Una
delle mie attività zen (ovvero che mi rilassano e svuotano la testa di pensieri
turbinanti) è cucinare. Quando ho tempo, possibilità di sbizzarrirmi e voglia
di spadellare la cucina diventa un bellissimo atelier creativo dove manipolare
alacremente con le bambine impastando, tagliuzzando, tritando, mescolando,
accarezzando, spruzzando, assaggiando e decorando.
Questa passione è nata molto
presto, sin da bambina mi sono cimentata nella preparazione di manicaretti
consultando avidamente il mio primo libro di cucina: il manuale di nonna
papera. La famiglia mi faceva da cavia ed io preparavo chiacchiere, biscotti e
pizzette pasticciando felice e devastando la cucina. Nella tradizione culinaria
della mia famiglia non erano presenti ne brodi ne risotti, quindi, quando sono
cresciuta e ho voluto ampliare la produzione di pietanze, ho cominciato ad
utilizzare il famigerato “brodo di dado”.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX48F8Vtp8ZC38iCgvVyOdmqZ656ztcAy1QxwirrjZGCocxAjnjEKDb-P8Y0uKt7H0NdxM05PC_pQz2IRuYQkajAPdgHa6jOQKs6haSmdh1M-JzjoalSxVisQIwj31LQUP0Tf0Zhoijso/s1600/dado.jpg)
Lascio sobbollire a fiamma bassa per
mezz’oretta e il mio brodo è bello e che pronto: saporito, naturale, fresco e
ricco di sostanze nutritive. Come è possibile che una massaia media si sia
lasciata strappare quest’arte alchemica così sopraffina da un’insulsa e
relativa comodità!! Come già dissi la comodità ha un caro prezzo… Cosa ci vuole
a mondare e tagliare quattro verdure? Il brodo poi cucina da solo… una
questione di velocità? Ma dai in mezz’ora (il tempo di una doccia rientrati da
casa) e il brodo è pronto…
Ovviamente
il brodo è personalizzabile secondo il proprio gusto, il pomodoro lo rende
molto saporito come anche la batata e il
sedano. La patata lo addensa un pochino (ricordarsi sempre di non conservare la
patata cotta e quindi anche il brodo perché ossida alla svelta), porri e
lattuga lo rendono molto diuretico e via dicendo… insomma avere il nostro bel
pentolino che sobbolle in cucina e riempie la casa di un odorino che fa tanto
“casa dolce casa” è un’abitudine che consiglio a tutti: buon profumino e buon
appetito.
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