...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







giovedì 27 dicembre 2012

La quarta settimana d'Avvento: l'angelo viola e i folletti laboriosi...


gattino in lana cardata per la mia bimba
Dopo il momento poetico dedicato alla festività natalizia, volevo raccontare brevemente il turbine dell'ULTIMA settimana d'Avvento. 
Devo dire che è stata estenuante. 
Andiamo in ordine. 
Il 20 dicembre è stato un momento molto simpatico, c'è stata la piccola festa natalizia con tutte le educatrici, ho incontrato volti e sorrisi che mi sono assai noti e per i quali provo un sincero affetto. 
Ho chiacchierato amabilmente e girovagato prendendo e dando baci a tutti. 
Nel pomeriggio mi sono ritrovata in una riunione stravagante nella quale si parlava di una bimba... le sono stati attribuiti 1000 problemi, si è sviscerata la sua intimità, si è giudicato il suo essere e la sua famiglia, senza proposte, senza speranze (oserei dire) ... è bastata una domanda: quanti anni ha? nove! Ah! il rubicone ecco cos'è, ecco cosa agita questa bimba, un momento normalissimo, un passaggio delicato, una cruna dell'ago dove ogni individuo deve passare per poter affermare se stesso e il proprio io... quanti esperti (educatori, assistenti, insegnanti, psicologi)... e nessuno di loro conosce queste tappe fondamentali... ma come può essere? 
Perchè la pedagogia Waldorf non è in tutte le scuole? Me ne sono andata dall riunione sconsolata, affidando la bimba agli angeli... 

Corro veloce perchè gli appuntamenti sono molteplici, una spesa veloce per avere tutti gli ingredienti per un magico Natale (burro e uova per i biscotti, noci e arachidi, mandarini, cioccolato, carciofini, funghetti, olive... etc). Ovviamente insieme a me c'era solo la metà della popolazione della valceresio e la lotta con i carrelli è stata estenuante. Sempre più veloce sono corsa a Bisuschio dal mio fiorista preferito: il vivaio del ponte. 
Ero già andata il giorno prima a scegliere piante e piantine e composizioni per fare piccoli regali, per le maestre, per le mie bambine... passaggio veloce quindi, ma come si sa sono un'inguaribile chiacchierona e mi sono trovata ad avere un bellissimo scambio con una persona: è stato un momento magico, un istante eterno di incontro con un'altra persona e la sua individualità... è stata una sincronicità speciale e ci siamo toccate nell'anima, lo so l'ho sentito... e mi ha lasciata con un regalo favoloso, un mandala di bulbi e Natale. 
Grazie, grazie, grazie a te, al tuo bel negozio alla persona che lavora con te... grazie di esere un mio pezzo di casa...



Finalmente sono ufficialmente in vacanza!!!! 
Beh per modo di dire ci sono ancora tanti regali da ultimare, faccende da sbrigare, eventi a cui partecipare... (per i quali ho dovuto preparare nottetempo una focaccia farcita e dei biscottini a forma di stella e albererello) infatti l'indomani, il 21 dicembre ci rechiamo a scuola cariche di piantine,  composizioni natalizie, focaccia e biscotti. 
Affido la micina alla sua maestra e mi concedo una fantastica colazione con la piccolona (e anche un suo compagnetto e mamma annessa)... la festicciola della grande comincia alle 10. 
E qui c'è stato un momento epocale: la mia piccolona indossa un semplice velo azzurro e si è trasformata in una madonnina concentrata, seria e composta, seguendo le note e le parole delle canzoncine natalizie (sentite e ripetute infinitamente sia a scuola che a casa) ha percorso il cammino di Maria e con le sue braccia ha accolto con un gesto dolcissimo il bambin Gesù... non c'era nulla tra le sue braccia, ma il suo sguardo, la sua postura, la sua dedizione... facevano intravedere davvero il bambino di luce... che emozione grande la mia bambina sensibile... 
Poi, solo un breve istante di rallentamento, poi dicevo ricominciano le corse, scambia gli auguri con tutti (i genitori, le maestre, i bambini) segui la piccolona che ha dimenticato velocemente la compostezza di Maria ed è diventata una gattaccia sguaiata... 
Saluti e baci e ci precipitiamo nella classe della micina, la trovo vestita di un velo bianco: è un angelo... oh sì lo è sicuramente, il mio angelo dorato... anche lei concentrata per accendere la sua candelina da porre sull'albero di Natale, insieme ai suoi compagni, alla sua maestra ... cantiamo canzoni accompagnate dal suono di un violino (dalla piccolona c'era un meraviglio flauto traverso e il musicista, un papà, ha composto una melodia appositamente per l'asilo mirtillo, quanti dolci regali in questo Natale). 
Nuovi saluti, nuovi dolcetti, nuovi baci e sorrisi e finalmente (stravolte) ce ne torniamo a casa felici. 
gnomette in lana cardata per le amiche delle mie bimbe
Ma non ci si può arrestare, presto presto bisogna preparare gli ultimi regali, una pallina all'uncinetto per una piccina, delle gnomette per alcune amiche, dei berretti d lana... e nel frattempo giocare amabilmente con Daniele, preparare vettovaglie...
E così il 22 dicembre siamo andate alla recita della scuola: tre classi fantastiche!
La prima è la classe di Cri. Hanno fatto uno spettacolo meraviglioso, erano dritti, potenti, concentrati... quanti applausi avevo le mani arrossate e gli occhi pieni di lacrime: guardavo quei bambini che conosco da anni, che ho visto passare dall'asilo ed ho capito... sono tutti nostri figli, li vedrò crescere e cambiare, a fianco alle mie bimbe, li vedrò entrare nella vita e correre lontano e questo mi ha riempito di gioia... e così l'Avvento precipita sempre più velocemente ed è arrivato il 23 dicembre l'ultima settimana dell'Avvento e l'angelo viola: 

