...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







lunedì 25 febbraio 2013

La magia della neve e la gioia del cuore


Le gattine delle nevi

Che nevicata! Era un po’ che non faceva una bella nevicata come quella di oggi. 
Stamattina in giro per il paese insieme a Cri e alle bambine improvvisamente mi sono ricordata di quanto sia poetica la neve.

 Negli ultimi anni ho solo badato a quanto fosse scomoda e destabilizzante. 
amor
Oggi, a spasso con le mie gattine delle nevi, ho sentito sgorgare una risata gioiosa dal mio petto, guardavo loro affondare fino all’ombelico, annaspavo con la neve alle ginocchia e guardavo il mio amato Folletto e lì mi sono ricordata di quante magie è capace la neve. 
segui la mia stradina
La piccolona mi ha chiesto che rumore fa la neve e dopo pochi istanti si è risposta da sola con la faccia meditabonda “…è silenziosa…”. Sì micina mia la neve porta per prima cosa il silenzio, le voci sono sommesse, si sentono i passi scricchiolosi – croc.. croc.. – della neve schiacciata dalle scarpe. 
Le campane si sentono attutite e tutto tace nel roteare silenzioso e tumultuoso dei fiocchi. 
È una magia associare tanto movimento al silenzio: è una danza sinuosa, palpitante, sempre diversa. 
Quante nevi ci sono: quella fitta fitta piccolina che di notte scruti alla luce dei lampioni, quella a GRANDI fiocchi che svolazzano come piume o che cadono veloci (credi che siano bagnati di pioggia e invece sono fiocconi giganti e farinosi), quella minuta e ghiacciata che ti rimbalza pungente sulla faccia, quella umida un po’ piovosa… una danza di cristalli, di meraviglia, di perfezione.

La neve porta ad ognuno ricordi intensi, fatti di immagini e sensazioni. 
Le nevicate dei bambini sono le più belle: sono buffi, quando comincia a nevicare, emettono gridolini e saltellano contenti, la vogliono mangiare, tirare, prendere tutta…

Poi ci sono i ricordi di ragazzina quando i “maschi” ci inseguivano per farci “l’omino” (ovvero buttarci a terra e ricoprirci di neve – qualche volta agli scostumati scappava qualche palpatina).

Le notti innevate sono le più belle, il silenzio accompagna ogni cosa e la neve diventa misteriosa, si scende nelle profondità di sé e guardando in alto verso il cielo si vedono i fiocchi, alla luce della luna, dondolare sorridenti. 

In particolare ricordo una neve davvero speciale dove io e Cri abbiamo evocato la nostra piccolona, abbiamo fatto una romantica passeggiata e sotto i fiocchi abbiamo scritto il suo nome nella neve… e qualche mese dopo la nostra piccola snow strillava tra le mie braccia.

La neve desta un’incredibile ilarità: giocare, correre e camminare nella neve fa sgorgare quella risata gioiosa di cui dicevo e quanto è divertente fare i pupazzi di neve con le loro facce improbabili… con una vena di saggia malinconia… perché loro SANNO che domani si scioglieranno…

La neve porta inquietudine, per tutti quelli che devono essere efficienti e pronti, per coloro che non sanno fermarsi, la neve disturba… ed io odio guidare con la neve, non voglio.. è viscida sotto le ruote, ti fa perdere il controllo del mezzo… che paure ho avuto dovendo tornare a casa durante una grossa nevicata…

mandala con Ivano
La neve avvicina le persone, ci si trova del tempo inaspettato, si bevono cioccolate, si gioca amabilmente davanti al camino e qui mi viene in mente l’amato cugivo: che bei pomeriggi di neve a disegnare mandala, giocare, chiacchierare…
La neve se la lasci entrare è una "calda" carezza per l’anima, è un ritorno nell’infanzia, nell’appartenenza cosmica, un poetico e gioioso ricongiungersi con tutte le anime.

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