Nevica!
Una neve insulsa che, leggera e fitta, cade ininterrottamente da stamattina ma
non attacca da nessuna parte! Meglio, non volevo certo ritrovarmi in un
paesaggio invernale… siamo al 17 marzo, assaporavo la primavera… e guardo
perplessa questo fenomeno strambo… abbastanza freddo per nevicare ma non
abbastanza per attaccare? Insomma più freddo in cielo che in terra…
Quindi
questa domenica striscia benevola e rilassata in famiglia, con le bimbe
sornione che girano (quasi) silenziose, sonnellini rubacchiati sulle poltrone,
rammendo e lietezza. Meno male perché è stata una settimana di tutt’altro tipo:
ho rimbalzato da una riunione all’altra, da confronti e infinite chiacchierate
a gruppi operosi e densi, fino ad arrivare a ieri che insieme a Simona siamo
scappate a Milano. Abbiamo abbandonato i mariti con le bambine (anche lei ne ha
due più o meno grandi come le mie) e ci siamo dedicate una giornata da sole!!!
Caspita è il secondo sabato di fila che mi ritaglio uno spazio individuale…
ecco perché nevica!!!!
Abbiamo
approfittato di un ordine di lana per il nostro laboratorio di cucito e lana (la compagnia dell’ago) del lunedì sera alla scuola delle nostre bimbe e
soprattutto di un paio di biglietti di ingresso omaggio. Siamo partite di buon
ora e ci siamo avventurate alla ricerca della fiera “hobby show Milano”.
Eravamo curiose ed impazienti immaginandoci di incontrare materiali fantastici,
1000 nuove idee per i nostri lavori e tante novità. In verità la fiera è stata
un po’ deludente, sarebbe stato più adatto a noi andare all’altra fiera “fa la
cosa giusta”. La fiera sugli hobby non era molto “originale”. C’erano
tantissimi stands sulle tendenze attuali: creazione e decorazione di torte con
zucchero colorato e creazione di collane e bijoux. Quindi abbiamo incontrato
innumerevoli proposte di tortiere di ogni forma e materiale, coloranti,
formine, accessori come spatole, pennelli, salva cibi etc. e infiniti banconi
stracolmi di perline, sassolini, gancini, ciondoli di colori e materiali un po’
scarsini (la maggioranza era plastica).
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlOIq2ByWYWN9w-PLr83j67gHsloNR7g6AupODmcCGULen1Cok6SwtJnmKSaIQ99FtU7ixohfYcKJUAwnR271opbJwlQ2rkVNZw41OlDOlFY4eoaIJT7wpTRWMP5_YlmyQBXuQVAy_Njg/s200/DSCN8816.JPG)
Qui e là abbiamo incontrato anche
qualcosa che ci interessava di più legato all’artigianato vero e proprio, dove
abbiamo “sbirciato” qualche ideina, ma come dicevo alla fine eravamo un po’ deluse
dalla fiera in sé che metteva insieme un’idea molto parziale, commerciale e
stereotipata di hobby, mettendo contemporaneamente anche chiassose dimostrazioni da palestra,
Yoga, videogiochi e spettacolini tristi.
Anche il corso “fast” di pittura dove
alcune simpatiche signore, ordinate e distribuite in banchetti, seguivano
pedissequamente un “maestro di pittura” con auricolare che somigliava tanto ai
rivenditori di piatti dei mercati di paese. Era tutto preso a condurre le
signore passo passo a disegnare la medesima cosa nello stesso modo (persino le
sfumature)… credo che non segua un approccio espressivo e artistico della
pittura… ma mera tecnica per ammaestramento!!!
Dopo
aver sparato a zero sulla povera fiera però voglio raccontare “l’altra giornata”
che ho trascorso insieme alla cara Simona, mi sono divertita un sacco.
