a premi, dentro una bella urna di vetro ci
sono tanti bei rotolini che piacciono tanto ai bambini…. E cosa puoi trovare? O
un bel premio (procurato attraverso negozianti amici o dalla creatività di
genitori o mettendo a disposizione quello che si possiede nella propria
attività). Poi si possono trovare gnometti simpatici o una leccornia o un bel
vasetto di fiori… si vince sempre ed è molto divertente.
La
scuola si apre e bisogna prepararla, ogni stanza va addobbata e ripensata per
ospitare bancarelle di ogni genere (libri, cartoline, artigianato, alimenti
biologici), bisogna allestire spazio per il teatrino, preparare la divulgazione,
la musica, i laboratori manuali per bambini, il buffet, il laboratorio di
candele…. Insomma è un gran fermento, è un gran lavoro ma
la cosa più bella è l’arte sociale.
È
meraviglioso vedere tante famiglie stringersi la mano, rimboccarsi le maniche e
realizzare un evento che rende felici i bambini, promuove la scuola, porta un
contributo economico, attraverso il lavoro e la collaborazione.
Il
bazar delle scuole Waldorf è un appuntamento imperdibile, un sogno che si
realizza, una società che tutti vorremmo… una fatica immane ma come dico sempre
non c’è risultato senza sforzo… quindi sono felice di tanta condivisa fatica
per l’amore per i miei figli, per i figli dei miei compagni di viaggio e per
tutti i figli futuri che verranno in questa scuola…
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