 
  
L'Angelo Viola Malva - Quarta Domenica
L'ultima domenica prima di Natale un grande angelo con il mantello di un colore violetto molto delicato e caldo appare in cielo e sorvola tutta la terra. Tiene nella sua mano una grande lira. Suona con questa lira una musica molto dolce e canta un canto molto armonioso e chiaro. Ma per udirlo bisogna avere un cuore silenzioso e attento.
Egli canta il grande canto della Pace, il canto del Bambino Natale e del Regno di Dio che viene sulla terra. Moltissimi angioletti lo accompagnano e anch'essi cantano e giubilano nel cielo.
Allora tutti i semi che dormono nella terra si risvegliano e la terra stessa ascolta e trasale: il canto degli angeli le dice che Dio non la dimentica e che un giorno sarà di nuovo un Paradiso. 
 
 Tratto dal libro – Festeggiare l’avvento” di Soline Lienhard, Pierre Lienhard, Fior di pesco edizioni


Ed è proprio arrivato il nostro bambino di luce, è arrivata la vigilia di Natale con la mia famiglia, il giorno di Natale con la famiglia di Cri, i regali, il cibo, la dolcezza, ancora baci e sorrisi e sono riuscita a terminare tutti i miei doni fatti a mano (compreso il portapennelli in stoffa per la Diana).

E in tutto questo c'è stata anche la grande riunione della compagnia dell'esagono... i cugis al completo a giocare, a ridere, a mangiare, sbrodoloni e gonfi e tanto amati... un Natale carico di luce, energia e amore... un turbine certo, ma un turbine favoloso!!! 

mercoledì 26 dicembre 2012

Il Natale è una festa meravigliosa, altamente biografica!

Incredibile, mi sembra di rinvenire a me stessa dopo la girandola di dicembre e ricongiungermi, infine e finalmente.
In una settimana la frequenza energetica ha cominciato a rombare come una centrifuga a 1000 giri... incontri, sorrisi, abbracci e ..... baci, innumerevoli baci natalizi. A Natale ogni volta che ti saluti ti fai gli auguri e ti baci. 
In verità è bello, ci si incontra un pò più del solito... attimi irripetibili a volte. 
Ricordo Natali in cui la mia capacità di percepire il sè degli altri era completamente offuscata dall'ingombro della percezione unica di sè... attimi necessari per crescere, per prendere la rincorsa prima di fare un grande salto, ma in quei natali il contatto non esiste. 
Ricordo altri Natali dove ci si immerge pasciutti e vulnerabili nella famiglia d'origine... qualunque siano stati i rapporti nel tempo, lì ci si sente riconosciuti nel bene e nel male, è un luogo d'appartenenza e quindi di esistenza. E come non ricordare gli incantevoli, caldi Natali dei giochi? Monopoli, coloni di Catan, carte, etc...
Ricordo ancora Natali in cui il vuoto del cuore prende risonanza con l'energia del Natale e la solitudine diventa una solitudine cosmica, e lì c'è un grande incontro con sè ma soprattutto con la cocente ( perchè primigenia) percezione dell'io altrui. 
E poi se ne potrebbe sentir risuonare tanti altri... il Natale nichilista (ovvero non ce n'è per nesuno), il Natale con il virus gastrointestinale (che è al contempo una sciagura e/o una fortuna , ti risparmi interminabili banchetti luculiani che ti porterebbero allo sfinimento fisico generalizzato: gonfiore, mal di testa, sonnolenza, foruncoli).
Il Natale che spendi come un forsennato facendo regali esagerati e poi te ne penti perchè sei all'asciutto e devi pagare l'assicurazione. I Natali dei tuoi figli (attimo di silenzio interiore)... è incantevole, riscoprire la magia, riconoscere l'attesa, la meraviglia attraverso i loro occhi e riaverli nuovi per te vivificati. 



