...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







martedì 3 dicembre 2013

Con -Passione

Ho avuto bisogno di due giorni per depositare il turbinio di quest'ultimo periodo, la necessità di riposare e rievocare soffusamente gli eventi, le azioni, le relazioni, le sensazioni... 
Domenica c'è stato il consueto Bazar natalizio della scuola delle mie bimbe: l'estenuante corsa e la succulenta festa come sempre mi hanno sfiancato.
Quest'anno eravamo uno squadrone a coordinare questo immenso processo evolutivo che è l'arte sociale... ovvero la capacità di interagire con arte... S.Francesco D'Assisi dice: "chi lavora con le mani è un operaio, chi lavora con le mani e la testa è un artigiano, chi lavora con le mani, la mente e il cuore è un artista"... senza entrare nel giudizio di merito tra operaio, artigiano o artista, è interessante pensare all'arte come ad un insieme coeso delle parti di sè: pensare, sentire e volere.
Quindi l'arte sociale si può sentirla come un esserci tra persone con tutti i se stessi di ognuno. Uao... 
C'è ancora un gran cammino per tutti ma questo squadrone organizzativo di cui parlavo è riuscito nella e attraverso la diversità di ognuno a condividere una bellissima giornata di festa. E sono tante le immagini che affiorano alla rinfusa nella mia mente: l'incantevole decorazione su ogni porta, delicata ed efficace... e bellissime mamme e amiche devote nell'intrecciare, incollare, adornare, progettare, appiccicare, creare per ore e ore e ore... 
insieme poi la collaborazione di tante mamme nel preparare i cartelli, le indicazioni, i menù... il guscio, l'abbraccio esterno del nostro bazar.
 Grazie davvero...
La fragranza di quelle pagnotte dorate, offrire il pane è come offrire la vita... il sole... il nutrimento, quelle pagnotte impastate e accudite dai papà. grazie ancora...
L'artigianato delle mamme, la compagnia dell'ago... è come una piccola fiaba sempre a lieto fine: lavoriamo, lavoriamo, lavoriamo e quella credenza è sempre vuota, pochi manufatti, l'ansia di non aver nulla di bello da offrire. ...e, come ogni volta accade, negli ultimi giorni sembra un brulicare di folletti che arrivano e sbucano da ogni direzione, compaiono nuovi nanetti, presepi, scaldotti di ciliegio, angeli e piccoli animali in lana, le bambole, la cartella, re magi e sacchetti, casette e ghirlande... tutto arriva dalle tante mani laboriose di tutte le mamme ed è una cascata d'amore... e quanta gioia nell'offrirle al nostro bazar... infinitamente grazie...
...il coro: per un attimo in contatto con la voce degli angeli... un momento di estrema commozione e di immensa riconoscenza per quel fremito che le voci hanno saputo dare alla mia anima e quella dei miei cari...
Una caffetteria strepitosa: offriva squisitezze di ogni tipo, cioccolata calda, tisana, caffè, orzo... e biscotti, dolcetti, torte, focaccia, tutti cucinati con amore e raffinatezza, mamme sorridenti e stoiche per un giorno intero nell'offrire ristoro in un momento di pausa o di golosità, uno spazio dove conversare, dove incontrare... grazie...
e infinite grazie a chi ha scaricato, montato e spostato e rispostato e spostato ancora e un'altra volta ancora i tendoni per il buffet... 
il buffet necessita di un momento di silenzio... negli anni abbiamo imparato dall'esperienza e con la sapiente guida di persone esperte abbiamo portato raffinatezza e qualità gastronomica al nostro stand: le sfiziose e rustiche pane e panelle, il falafel e le cremine saporite, il riso dal discreto sapore indiano, le lasagne fumanti alle verdure, torte salate e pizza e un delizioso vino biodinamico... e si rincorrono i miei ricordi di amici che sbucciano, affettano, mescolano, infornano, mondano, spolverano, tagliuzzano, frollano, impastano... sorridono... sempre. Impagabili... istanti di convivialità indimenticabili: di fronte a un piatto di pasta piccante al ristorante in un momento di chiacchiere, ristoro e amicizia, in una caffetteria super impiastricciata di aghi di pino, stoffe, tovaglie... a brindare felici addentando una squacquera pizza nel cartone... e una lasagna in piedi in cucina ridendo felice  con Veronica... e un pane e panella dietro le quinte fatto assaggiare a tanti amici... guardandoci ridenti... 
e incontrare delle amiche.. i loro sguardi, il loro sentire, aver voglia di abbracciare chi è presente e correre insieme a me anche se è un momento difficile e faticoso... 
La sorpresa del mercatino dell'usato, mi sono girata un attimo ed ecco lì pronto uno spazio curato, pensato, accogliente e saper ridonare vita a un oggetto "sperduto" è un fantastico regalo per la natura, per i nostri figli e il nostro futuro.
La corsa sfrenata a cercare i fondi per pagare le spese di questo bazar, per portare a casa un risultato netto, che porti un bel respiro che sia l'avvio di tante attività insieme, di Gruppi d'Acquisto che sostengano le famiglie e la scuola... e penso alle corse con le cassette di frutta, i sacchi di lana, le borse con plastica, bollitore e sapone, i colori, la cera, i libri, .... le mie soce... le mie amiche...
e la magia per i nostri bimbi per opera di consuete fate e affabili folletti offrendo loro l'atmosfera del teatrino, la gioia ridente della pesca miracolosa, la creatività nel realizzare prodotti artistici, la laboriosità nel lavorare il legno, la pazienza nel veder crescere una candela... emozioni e corse e risate dei nostri amati figli tutti quanti...
In quell'aula dove tutti insieme si trovavano i lavori di tanti amici e genitori e maestri... c'era l'incanto, si poteva annusare la sensazione... l'amore, il sentimento... mani che intrecciano con passione le corone d'avvento, mani che con cura danno vita e sostanza alle bambole di miglio e lavanda, a personaggi incantati o sacri, alla natura e alla stagione, casette di gnomi e sacre famiglie, legno profumato e levigato, giochi pensati con amore e devozione. Offrire una sensazione è quanto di più bello si possa sperare... 
Un sovraffollamento di immagini, di ricordi, di emozioni.
Allestisci, spazza, pulisci, riordina, incolla, smonta, verifica, chiacchiera, brinda, abbraccia, corri, guardarsi negli occhi, ridi... 
Con - Passione ... tanta...
 grazie a chi è sempre con me, a chi corre felice anche nella fatica ma, soprattutto, nell'amore. 

