Nel
sottobosco compaiono mazzetti di campanule bianche, tutte in fila, orgogliose
(sembra davvero di vederle tintinnare), sbucano gloriose, anche tra la neve e,
dritte e fiere, fanno il primo annuncio. Sulle rive erbose particolarmente
soleggiate compaiono timide e sparute delle primule gialle, promessa di un sole
che scalderà. Le mattine cominciano meno buie e gelide, all’orizzonte il sole
fa capolino molto prima e sorride scintillante. Gli odori cambiano e le narici
non si riempiono più dell’odore della terra fradicia e marcescente ma si
comincia a sentire un lieve profumo di verde. Le magnolie sembra si stiano
preparando all’unisono per un grande
salto, i rami ricoperti di dolci gemme pelose, sembrano voler bucare il cielo
lì in alto, protese e vogliose.
E
poi la mia bella bimba grande ha cominciato a disegnare alberi che germogliano
e fatine burlone che si dilettano ad usare i raggi del sole come tante piccole
altalene. Loro, i bambini, sono ancora in contatto con “l’eterico” della terra
e “sentono” la vibrazione della vita che sta germogliando come ogni anno.
La
primavera è la promessa di eternità, è la scintilla di divinità umana,
terrestre, eterica. Ogni primavera si rinasce, ci si rinnova, ci si ritrova.
E
allora piano piano anche nel nostro tavolino delle stagioni il re dell’inverno
si ritirerà, lasciando lo spazio a qualche bella bimba fiore che bella e lieve
porterà con sé qualche fiore (crocus o primula) e qualche germoglio.
Solitamente prendo un vaso trasparente (in vetro), metto della terra, lo decoro
con una pigna e/o qualche bel sasso e appena sotto, la terra mettiamo, insieme
alle bimbe, un po’ di semi di frumento. È bellissimo vedere dopo pochissimo
tempo (un giorno o due, non di più) i semi schiudersi timidi e mandare la
piccola radice bianca verso la terra e un lieve filo d’erba verso la luce. È
meraviglioso vedere come la natura fondi la sua vita tanto nella terra quanto
nel cielo.
(le gatte sono molto felici e
cominciano a rosicchiare le punte di questa prelibatezza tenera e verde).
Il
nostro tavolo delle stagioni cambia con lentezza, piano e cauto come l’arrivo
della primavera. Cambieranno i veli del cielo che saranno più azzurri e sul
fondo si cambierà il marrone della terra con il verde di un prato. Cercherò
delle immagini di fiori e ci sarà un bel vaso con dei rami fioriti…
Il
tavolino si prepara tutto ad accogliere il 21 marzo l’equinozio di primavera e
la dolce fata che lo rappresenta.
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