...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







domenica 20 maggio 2018

Difficile, quasi impossibile

Difficile, quasi impossibile

riuscire a riflettere su di sè, scriverne e nel contempo vivere in assoluta presenza.
Difficile, quasi impossibile
distogliere lo sguardo da un essere umano ridotto ad uno scheletro, anche se è tua madre.
Difficile, quasi impossibile 
partecipare gioiosamente a tutti i balzi di crescita delle mie figliole, sono troppo veloci.
Difficile, quasi impossibile
dare ordine, priorità al mondo che ti viene incontro, tutto sempre in primo piano.
Difficile, quasi impossibile
essere tristi di fronte alla bellezza e alla perfezione della vita, compresi i colpi di vento, ovunque è riconoscibile la saggezza.
Difficile, quasi impossibile
rimanere desti e ricordare che è nel presente che ogni obiettivo dovrebbe essere perseguito, passo dopo passo.
Difficile, quasi impossibile
Esserci al di là di ogni ragionevole dubbio...
Difficile, quasi impossibile
ma ci provo ogni giorno della mia vita.
Daniela Merlino 

martedì 8 maggio 2018

Programmazioni intelligenti...


Sono una pedagogista e conosco abbastanza bene le tappe di sviluppo dei bambini. 
Certo quando si tratta di maternità e sfera personale, le cose non sono poi così automatiche.

Questo vale in generale sugli innumerevoli (quanto inevitabili ed ineluttabili) errori genitoriali commessi nel corso degli anni, errori che per altro sono necessari alla crescita dei pargoli, proprio per meglio differenziarsi... certo, alcuni li avrei evitati..,. ma il dado è tratto.
Un'altra considerazione che non ho proprio fatto nella programmazione della crescita della famiglia, è stata quella di considerare attentamente la giusta distanza tra un figlio e l'altro. 
In verità qualche pensiero l'ho anche fatto, ad esempio avevo considerato che non era particolarmente saggio aspettare troppo, tre anni mi sembrava il giusto compromesso, la prima ancora piccolina, non troppo (certe autonomie erano state raggiunte) e mi era sembrato una riflessione sufficientemente ragionevole.
Negli anni mi sono un tantino ricreduta, perchè questa differenza di tre anni è alquanto destabilizzante.
Mi spiego meglio: ci sono delle tappe fondamentali di sviluppo dell'io nel corso di infanzia e pubertà, e altre tappe di sviluppo fisico. Questo cosa vuol dire?  Ogni tre anni ci sono dei momenti di "crisi" nei quali gli amati pargoli fanno vedere i famosi "sorci verdi" ai genitori. 
In questi loro passaggi di individuazione, identificazione, separazione etc etc mamma e papà sono i bersagli preferiti, la migliore palestra dove opporsi, dove dissacrare, dove interagire. Mi sembra anche giusto.
Il problemino che non avevo preso in considerazione che, seppur di epoche diverse, le mie piccolone, con la loro differenza di tre anni, hanno queste benedette crisi contemporaneamente! AH!
Non me ne accorgo adesso, l'ho visto nel corso di questi anni, nel passaggio dei tre, poi dei sei e dei nove etc etc... la casa messa a ferro e fuoco ogni tre anni.
Beh in questo momento le piccolone sono in una di queste impegnativissime fasi (e che fasi) la piccina compie a giorni 9 anni, siamo sul Rubicone, siamo nel momento di passaggio, nel momento del dolore e dell'abbandono dell'infanzia... nel momento delle coccole e delle paure... nel momento in cui si smette di credere ai folletti, dove bisogna mantenere la fede anche attraverso l'amore e il pensiero... non solo perchè lo dicono mamma e papà...AH! che passaggio quello dei 9 anni, un attraversamento senza ritorno, una mamma (io) che non ha più bimbi piccini... ma sono passata in una fase di pre adolescenza, di confronti e scontri (bello ne ho voglia... anche se mi mancheranno le guance paffutelle sulle mie, gli abbracci stretti stretti, la mia bellezza nei loro occhi, il sentirsi tutti in un posto... mi mancherà).... 
Nel frattempo la grandona sta arrivando sui 12 anni e siamo nella TEMPESTA degli ormoni! AH!
Momenti di curiosità, voglia di autonomia, indolenza, voglia di cambiare, voglia di crescere indugiando nel gioco, opposizione, affermazione di sè, foruncoli, germogli... che meraviglia... lotte e battibecchi, scoperte e nuovi orizzonti... 
Come passa velocemente il tempo, mi sento struggere il cuore nell'amore, nella curiosità di vederle domani, nel rimpianto di ieri, nel godermele oggi.... 
E nel contempo una fatica incredibile... perchè ci sono anch'io con i miei 48 anni, con una femminilità sempre più adulta (o matura).... e ce la mia mamma di 83 anni chestenta negli ultimi passi...
Beh tutto insieme è davvero impegnativo: tutti gli stadi biografici in una volta mi mettono davvero in difficoltà. Certamente mi fanno sentire più viva che mai, certo sono ancora i migliori anni della nostra vita, certo sono orgogliosa e fiera di vedere le mie fantastiche ragazze crescere, certo certo... ma che fatica!
Che avventura meravigliosa la vita... 
a volte, però, una piccola programmazione per sfalzare le crisi dell'io? 
Ci penserò nella prossima vita... intanto mi godo questa
Felicemente

