...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







giovedì 30 maggio 2013

Pomeriggio a spasso tra i bambini…

In queste ultime settimane sto girando come una trottola in mezzo a gruppi di bambini…  hanno organizzato mostre, laboratori, spettacoli e musical di fine anno.
In queste giornate insolitamente fredde e senza luce è piacevole ritrovarsi immersi nella musica, nel colore, nelle risate, nei saltelli, nelle lacrimucce gioiose… e tanto altro.
Sono un ospite e vago cercando di essere (per quel che è possibile) discreta, osservo compiaciuta i bambini emozionati, la documentazione dei percorsi e l’affiatamento tra educatori e bambini.
In alcune occasioni ho sentito un bel  magone di commozione. Mi accade quando vedo qualcosa di bello, buono e vero legato all’infanzia e alla relazione tra persone.
 Ho sentito fortissimamente queste persone condurre con amore, solerzia, emozione e cura questi piccini nella conclusione di un “convissuto” significativo durato un anno scolastico! Questo mi emoziona!
Guardo i bimbi seguire la loro maestra come gli anatroccoli seguono mamma oca, si affidano e seguono la luce… amanti… sognanti. Anche questo mi emoziona!
Mi rituffo nei ricordi e penso a quando anch’io portavo i miei bimbi in questa coralità, nel ballo, nel travestimento, nell’eccitazione, nella festa, nell’esserci tutti insieme e ricordo, come fosse oggi, quanto amore reciproco sentivo sgorgare con queste giovani individualità… Questo mi emoziona più che mai! Riconoscerli, riconoscermi, ritrovare quel sentimento… e mi rende felice l’idea che una piccolissima parte in tutto questo è nata anche nel lavoro svolto in equipe… anni di condivisione, anni di risate, difficoltà, giochi, scambi, discussioni, formazione…
Anni in cui sono cresciuta e sono CERTA che tutto ciò porta qualcosa di “bellobuonoevero” a questa infanzia tanto confusa …
E Sarà durevole perché rivive nei cuori di questi piccini… i bambini  ricorderanno sempre questa magia dell’essere insieme ed io sono grata a loro, ad ogni educatore, alla pedagogia e alla vita per essere così privilegiata da potervi assistere…
…e in questi giorni grigi e freddi  tutto ciò mi regala tanta luce e tanto calore e, con orgoglio per questa educazione “vivente”,  lascio scivolare lieta delle lacrime di commozione!




venerdì 24 maggio 2013

Gelide anomalie e sincope dell’anima



In questi giorni il clima è impazzito, siamo a fine maggio e c’è davvero molto freddo. Nevica a 1000 metri, soffia un vento che intirizzisce le ossa, ogni giorno la pioggia viene a trovarci e, quei piccoli scorci di sole che ci accarezzano, non fanno in tempo a scaldare le ossa di chicchessia e tanto meno i muri delle case.
A parte il danno alle colture (quelle buone fatte di terra, acqua e sole, non quelle idroponiche, intensive e fittizie), a parte l’umidità sempre più insinuante, a parte il freddo anomalo, a parte …. Il problema più grosso è che in questo emisfero le nostre anime si avvicinavano e si stavano predisponendo all’apertura: in ognuno c’è il desiderio di aprire gli arti come una stella, allungare la colonna vertebrale come un gatto che si stira, liberare i piedi dalla costrizione delle scarpe, respirare dalla pelle, tuffarsi nelle acque rinfrescanti, illuminarsi verso l’alto e fiorire nella massima espansione di sé. Questo clima invece è quello dell’autunno, quello che porta a raccolta le energie e invita ad una contrazione su se stessi, ad un raccoglimento per depositarsi, metabolizzarsi e prepararsi a future germinazioni… del sentire e dell’essere.
Si vive come in  una sincope si è pronti per un balzo ma si rimane contratti… e questo porta ad un certo nervosismo, ad un anelito malinconico atavico… una forma di depressione senza origine vera e propria… si cercano le persone vicine e non si parla d’altro perché questo “non senso” stagionale smarrisce e si cercano gli altri per condividere la follia del momento… e ognuno aspetta speranzoso sapendo perfettamente (?) che il caldo, la luce, l’energia vitale arriveranno… ed ogni giorno è una grande delusione….

