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L’ultimo
giorno di questo febbraio faticoso e lungo, nonostante la sua pochezza numerica
e lo sfarzo carnevalesco, si è rivelato denso ed appiccicoso.
Ho
cercato di offrire in un gruppo numeroso
un momento di sosta, di pensiero, di
amore per sé e l’altro ed improvvisamente qualcuno ha avuto la necessità di “trasformare”
tutto questo in manierismo, ha tentato di specchiarmi (con uno specchietto
per le allodole) come megalomane e presuntuosa.
Devo dire sinceramente che non mi ha
infastidito tanto la cosa in sé, credo di essere nata e poi cresciuta e sempre
più consolidata nell’idea che non mi scalfigge tanto quello che l’altro pensa
di me, piuttosto mi annichilisce quando, inavvertitamente senza accorgersi
minimamente, qualcuno annulla un mio percorso (sicuramente non perfetto, non
voglio essere ineccepibile) che nasce sicuramente dettato da un’intenzionalità “buona”.
È come se offrissi un cestino pieno di dolcetti, non ti costringo a mangiarli,
non voglio che ti piacciano e neanche che li assaggi, ma perché non lasciare ad
ognuno la possibilità di decidere privatamente, nella propria intimità, cosa
portare a casa di quello che offro!!! So che non era intenzione di nessuno
ma è andata così, certo non può un unico
momento annullare quanto fatto, però parte del sapore cambia, l’ultimo alito percepito
è stato nella sfera del pensiero invece che del sentire… ed io volevo altro… (e
questo mi imbufalisce perché è stato fatto alla fine, sul saluto senza lasciare spazio di condivisione
ulteriore). Ecco per finire il sentimento “vero” che riconosco è la Delusione … ecco proprio lei! Mi sono
sentita delusa di aver concluso un lavoro con un pensiero invece che una
sensazione… anzi meglio ancora abbiamo concluso con una sensazione pensata,
piuttosto che una sensazione da pensare… oohh mi dispiace tanto.
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La
delusione è effettivamente questo tipo di sentire, legato al riconoscere l’imponderabile…
e accettarlo… la linea d’ombra sta proprio
sulla “linea”, sul passaggio tra luce e ombra.
E
poi la luce ritorna sempre ed è arrivato un caro amico con cui lo scambio mi
riporta in vita, nel sentire, nell’esserci e nel vibrare nel mondo.
E
oggi sono un po’ cresciuta, ancora, .. e quindi ringrazio tutte le persone
incontrate di avermi donato questa possibilità… ringrazio tutti gli sguardi incrociati e gli
impulsi ad andare sempre un pezzettino più in là dalla mia personalissima “linea
d’ombra”.
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