  

giovedì 7 novembre 2013

Magnificat





 
 Novembre ci ha accolto nel movimento e nelle attività, nella meraviglia della natura, nella raccolta di frutti e nel torpore di attraversare la vita come saette incandescenti, affamate di aria che brucia al solo contatto.

Navigo felice tra le persone, nel fare insieme, nel cercare risposte o forse nel cercare sempre nuove domande che innescano nuovi cammini.
In molti momenti fatico a stare dietro al ritmo di tutto e di quanto avviene intorno a me. 
Sempre più la presenza, l’esserci integralmente e fortemente, mi è richiesto in tutti gli ambiti di vita: la famiglia, la scuola, il lavoro, i progetti, le realizzazioni, le passioni, i miei animali, la natura stessa.

È uno zampettare frenetico tra riunioni programmate, riti familiari, stagioni che si attraversano e insieme tante persone che con una grande risonanza condividono un sentire. 
Amicizie che nascono, affinità germogliano e sono promesse di lunghi tragitti variopinti.

Novembre iniziato un po’ nella pioggia e un po’ nei cieli scintillanti mi sta regalando dei sogni e dei nuovi desideri, fatiche ma tanta gioia… nella pazienza e nel grande anelito di “stare con” l’umanità, tutti i miei fratelli.

Lavorare in equipe di lavoro sentendo ogni giorno che il nostro orto è più variegato, più ricco… che è un giardino… un pensiero condiviso: tanto bene alle “mie maestre” che inseguono un sogno insieme a me… nutrire l’infanzia… esserci intenzionalmente… veramente… nella bellezza e nell’amore.
 
E sono belle parole che poi si traducono in cose semplici: fare insieme una borsa in feltro con donne amiche, affini, sorelle.
 
Onorare le feste e la stagionalità e preparare con le bimbe ossi dei morti per la commemorazione dei defunti.

Passeggiare tutti insieme nei boschi della nostra valle e scoprire che quest’anno gli agrifogli sono pieni di bacche rosse.

Meravigliarsi, insieme alle mie bimbe, della bellezza degli alberi carichi di cachi lucenti, macchie di colore arancione, un lampo dell’estate che è passata.