lunedì 20 maggio 2013

Seminario sulla biografia: cosa fa vivere gli uomini


Ricordo che la prima volta che c'è stato un seminario sulla biografia tenuto da Anna a Varese la micina era molto piccola, forse aveva appena un anno. 
Era troppo presto per allontanarmi un fine settimana intero e dovetti rinunciarvi... cosa che mi creò un grande dispiacere. Già sapevo, infatti, che sarebbe stato un grande amore. Mi occupo con curiosità e studio e impegno di biografia da tantissimi anni. Ho intrapreso percorsi di studio e terapie individuali proprio per comprendere sempre più a fondo il senso di ogni singola biografia, sia per comprendere e dare significato alla mia stessa vita e poi perchè è l'unico modo efficace per poter accompagnare chicchessia in un percorso di autoeducazione e/o cambiamento personale.
Sono un pedagogista fiera di esserlo, i miei studi, solo parzialmente psicologici, mi hanno concesso di approcciare l'altro sempre in un' ottica di adattamento piuttosto che di funzionalità... insomma è sempre stato lungi da me l'idea di voler "aiutare" qualcuno o portarlo verso la cosidetta "norma"... bensì ho sempre orientato i miei interventi e i miei studi verso l'autorealizzazione dell'opera d'arte che è la vita di ognuno. Nel tempo i miei strumenti sono cambiati, si sono arricchiti, amalgamati tra di loro e l'incontro con l'antroposofia è stato un innamoramento a prima vista. L'approccio biografico, poi, ha ulteriormente acceso questa passione. Anna porta questi argomenti in modo vivo e "amante", portando una straordianria capacità empatica e di percezione dell'io altrui. 
Questo credo sia il quarto seminario di Anna a cui partecipo e non vedo l'ora. 
Ogni volta porta l'argomento della biografia in un modo esaltante e splendidamente esplicativo: attraverso l'arte, la contemplazione, il mito, la letteratura...
Ogni volta è come se portasse in me un nuovo tassello di un meraviglio mosaico. Questo seminario tratterà di biografia ed arte sociale, lo approcceremo attraverso la letteratura, ovvero un racconto di Tolstoj: cosa fa vivere gli uomini.
Consiglio vivamente a tutti di ascoltare la musicalità di questa persona, l'armonia con cui porta la biografia, l'essere vivente dei suoi pensieri e di lasciarsi accompagnare in questo mondo pieno d'arte, bellezza, bontà e verità. 
Vi aspetto ...

Intensamente…



Sono decisamente giorni intensi, pieni di densità e presenza. Sono quei giorni in cui ogni qualvolta ti relazioni con qualcuno ti rendi conto di incontrare l’altro e l’intervallarsi ritmico e metodico di nuove presenze (figlie, amici, colleghi, collaboratori,parenti, soci,compagni…) mi butta in un continuum temporale incessante.
 Insomma se ognuno di questi incontri comporta una intenzionale presenza, le energie sono molto impegnate!
In tutto questo ci sono le routine a cui pensare e qualche progetto a cui dare nutrimento.
Tanto per cominciare, tornando da scuola venerdì, ci siamo fermate a casa di Madda & c. (due pargoli, un papà, due gatte e 4 micini)… meraviglia i 4 micettini, pigolanti, con le orecchie base, gli occhi come due palle nere, unghiette (quasi innocue) sparate in ogni direzione… Piccoli e profumati di piccino… io e le bimbe eravamo estasiate… e poi dopo poco siamo andate in brodo di giuggiole dalla tenerezza quando la gattolina mamma li allattava… Tra un miagolio, qualche goggiolona d’acqua e tempesta io e Madda ci siamo godute un “caffè” e simpatiche chiacchiere…
Siamo corse a casa perché aspettavamo la cuginetta con la zia e il pomeriggio si acceso di altri giochi e altre chiacchiere.
Ieri invece mi sono rituffata nel colore e, dopo un pranzo tra parentame ancestrale, io e la Diana ci siamo recate al terzo incontro di pittura con Letizia.  
Trafelate e sotto la pioggia io e diana siamo entrate nel salone e come le altre volte è come se gli impegni, le figlie affidate alla nonna, quanto c’è da fare venga risucchiato dall’esterno contemporaneamente alla chiusura della porta.
Sono entrata bighellonando e curiosando, ho rivisto molto volentieri la bella Letizia e subito il mio occhio è stato rapito dai colori preparati sul tavolo: era un’armonia, un invito  ad entrare in un mondo incantato. Questa volta abbiamo fatto il cerchio dei colori, l’introduzione di Letizia era vera poesia: ha parlato in un soffio delle qualità animiche dei colori ed è stato un respiro, un’atmosfera di significato meravigliosa.