Il Natale è una festa meravigliosa, altamente biografica!

mercoledì 19 dicembre 2012

Le scorzette di Natale

Come ho ampiamente ribadito nel mio blog mi piace moltissimo assecondare la stagionalità, come un rametto che, galleggiando sull'acqua, segue la corrente del fiume, lasciandosi cullare, trasportare...
Mi piace far risuonare la casa e la nostra vita di dolce e ritmico movimento e divenire. 
Tra le tante attività casalinghe mirate a questo, c'è anche la ricerca di ricette che possano con i loro profumi e colori rievocare nel cuore la festa o la stagione... 
Per Natale mi adopero nella realizzazione delle "scacce siciliane", antica tradizione familiare, per le quali proporrò presto un post, i biscotti di zenzero e quest'anno mi sono cimentata per la prima volta nella preparazione delle scorze d'arancia candite...
Molti grideranno per l'orrore, sento un sacco di persone dichiarare certa che detestano i canditi (me compresa). Però ero molto incuriosita dal procedimento e inoltre, in molti, mi hanno detto che c'è grande differenza tra i canditi industriali e quelli fatti in casa... e avevano ragione le mie scorzette hanno avuto un grosso successo!!!

Ho comprato delle arance rigorosamente biologiche perchè le sostanze chimiche penetrano incredibilmente nella buccia porosa.

 
Ne ho sbucciate tre partendo da incisioni longitudinali con il coltello, facendo attenzione a non spezzare gli spicchi di buccia così ottenuti. La buccia deve mantenere un pò di bianco (è il suo buono).
Poi si procede tagliando ulteriormente le bucce a listarelle.  
Quindi si mettono in acqua fredda e si portano a bollore. Si scola l'acqua e si ripete la medesima operazione per altre due volte. L'ultima volta bolliranno circa 10 minuti. In tutto va fatto tre volte, è necessario per far perdere l'amarognolo in eccesso. 

 A questo punto si pesano le scorzette bagnate e ben scolate e si prepara una mistura di zucchero di canna e acqua (70 grammi di zucchero e 20 ml di acqua per  100 g di bucce).
Si scalda appena la mistura e si immergono anche le bucce. 
Il fuoco deve essere bassissimo e bisogna girare in continuazione, perchè bisogna stare attenti a non caramellare lo zucchero. 
Si cuoce il composto fino a quando non si asciuga tutto il liquido.

Il prodotto appicicatticcio ottenuto sembra un agglomerato alieno, niente preoccupazioni va benissimo così, lo si lascia intiepidire e poi con molta pazienza si procede ad "inzuccherarle". 
Si passano ad una ad una nello zucchero, aiutandosi con due forchette e si ripongono su della carta forno, facendo attenzione a separarle bene per non farle attaccare. 

Tutto Qui, sono pronte, si lasciano raffreddare e si ripongono in un barattolo di vetro, si dice che dopo una settimana siano più buone... se ci arrivano! 


In tutta questa operazione la collaborazione della Piccolona è stata fondamentale, è stata il mio fotoreporter, tutte le foto fatte sono opera sua... è stato molto divertente e goloso!!! 
La casa aveva un simpatico odorino agrumoso e il sapore? Che dire è un contrasto... l'amaro e il dolce che si incontrano... davvero simpatiche: provare per credere. 
Le mie amiche cardatrici di lana ne hanno fatto grande onore e, con mio grande piacere, hanno svuotato il mio vasetto!!!

lunedì 17 dicembre 2012

La terza settimana d'Avvento, l'Angelo Bianco e la corsa sfrenata...