E poi improvvisamente magnificamente straordinariamente nelle corse mattutine ecco un arcobaleno… ed è sgomento: magnificat.

giovedì 31 ottobre 2013

Riflessioni sparse: orientarsi nel caos



Vorticosamente le settimane si susseguono dense e roteanti. 
Tanta azione e tanto ardore e poco spazio per soffermarsi, volgere lo sguardo e sbirciare le diverse me medesime che trascorrono e cambiano… è come se si accumulassero pensieri non pensati, considerazioni non metabolizzate, ricordi non assaporati, sensazioni non trasmutate.
Troppo agire poco essere… e il sentire rimbalza tra gli umori, il sonno, le pause, le alternanze…
Forse in questo bel momento nebbioso, nella settimana dei morti, forse posso (insomma voglio ardentemente) mettermi nella retrospettiva e porla come punto di sintesi e di partenza, come a prendere le forze prima di un balzo, prima di proiettarmi fagocitata nel Natale e tutto ciò che questo comporta…
Quindi non un resoconto come una cronaca di un mese ricco di avvenimenti ma uno zampettare sparso nel sentire di questo autunno uggioso e piovoso.
E come mi sento? Un tantino confusa ma estremamente determinata, vagamente affannata ma proiettata nelle realizzazioni future e, a tal proposito, mi ritorna alla mente il momento della pittura con Letizia… stiamo lavorando sui pianeti (o meglio sulle incarnazioni della terra dalle origini) e dopo il primo incontro su Saturno dove abbiamo espresso l’immensa volontà e concentrazione attraverso l’abbozzarsi di forma e calore nell’oscurità (paragonabile al grembo materno e alla morula - costituzione ancestrale del corpo fisico), questo sabato abbiamo lavorato con la luce, con l’anelito del sole come premessa di un germoglio come forza del sentire (come un passaggio da materia ad aria e come diceva Leonardo l'aria è il vestito della luce - costituzione primordiale del corpo eterico). 
Nella presentazione del lavoro Letizia ha usato un temine che mi ha illuminato letteralmente, questa parola è esplosa nel mio cuore ed è lì da qualche giorno che galleggia in attesa di depositarsi e diventare un nuovo pensiero… Letizia ha detto che orientarsi significa volgersi ad est, verso il sole (guardare verso oriente per comprendere la via): 
meraviglioso!!! 
È incredibile come dentro ogni parola ci siano innumerevoli tracce di significati e saggezze antiche.
Orientarsi, quindi, ha in sé il gesto di rivolgere lo sguardo al cielo e, in particolare, di cercare la luce (dove sorge) per trovare il proprio cammino… tutto questo potrebbe includere innumerevoli ragionamenti (compreso un pensiero non indifferente ai popoli dell’oriente…). Mi sono sentita come un primate che scopre il suo primo utensile… meravigliata ed attonita ho sentito rimescolare questa “nuova” parola nella pancia e SO che mi porterà da qualche parte… e si è già visto nella mia pittura che si è rivelata meno “mentale” del solito e più vicina alle atmosfere.
Questo solletico nel mio pensiero è interessante collegarlo ai temi emersi durante il seminario di biografia portato da Anna. 
È stato un seminario particolare, connotato dal tempo uggioso, da piccoli contrattempi, da laringiti e da partecipazioni differenziate. Anna ha fatto un accenno al fatto che un gruppo deve passare dopo un po’ di seminari dal pensiero al sentire e noi, in verità, facciamo un po’ fatica. Ci piace appoggiarci a lei e prendere quel che ci porta senza fatica apparente, lasciarci trasportare dalla “vivezza” di questa straordinaria persona. Finito il seminario ho fatto molte considerazioni in merito e ho capito: ci vuole qualcuno che prenda l’iniziativa, che prenda in carico questo percorso (dove peraltro ci sono tante persone variegate e di diversa provenienza). Ho pensato che potrei essere la  persona giusta, voglio favorire in ogni modo la nascita di questo  “cenacolo culturale”, questo gruppo che ama studiare in particolare proprio il tema dell’ultimo seminario: destino e libertà!
Voglio trovare il luogo, il tempo e il modo per condividere con queste persone un percorso sempre più ricco, accompagnati da Anna e dalle stelle.
Ci sono tante idee, tante attività e tante persone con impulsi diversi. Troveremo presto un luogo e un tempo e il nostro cenacolo si avvierà. Ho già contattato molte persone e anche loro sentono insieme a me questa spinta ed io voglio, fortissimamente voglio, usare tutta la mia energia, la mia umiltà e la mia “fortezza” per realizzare questo progetto in modo condiviso.
Tornando a quanto dicevo prima mi sembra proprio di guardare il sole e sentire che forse è proprio possibile orientarsi… durante il seminario abbiamo disegnato insieme lasciando che il contributo di ognuno modificasse il nostro “cammino” nel foglio… e il gruppo ha risposto desideroso e partecipe… questa è la via, attraverso l’arte, il segno, il gesto, lo scambio, il riconoscimento e l’accettazione dell’altro (e sentire l’io altrui perché poi sono sempre io).
...e poi zampetto felice in un autunno pieno di cambiamento e grandi emozioni, la piccolona ha perso i suoi bei dentoni davanti ed ha (orgogliosissimamente) una finetrona immensa, è arrivato l'amato camino ad accompagnare le nostre umide e piovose serate ... ed è facile fare focolare... e ancora e ancora ancora ancora... mille me stesse nel mondo, con le "mie maestre"... amate... conosciute... ci riconosciamo e percorriamo insieme ed è una bella carezza, un esserci insieme anche quando fuori piove...
una vita all'impazzata, immersa nel colore, nell'amore, nella condivisione, nel viaggiare tra normalità e vastità... tra me e il mondo.



