Le gattine delle nevi |
Che
nevicata! Era un po’ che non faceva una bella nevicata come quella di oggi.
Stamattina in giro per il paese insieme a Cri e alle bambine improvvisamente mi
sono ricordata di quanto sia poetica la neve.
Negli ultimi anni ho solo badato a quanto fosse scomoda e destabilizzante.
amor |
Oggi, a spasso con le mie
gattine delle nevi, ho sentito sgorgare una risata gioiosa dal mio petto,
guardavo loro affondare fino all’ombelico, annaspavo con la neve alle ginocchia
e guardavo il mio amato Folletto e lì mi sono ricordata di quante magie è
capace la neve.
segui la mia stradina |
La piccolona mi ha chiesto che rumore fa la neve e dopo pochi
istanti si è risposta da sola con la faccia meditabonda “…è silenziosa…”. Sì
micina mia la neve porta per prima cosa il silenzio, le voci sono sommesse, si
sentono i passi scricchiolosi – croc.. croc.. – della neve schiacciata dalle
scarpe.
Le campane si sentono attutite e tutto tace nel roteare silenzioso e
tumultuoso dei fiocchi.
È una magia associare tanto movimento al silenzio: è
una danza sinuosa, palpitante, sempre diversa.
Quante nevi ci sono: quella
fitta fitta piccolina che di notte scruti alla luce dei lampioni, quella a
GRANDI fiocchi che svolazzano come piume o che cadono veloci (credi che siano
bagnati di pioggia e invece sono fiocconi giganti e farinosi), quella minuta e
ghiacciata che ti rimbalza pungente sulla faccia, quella umida un po’ piovosa…
una danza di cristalli, di meraviglia, di perfezione.
Le
nevicate dei bambini sono le più belle: sono buffi, quando comincia a nevicare, emettono gridolini
e saltellano contenti, la vogliono mangiare, tirare, prendere tutta…
Poi ci sono i ricordi
di ragazzina quando i “maschi” ci inseguivano per farci “l’omino” (ovvero
buttarci a terra e ricoprirci di neve – qualche volta agli scostumati scappava
qualche palpatina).
Le
notti innevate sono le più belle, il silenzio accompagna ogni cosa e la neve
diventa misteriosa, si scende nelle profondità di sé e guardando in alto verso
il cielo si vedono i fiocchi, alla luce della luna, dondolare sorridenti.
In
particolare ricordo una neve davvero speciale dove io e Cri abbiamo evocato la
nostra piccolona, abbiamo fatto una romantica passeggiata e sotto i fiocchi
abbiamo scritto il suo nome nella neve… e qualche mese dopo la nostra piccola
snow strillava tra le mie braccia.
La
neve porta inquietudine, per tutti quelli che devono essere efficienti e
pronti, per coloro che non sanno fermarsi, la neve disturba… ed io odio guidare
con la neve, non voglio.. è viscida sotto le ruote, ti fa perdere il controllo
del mezzo… che paure ho avuto dovendo tornare a casa durante una grossa
nevicata…
mandala con Ivano |
La
neve avvicina le persone, ci si trova del tempo inaspettato, si bevono
cioccolate, si gioca amabilmente davanti al camino e qui mi viene in mente l’amato
cugivo: che bei pomeriggi di neve a disegnare mandala, giocare, chiacchierare…
La
neve se la lasci entrare è una "calda" carezza per l’anima, è un ritorno nell’infanzia,
nell’appartenenza cosmica, un poetico e gioioso ricongiungersi con tutte le anime.
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