Desidero
scorrere e scivolare nell’oblio. Viene meno l’energia e subentra una stanchezza
narcolettica. L’indolenza si impossessa dell’agire e non c’è più desiderio di
fare nulla, anche la più piccola azione.
Cosa
succede?
Desidero
impossessarmi del mio tempo e dedicarmi alla cura delle mie scelte, delle mie
passioni, delle mie figlie. Il tempo si dipana come sabbia tra le mani e ancora
tanto c’è da fare…
Desidero
realizzare aspirazioni e progetti con i miei compagni di viaggio e mi scontro
con l’incomunicabilità… persino le affinità elettive sembrano abitare una
Babele del sentire.
Cosa
succede?
Desidero
raccogliere le forze e attuare un cambiamento, seppur piccolo, in questo mondo
svuotato della sfera del cuore, ma annaspo e mi sembra di non avere abbastanza
energia per continuare, contrastare, ribadire…
Desidero
ridere forte, giocando e scherzando, in un abbraccio senza fine con gli amici,
gli amati e tutto l’altro da me… e ogni risata è una boccata d’ossigeno per
riprendere il cammino più determinata che mai…
Cosa
succede?
Desidero
ricordarmi di amare ogni giorno le persone che incontro e non succede proprio
nulla, semplicemente cado e stento a rialzarmi, mi tuffo nell’ego terrestre e
non vedo e non sento più l’altro, mi lamento come un eroe orfano e mi dimentico
di fare silenzio e aprire dentro di me
la coppa dell’ascolto.
Ecco
cosa succede e devo solo ricordarmi di ricordare e tutto torna a sorridere,
l’energia fluisce di nuovo baldanzosa e riconosco di essere potente, determinata
volitiva… sempre più veloce nel risorgere dal pantano del mio doppio meschino
che vuole spegnere la luce del sentire.
Corsi
e ricorsi ma qualcosa è cambiato: il pensiero è più lucido e ricordo di
ricordare sempre più velocemente!
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