domenica 13 ottobre 2013

Concentrazione...

Sono giorni diffusi nelle attività e nei sequestri emotivi, nella solitudine e nella moltitudine, nell'arrancare e nel correre come se si potesse volare... l'autunno è piombato nelle strade, svolazzano le foglie ed è un unico grande respiro.
In ogni momento sono in tante me stesse e mi rendo conto che è necessaria la contemporaneità... le me medesime dei diversi ambienti di vita sono sempre più compresenti... e ci sono luoghi e tempi che non mi appartengono più e divento insofferente... ci sono nuovi tempi e nuovi luoghi che mi ingolosiscono e sollazzano e vorrei tanto poter dedicare loro più tempo... e altri luoghi e altri tempi dove vorrei rubare alla corsa un bacio in più, una carezza, uno sguardo ...eppure si corre e a volte si sacrifica l'esserci...insieme per l'agire, per il creare, per il percorrere.
è un autunno così dove sono chiamata ad esserci in ogni mia sfera e sono concentrata, sono dedita, sono volenterosa, sono rifessiva, sono tempestosa... e infine sono felice!

domenica 15 settembre 2013

L'autunno è alle porte...

 Come dice in questi giorni la mia Piccolona: l'autunno è alle porte. 
Al mattino con le gambe gelate corriamo alla macchina pronte per questa nuova avventura... ma di questo ne parleremo man mano, intanto mi piace l'idea di fare una veloce retrospettiva di questa lunga e particolare estate.
Dopo le vicende già narrate di giugno e luglio finalmente la nostra famiglia si è riunita e dedicata alle "faccende" estive.
 Le bimbe si sono dilettate in bagni e giochi all'aperto, quest'anno hanno preso il via, l'acqua e i tuffi sono diventati più che conosciuti...
Hanno accumulato esperienza, riposo, calore, compagnia del papà, sorrisi...
Questa estate, poi, è stata all'insegna della riflessione sul cibo. 
Questi mesi passati senza lievito, glutine e latticini mi hanno dato una nuova consapevolezza alimentare. 
Certo sapevo già tutto in merito, ma sperimentare, letteralmente sulla mia pelle, come la lievitazione e la fermentazione siano altamente perniciose per la salute, riconoscere che con un'alimentazione più semplice e meno "porcosa" si guadagna in lucidità mentale, voglia di fare, senso di leggerezza... 
scoprire che è bello imbandire la tavola di infinite leccornie, saporite, deliziose seppur sane... una certezza: è stata una strada senza ritorno. 
Per carità, superata questa fase di disintossicazione sicuramente ricomincerò ad assaggiare saltuariamente pizza, pane e/o formaggio, mantenendo però nel quotidiano, nella norma, un'alimentazione meno strutturata. 
Quest'estate ho scoperto il piacere di inventare nuovi piatti, di gustare davvero il cibo e nel contempo dimagrire e sentirmi meglio...
Come dicevo l'autunno è alle porte e si sente dall'umidità della pioggia, dai tramonti intensamente indaco, dai temporali tumultuosi e dalla mia cocente malinconia (sempre così ogni anno... sento l'appassire dell'essere e mi ripiego come le fronde e un pò impallidisco). 
Voglio ricordare un'estate laboriosa tutti insieme mentre tinteggiavamo ridendo le pareti e costruivamo nuovi angoli della casa. 
Le bambine belle e volenterose si divertivano ad aiutare papone nei lavori, nel giocare a spostare i mobili e come piccole formiche abbiamo preparato la casa per questo lungo e faticoso inverno che ci aspetta.
L'estate ci ha portati ad incontrare nuovi amici, a scoprire nuovi luoghi ed assaporare la bellezza. 
Momenti deliziosi, scolpiti nel sempre mentre si costruisce qualcosa di nuovo, di bello... entrare nell'altro e sentirlo vicino, affine.
Giornate placide nel caldo ad assoparare... ecco la parola d'ordine di questa estate: assaporare! Momenti speciali, giornate da ricordare...
è stata un'estate un pò strisciante, non siamo andati al mare ma in qualche modo abbiamo raccolto energie... abbiamo sentito la nostra famiglia, i cari parenti, gli amici 