Avete presente quel fatto strano che si studia in fisica denominato “moto perpetuo”? 
Ecco come mi sento, non c’è requie, ci sono un sacco di attività, vicende, incontri, routine, faccende, commissioni… e insieme un fatto molto strano: non so perché le due minus appena vedono che poggio il sedere da qualche parte si fiondano su di me come se fossi una palestra di gomma… è incredibile, finchè mi muovo e sfaccendo in casa loro giocano abbastanza autonomamente, disegnano e inventano storie, appena mi poso (stravolta) da qualche parte gli si accende il radar, pochi minuti e passano all’assalto: “mamma mi leggi la storia?” “mamma ho sete”, “mamma voglio stare con te”, “mamma mi scappa la cacca”, mamma mamma mamma… per carità non è che mi diano fastidio, il fatto strano è che tutto ciò accade sempre non appena mi siedo…

Inoltre, come ho più volte detto il natale (e in particolare l’avvento), è un periodo estenuante, superata la festività dei morti, senza accorgersene arriva e ti travolge con un impeto straordinario, come una tromba d’aria, ti prende, ti fa girare come un mulinello e ti lascia lì confuso, sfinito e nauseato dal troppo cibo! È adesso siamo dentro la tromba d’aria, i giorni si susseguono alla velocità della luce e pure gli impegni. Sono diventata una maniaca della programmazione: continuo a stilare elenchi, costruire planning, ripassare le fasi del processo di preparazione del “santissimo” Natale, e nel frattempo?

Nel frattempo la casa sembra divertirsi alle mie spalle, mi distraggo un secondo e montagne di panni avanzano nella casa in tutte le “sue” forme (da lavare, da stendere, da piegare, da stirare, da riporre). Improvvisamente (complici la neve e la pioggia) ci trasformiamo in 1000 piedi e compaiono scarpe, stivaletti, ciabatte, calzini e scarponi in ogni dove.

Le cartellette, al lavoro, ripiene di documenti, relazioni e progetti da leggere si moltiplicano copiosi sulla mia scrivania, gli appuntamenti si accavallano e la confusione aumenta esponenzialmente nella mia mente.

Nonostante la festività imminente nessuno si risparmia e mi ritrovo turbinante in un sacco di riunioni e mi relaziono con decine e decine e decine di persone di ogni tipo (al lavoro, a scuola, la formazione, gli appuntamenti mondani…). Tra le altre cose è la cosa che amo di più fare e mi spiace, anche, non riuscire ad assaporare appieno ogni istante… perché già bisogna correre. 
Continuo a riporre in un cassetto della mia mente tutti i post che vorrei scrivere, ma mi ritrovo sempre a dire”più tardi, domani, prima o poi…”.

E poi come dicevo l’Avvento incalza e ieri le mie bimbe sono andate alla Monda, un'azienda biodinamica, una comunità alloggio di pedagogia curativa molto bella e lì le mie bambine hanno potuto partecipare alla spirale dell’Avvento. Hanno percorso questa via di rami di pino fino alla luce (un ceppo con una grossa candela), hanno acceso la loro candelina e, portando la luce nel cuore, hanno sistemato la candela lungo il percorso, concorrendo a dare luce a questa meravigliosa forma (la spirale), un’azione semplice, importante, per dargli un senso profondo di condivisione e quindi di arte sociale. Tra i bimbi ce n’è stato uno in particolare che mi ha dato una profonda commozione, tanto da inumidirmi gli occhi, guardare gli occhi ridenti e luminosi di Flavio, il figlio di un Amico… il mio Amico Davide, fratello di tanti istanti, un amico del tempo e dello spazio, della freschezza giovanile e spalla forte delle intemperie… essere lì… un regalo per tutti noi, un momento magico incommensurabile…

E ieri era la terza domenica d’Avvento:



“Terza settimana dell'Avvento - l'Angelo Bianco
La terza domenica, un angelo tutto bianco e luminoso discende verso la terra. Tiene nella sua mano destra un raggio di sole che possiede un potere meraviglioso. Va verso tutti gli esseri umani nel cui cuore l'angelo rosso aveva trovato dell'amore autentico e li tocca con il suo raggio di luce. Allora questa luce penetra nel cuore di questi uomini e si mette a rischiararli e a riscaldarli dall'interno.
Ed è come se il sole si accendesse nei loro occhi e discendesse nelle loro mani, nei loro piedi e in tutto il loro corpo. Persino i più poveri, i più umili fra gli uomini sono così trasformati e cominciano ad assomigliare agli angeli, perché hanno un po' d'amore puro nel loro cuore.
Ma non tutto il mondo vede questo angelo bianco. Solo gli angeli lo vedono e coloro i cui occhi sono stati illuminati dalla sua luce. È con questa luce negli occhi che si può vedere anche il piccolo Bambino che nasce nella mangiatoia.”

 

Tratto dal libro – Festeggiare l’avvento” di Soline Lienhard, Pierre Lienhard, Fior di pesco edizioni



E in questi giorni, turbinosi e intensi, pieni di visi luminosi, io credo che attraverso l’incontro, l’Angelo Bianco sia riuscito a rischiarare un po’ anche la mia vista… ed è meraviglioso correre come una gatta arruffata, scivolando nella neve, con le vibrisse tese e pronte  e talvolta, in silenzio, piano piano senza farmi scorgere, acciambellarmi e sorniona ronfare.

martedì 11 dicembre 2012

La seconda settimana d'Avvento: l'angelo rosso



Sono in ritardo, la seconda settimana d’Avvento è iniziata già da un paio di giorni. Ci tenevo a continuare la narrazione di questi piccoli passaggi di profumi ed immagini casalinghe, di bambine trepidanti e di attesa incantata. La seconda settimana d’Avvento, dicevo, arriva l’angelo rosso: le mie bambine hanno trovato sul tavolo delle stagioni, affiancato a quello blu, un bell’angelo in lana cardata con un bel vestito rosso. 
Abbiamo scoperto insieme che dono ci ha portato  e alla sera abbiamo acceso la candela rossa della nostra bella ghirlanda… in silenzio... poi, prima della nanna, abbiamo cantato le canzoncine di Natale e poi...?


 Seconda settimana dell'Avvento - l'Angelo rosso
Oggi un secondo angelo discende dal cielo.
È vestito con un grande mantello rosso e porta nella sua mano sinistra un grande canestro, tutto d'oro.
Questo canestro è vuoto e l'angelo vorrebbe riempirlo per riportarlo tutto pieno d'innanzi al trono di Dio. Ma cosa vi andrà a mettere?
Il canestro è molto fine e delicato,perché è intrecciato con raggi di sole; non ci si possono mettere cose dure e pesanti dentro. L'angelo passa molto discretamente in tutte le case,su tutta la terra e cerca...
Che cosa cerca? Egli scruta il cuore di tutti gli uomini per vedere se vi trova un po' d'amore completamente puro.
E questo amore lo mette nella sua coppa e, quindi, lo porta verso il cielo.
E là, coloro che abitano il cielo, gli angeli e anche gli uomini che sono morti sulla terra, prendono questo amore e ne fanno luce per le stelle.
 

Tratto dal libro – Festeggiare l’avvento” di Soline Lienhard, Pierre Lienhard, Fior di pesco edizioni








... e poi abbiamo giocato per ore ai coloni di Catan con Daniele… che c’entra? Caspita in questi giorni convulsi sono successe un sacco di cose: sabato mattina siamo andati a Luino (il mio paese natale) dove insieme alla cara sorella Diana abbiamo visto un bel ristorantino da prendere in gestione… 
ci piacerebbe molto, abbiamo girato in lungo e largo per vedere ogni stanza e in verità sarebbe perfetto… ci piacerebbe cominciare quest’avventura… un bel ristorante biologico con annesso negozietto e salone conferenze? 
Chissà se riusciremo a trovare un bel gruppo volenteroso e dei finanziatori che ci consentano di realizzare un sogno: quello di creare un ambiente accogliente dove ritrovarsi, dove mangiare e bere cose buone, dove giocare, dove fare cultura, dove trovare prodotti sani di difficile reperimento (vestiti non trattati, colori non chimici, buona musica, sano divertimento, etc). 
… mi piacerebbe tanto… 
di M.Mondini
Abbiamo visitato questo luogo e poi tutti insieme, anche con le due sfrenate creature, siamo andati a mangiare una pizza in un simpatico locale con vista sul lago Maggiore. In questa stagione è abbastanza strabiliante, pieno di creste bianche guizzose e  sfumature violacee. Da un senso di pienezza e potenza divini…