domenica 6 maggio 2018

Ci sono, ce la faccio, sono Presente

Mi sento altalenare come la temperatura di questa inusitata primavera: le oscillazioni repentine tra i 10 e i 30 gradi mi trovano sempre e comunque impreparata.
Al di là dei problemi logistici legati all'abbigliamento, in questo ambito, sempre con lentezza,  sono riuscita,però, ad organizzare, anche mentalmente, il confort "a cipolla" e, quasi sempre, sono riuscita a stare bene. Piuttosto è l'altalenare della luce, della gravità, dell'umidità, della percezione che mi lascia attonita.
Nello stesso modo mi sento galoppare animicamente tra mondi diversi, come se saltellassi da una dimensione all'altra, come nel mago di Oz, dove si attraversavano scenari e paesaggi diversi, semplicemente camminando.
I passaggi quantici vissuti negli ultimi tempi mi hanno lasciato un pò sgomenta e frastornata e, a tratti, chiaroveggente.
Sì perchè poi, la mia più grande passione, che è lo studio antropologico delle situazioni e delle esperienze, mi conduce sempre ad agirmi come osservatore esterno di quanto mi rotea intorno. 
Devo dire che in questo periodo mi sembra di veder passare mondi e costellazioni, tra i più svariati, intorno a me.
A parte la sempre presente ed incombente sensazione di essere "sulla soglia" con mia madre, anche altre attività, relazioni, incontri umani, mi hanno riempito, letteralmente, di umanità, di compresenza, di pietà vera, di  gratitudine per la grande saggezza dell'universo, delle storie di ognuno, degli incroci e delle innumerevoli possibilità di libertà individuale.
Ed ho danzato tra gli abbracci e i sapori, per arrivare all'immaginazione di percorsi condivisi, dondolando nelle nuove e antiche scoperte, vibrando insieme a campane e percussioni, gioendo dell'arte sociale nella quale galleggiano felici come anatre le mie figliole, toccandoci da lontano, io e il mio amato, in questi presenti che ci vedono separati, ma uniti, compresenti, attenti, a tutto, a noi, a domani. E in tutto questo le lunghe pause di riflessione e speculazione attraverso il rapporto più fusionale che abbia mai avuto, con mia sorella, dove si trovano grandi spunti e pensieri e dove il rovello risuona e riempie come il gong dell'altra sera.
Ci sono, ce la faccio, sono presente...