... remoti e nuovi... 

abbiamo abitato la nostra casa e i nostri monti come se dovessimo prendere la rincorsa prima di un grande salto... la nostra vita in grande movimento ci vede di fronte ad un cambiamento... qualcosa accade intorno a noi, i tempi sono maturi per? Non so ancora ... e sempre presente la malinconia del mio essere mi fa pensare alla bellezza della mia terra, della mia appartenenza...
... e il mio amato compagno di viaggio è sempre con me... quest'anno abbiamo festeggiato 10 anni di matrimonio... sempre sì amore mio... quanta strada, quanto esserci, quanta gioia di vivere... 
Quanti progetti e quanto cammino ancora ci aspetta e sono curiosa, fiduciosa, quasi impaziente...
L'autunno è alle porte e siamo qui, un nuovo membro della famiglia (il cane Alex), tanta voglia di camminare e le mie bimbotte hanno raggiunto nuove mete, nuovi inizi: la piccolona ha iniziato la scuola... com'era bella, tesa ed emozionata, fiera e paga di questa raggiunta maturità... se ne è andata con la sua maestra senza voltarsi neanche una volta... oh il mio cuore di mamma si è contratto... contemporaneamente per lo struggimento nel vedere un uccellino che vola via e felice e fiera della determinazione e della forza di questa bella bimba: vai bambina, sicura e volitiva e mai voltarsi indietro...
La micina è passata all'asilo dei grandi, ha portato i suoi ciclamini alla "nuova" maestra (è stata la maestra della piccolona per lungo tempo) ed anche lei è scivolata nella classe senza salutarmi.... 
brave piccole mie navigate libere nel mondo... tanto io sono sempre qui ad aspettarvi, a farvi da porto sicuro se ne avrete bisogno... 
L'autunno sta arrivando e noi tutti insieme, amici, genitori della scuola, bambini, parenti... tutti abbiamo organizzato una bella festa... l'autunno è alle porte e noi per l'equinozio festeggeremo i nuovi inizi... veloci come lepri, già operativi e scattanti, in condivisione, nel fare, nell'esserci...

buon autunno a tutti!!!