Eravamo
buffe, siamo partite con grande determinazione ed organizzazione, si vedeva la
nostra contentezza sotto i baffi, il solletico divertito di avere a
disposizione qualche oretta tutta tra donne senza che qualcuno debba andare in
bagno d’urgenza, senza lamentosi “mamma ho fame”, “mamma mi ha fatto male”, “mamma,
mamma, mamma”. Qualche oretta in cui le esigenze erano solo individuali, in cui
puoi camminare senza che nessuno ti si appenda al magione tirandoti, senza che
il caldo, la sete, la stanchezza e la fame diventino “casi” adatti alla
disperazione. Abbiamo chiacchierato, sghignazzato, spettegolato, girovagato
liete e felici.
La cara Simona, la conosco già da qualche anno ormai… tante
avventure insieme nella nostra scuolina, tanti giretti con le bimbe (in
montagna, al mare, allo zoo, nei parchi cittadini) e mi ricordo di tante sue
facce di mamma, di donna che ce la mette tutta con dolcezza e disponibilità,
energica e sempre pronta a darti una mano, sorridente e ironica… una bella
persona… una persona a cui mi affeziono ogni giorno di più, in cui tante
esperienze insieme si dipingono sempre di più di intimità e complicità.
Abbiamo
spulciato ogni possibile accessorio o attrezzo che potesse servire alla nostra
attività di “cardatrici”, abbiamo fotografato qualche idea carina da riprodurre
e buttato qualche occhiatina ad aitanti giovinotti (ridendocela a crepapelle),
il momento più buffo è stato quando un simpatico ragazzotto ci ha interpellato
chiamandoci mamma e figlia… (ridendo) l'ho rimproverato duramente.. ed era buffo,
faceva una gran fatica a dirci quel che doveva, a metà tra l’imbarazzato e il
divertito dalla mia reazione (come sempre abbastanza autoironica).
I
momenti che mi sono piaciuti di più sono stati quelli dove è stato sollecitato
l’olfatto: mi è successo due volte prima in una bancarella di tisane e poi in
una di profumi esotici.
È stato interessante come il profumo mi abbia colto ed
abbracciato facendomi provare un desiderio remoto di essere in mille posti, di
essere infinite persone, di incontro e scambio. Tutto questo attraverso questi
odori intensi e mischiati che si mescolavano all’ambiente e al vociare… sono
state sensazioni di un attimo ma interessanti, proprio perché si sono ripetute
due volte a distanza di poco tempo.
Tralascio
il racconto dell’orrore (mio e di Simona) in relazione a certe “offerte” per
bambini con dimostrazioni di videogiochi virtuali che si impossessavano letteralmente
dei bambini facendoli vibrare come poco prima di una crisi epilettica
(ovviamente questa è solo la mia percezione ma SO di non sbagliarmi), vedere
questi pargoli imprigionati dai video… ma dicevo che tralasciavo…
Il
momento magico è stato raggiungere la bancarella “il vello d’oro” dove
finalmente abbiamo potuto goderci lo spettacolo e allargarci il cuore: c’erano
bellissimi oggetti (veramente artigianali) in lana cardata, gnometti, fatine,
quadri, personaggi di fiabe, animaletti e, inoltre, materiali fantastici,
naturali, grezzi… tutti da lavorare (non prestampati e presagomati). Io e Simona eravamo agitate, non stavamo più nella
pelle, sembravamo come certe donne all’apertura dei saldi davanti al negozio
preferito… volevamo TUTTO!!! Abbiamo comprato un bel po’ di materiale per la
scuola: materassini per cardare, aghi nuovi, lana, cordoncini… Finalmente
abbiamo trovato una lana di qualità ad un prezzo accessibile.
Ce ne siamo
andate con il nostro saccone gigante stracolmo di materiale, con piccoli
sacchettini di micro regalini, biglietti da visita e con tanta stanchezza nelle
gambe. Ancora ghignose e soddisfatte ci siamo ritirate verso casa, stravolte ma
contente sfogliando impazienti le nuove riviste… mi sono sentita come una
ragazzina e sono felice di questa bella giornata con Simona!!!
A casa ci
aspettavano trepidanti le puzzoline e i mariti provati ma sorridenti… che bel
sapore di amicizia, di iniziative, di percorsi per noi, per la nostra scuola e
la bella “compagnia dell’ago” che cresce lemme lemme e, sono certa, farà molta
strada….
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