In questo bel contesto, guardavo la Diana, la  mia compagna di viaggio più fidata, la persona a cui più mi sono sentita vicina in questa mia vita… vicina non solo per convissuti, ma anche per necessità karmiche, per affinità e remota conoscenza. 
Conosco le sue espressioni, le sue intonazioni, i suoi sorrisi divertiti, i suoi  piccoli sospiri di stanchezza, i lievi e grandi moti di stizza… la riconosco Sempre!

Insomma dopo questo bell’incontro riportiamo le piccole a casa e sorpresa delle sorprese è arrivato  lui Daniele. OH che felicità, un pezzo di vita, un’affinità elettiva ritrovata… dopo un lungo viaggio...
 un’ assenza di un paio d’anni: eccolo lì… risalire le scale come fosse stato ieri. 
Grande felicità. 
Le bambine lo hanno rapito, sommerso, circondato, scalato, invaso… noi anche: mille domande, mille sorrisi… dentro di me una grande felicità… è un bel momento,  stiamo radunando qualcosa di prezioso che solo la lontananza ci ha consentito di riconoscere appieno… presto anche Ivano tornerà dalla Spagna e i cugi potranno di nuovo fare cosa? 
Scaldarsi il cuore, restituirsi a vicenda, cullarsi nell’ozio e scambiarsi essenza di parole, pensieri, vissuti… giorni intensi… raduno di se stesse sparse in giro… e poi e poi e poi decine di post da scrivere: abbiamo fatto le scorzette  di Natale candite, la crostata, giocato con la nonna, il presepe sul tavolo delle stagioni, giocato, cardato… 

la seconda settimana dell’Avvento è cominciata all’insegna della relazione e dell’incontro e quindi credo che nel mondo, di amore puro, ce ne sia veramente in abbondanza. 
MI sento abbracciata dalla vita, dalle mie scelte, dalla mia famiglia, dagli amici, dalle mie attività… spero di riuscire a restituire almeno in parte, tanta abbondanza, tanto calore e tanto amore ricevuto…

Retrospettiva



Eccomi finalmente! 
È qualche giorno che non scrivo e mi manca… gestire un blog in verità è un’attività impegnativa, porta via tempo e concentrazione, ma è uno strumento personale molto interessante. 
Porre un focus su dei momenti di vita, in qualche modo, rallenta il ritmo e poi, leggersi e rileggersi, consente di fare un bel lavoro di retrospettiva su di sé, sulla propria vita e sulle relazioni. 
La retrospettiva è una parte fondamentale del lavoro biografico: rivedere e rivivere se stessi è fondamentale. Serve per offrirsi l’occasione di cambiare tragitti, atteggiamenti, sentimenti, percezioni… insomma ci porta ad una maggiore consapevolezza di noi stessi e delle nostre azioni. 
La retrospettiva non è affatto facile. Andrebbe fatta ogni sera prima di addormentarsi. Si procede a ritroso, richiamando alla memoria le ultime “cose” fatte e via via si “ripassa” l’intera giornata fino ad arrivare al risveglio del mattino. È importante non dimenticare nulla o nessuno, soffermarsi sui volti incontrati, sui dialoghi, sulle nostre sensazioni, sulle immagini… bisognerebbe  cercare di farlo in modo “vivo”, ovvero si richiamano i momenti cercando di ricollegarsi, di riviverli in qualche modo. Questo è un metodo fantastico per riuscire ad avere un  occhio esterno (come un regista), un punto di vista globale per quello che ci accade nella vita.
Ripeto è un’azione difficile, perché spesso si ha sonno, ci si dimentica di farlo oppure certe vicende non si ha nessuna voglia di “riviverle”. Quindi si fa quel che si può e si tende verso… e nel frattempo ci si allena un po’, si trovano degli stratagemmi. Credo che per me il blog sia proprio questo: autoeducarmi a fare un po’ di retrospettiva sui miei vissuti, con leggerezza, quando e come riesco… e nel frattempo mi ritrovo ad approfondire dei temi che mi interessano molto.
Buona retrospettiva a tutti, quindi.