È arrivato Alex: storie di amici pelosi



Il titolo del mio blog la dice lunga, sono una gattofila convinta, anzi in verità io sono proprio LaMicia. Le caratteristiche dei piccoli felini trovano ampie corrispondenze con la mia personalità. Sono animali a me congeniali con i quali instauro (da buona strega) un’intesa particolare.
I cani mi piacciono (soprattutto quelli di taglia grossa), sono compagni fedeli e presenti in un loro modo squisitamente canino (molto vicino all’invadenza), però il mio animale guida è senz’altro il gatto.
Ho desiderato avere un Peloso in casa sin da bambina, la Mami però non voleva, credo perché sapeva perfettamente che poi si sarebbe dovuta occupare lei degli oneri legati agli animali (bisogni, cibo, pulizie, passeggiate e quant’altro) e credo che in fondo abbia anche un po’ paura. Insomma da bambina ho portato a casa ogni sorta di trovatello (gatti, uccelli, cani) ma, ogni volta, mi sono dovuta anche occupare della loro collocazione in altra casa.
Non appena ho avuto un’abitazione  tutta mia, in due o tre settimane (giusto il tempo del trasloco) nella mia dimora è arrivato un gatto, anzi per la precisione una gatta: la bella Minou. Era bellissima la mia gattona (era perché dopo 14 anni di felice convivenza purtroppo è andata nelle grandi praterie celesti dei gatti), insieme ne abbiamo passate tante e lei era davvero il mio Daimon (animale guida), grazie di tutto Bella Minou… Poi c’è stato il Piccolo Gatto Nero (soprannominato il Piccolino) è arrivato in casa con me e Minou… era speciale, un gattino nero affettuoso, tenero, pauroso e imbranato (l’altra parte di me il secondo Daimon). Anche lui è andato nelle grandi praterie… le altre due gattone sono arrivate in momenti diversi della mia vita: ero già mamma, felicemente innamorata e nel pieno galoppo dei miei progetti di vita e hanno, quindi, assunto meno le caratteristiche della mia personalità e sono rimaste più gatte, più vicine alla loro animalità felina. Le adoro entrambe (Gengia e Teresina) ma è una relazione più normale, sono i nostri animali domestici, fanno parte della famiglia e riempiono di fusa e pelo la nostra casa. Ci sono infiniti e divertenti aneddoti su queste quattro gattone che potrei narrare e qualche volta lo farò, ma oggi mi interessava parlare del nuovo ed inaspettato membro della famiglia: Alex!
Tutto questo preambolo era necessario per meglio spiegare l’enorme sconvolgimento avvenuto: Alex è un cane!!!
È necessaria un’ulteriore premessa: ultimamente avevo visto le bimbe (soprattutto la Piccolona) guardare con una certa malinconia i cagnetti delle amichette, avevano fatto velate ma insistenti richieste ed io, cuore di mamma, avevo cominciato a sbirciare a tempo perso i siti dei canili della zona. Quotidianamente guardavamo le foto di questi cagnetti (tutti di taglia medio grossa) e regolarmente concludevamo dicendoci: non si possono tenere cani in un appartamento, i cani hanno bisogno di giardino, la convivenza con le gattone sarebbe terribile e infine, ma non per ultimo in ordine di importanza, nella nostra vita caotica ci mancava un cane da dover portare in giro per i suoi bisogni. Quindi concludevamo sempre dicendoci che era IMPOSSIBILE prendere un cane!!!!
Purtroppo ho sottovalutato la mia capacità evocativa e tanti pensieri sui cani hanno portato Cri ad incrociare questo Pincher in cerca di casa… i suoi precedenti umani non potevano più tenerlo e la bestiolina ha subito dimostrato una spiccata simpatia per Cristian (per altro reciproca).
Un cagnetto di piccola taglia di tre anni era forse l’unica possibilità nel nostro minuscolo appartamento… insomma ora o mai più… dopo un po’ di indecisione abbiamo valutato che sembrava proprio “mandato” come risposta ai nostri pensieri.
Sono stati giorni difficili… la gatta Gengia ha subito messo in chiaro le cose, appena entrato in casa gli ha assestato una bella zampata sul muso e mai una volta si è nascosta di fronte a lui. Lo guarda con decisa circospezione e i grandi conoscitori di gatti comprenderanno quando dico che ha sempre una sua espressione di velato compatimento misto a superbia.
Per la Teresina è stata tutta un’altra storia… il terrore si è impossessato di lei e per un mese intero la sua casa è diventata la cima del nostro armadio. Scendeva solo nella notte per fare un frugale e veloce pasto, qualche bisogno e poi camminando rasente il pavimento con la coda gonfia correva nuovamente in cima al suo rifugio. Le cose sono un po’ migliorate, comincia a farsi vedere in giro, ha capito che se viaggia in alto (mensole, tavoli, scaffali) riesce persino ad evitarlo.
Alex è buffo quando le incontra le sbircia senza fissarle direttamente e mugola verso di noi come a chiedere il permesso di muoversi.
Lui ha sconvolto le nostre esistenze il furfante non sopporta la solitudine e non appena ci allontaniamo da casa fa pipì in giro… quando rientriamo in preda alla più sfrenata felicità spisciazza dappertutto (comprese le nostre scarpe), quando si offende … piscia in giro … sob questo è davvero terribile. Passo il mio tempo con carta assorbente, spruzzino e mocio per i pavimenti… dobbiamo arrivare ad un compromesso caro cane… così non si può andare avanti.
È molto carino, affettuoso e le bambine sono al settimo cielo. Ci segue come un’ombra e mugola di felicità non appena lo chiami e gli fai una carezza. È nata una nuova avventura e ne sono felice… spero che perda presto le sue cattivissime abitudine pisciatorie… e mi sono guardata intorno felice… che bella la nostra piccola casa così viva, così animata … così caotica e tutti e nove (cani gatti, bambine, pappagalli e solo due poveri adulti) siamo felici.
Benvenuto Alex!!!!