Ho utilizzato i gessetti e ipotizzando un progetto, o un sogno o una biografia siamo partiti dal colore della nascita il rosa (o meglio il fior di pesco), nell’anelito verso il sogno si carica di entusiasmo e si accende nel rosso, prima il magenta e poi il vermiglio pieno di luce. 
Quando si scende nel ritmo attraverso l’agire, l’azione ripetuta ecco arrivare l’arancione. La luce che irraggia passa dal giallo oro verso il giallo limone, fino ad incontrare il blu… questo incontro crea il verde, ovvero la vita concreta, la materia. Il blu è l’incontro con la propria interiorità e si ripiega su di sé fino all’oscurità per poi, con un piccolo guizzo, nella luce, risorgere nel luminoso blu di prussia… che si innamora del rosso e crea tutte le sfumature dei viola e dei violetti… fino a ricongiungersi con il rosa…
Ho lavorato con buona lena, sporcandomi, addentrandomi nei pigmenti, sfregando il foglio e cercando una vaga forma, i ritmi, le sfumature. È una tecnica molto interessante e trovo che dia molta soddisfazione!!! Letizia ci ha guidato in alcuni tocchi… mostrando come in pochi cenni riesca a rendere nel colore quella magia di cui parla… Mi piace il mio disegno… e trovo che sia molto espressivo della mia interiorità. Tutti i disegni erano molto belli ed ognuno diverso dall’altro.






Purtroppo fino in autunno credo che non faremo altri incontri con mio estremo rammarico, è un momento di grande concentrazione e nutrimento…
Oggi io e Cri ci siamo dedicati alla casa e alle bambine, abbiamo pulito, riordinato, buttato, lavato, steso, piegato, impignato, cucinato… Ce n’era bisogno eravamo sommersi dagli oggetti e le bimbe hanno svolazzato nel disordine, combattuto con l’aspirapolvere, rovistato nei vesti ammucchiati e sghignazzato per tutto il giorno. Io e Cri siamo stremati e abbastanza soddisfatti… sebbene ci sia ancora tanto e tanto da fare. E domani mi preparo alla festa di Pentecoste all’asilo Mirtillo… andremo vestiti di bianco… la piccolona volerà nella colombaia ed è già come un primo saluto…

sabato 18 maggio 2013

Benvenuta maestra Valentina!



L’altro ieri sera è avvenuto un incontro molto importante e significativo: tutti (o quasi) i genitori dei bambini uscenti dalla materna si sono riuniti per conoscere la maestra Valentina! La maestra che presumibilmente (almeno speriamo) accompagnerà i nostri piccini per i prossimi 8 anni nel loro percorso formativo!
Nella scuola Waldorf, infatti, il maestro o la maestra prende una classe e la accompagna per il periodo che, per la scuola pubblica, corrisponde alle elementari e le medie.
 In verità nel tempo subentrano altre figure di insegnanti specializzati per materie specifiche (sia corrispondenti alle materie curricolari standard sia peculiari della pedagogia Waldorf).
Il maestro però è la figura di riferimento che accompagna questo gruppo per tutto il percorso e, ancor più significativo a mio avviso, questo gruppo di bambini (e quindi questo gruppo di genitori) compie un lungo viaggio condiviso, portatore (quindi) di una intensa ricchezza relazionale.
Eravamo un gruppo “abbastanza” folto (almeno per la nostra scuola), i genitori di 12 bambini. Il momento era molto denso ed emozionante. La giovane donna si è presentata mostrando la sua evidente emozione ma lasciando perfettamente intendere una grande presenza, una consapevolezza del proprio percorso, un’intenzionalità precisa ed un grande desiderio di cominciare questo viaggio insieme a noi. La guardavo e pensavo che alla mia bimba piacerà: è dolce, decisa, interessante… oh sì la mia bimba la amerà tantissimo.
E improvvisamente mi rendo conto che un ciclo si sta per chiudere… che sta per cominciare una nuova entusiasmante strada… ricordo quando a tre anni, la mia bimba era la più piccina di tutte, la consegnavo con grande fiducia e insieme alla sua maestra l’abbiamo vista crescere, determinarsi, volare, essere sempre più la meravigliosa e speciale bimba che è… e guardavo gli altri genitori ed ho ricordato anche i loro piccoli … come li riconosco… li ho visti crescere a fianco di mia figlia… e quanti momenti condivisi con questi genitori.
Sono davvero privilegiata. Mi ritrovo, insieme alla mia famiglia, in questa realtà che cresce, che ha un anelito verso un futuro condiviso, un pensiero per l’infanzia, un desiderio reale di appartenenza, rispetto… e tu Valentina sarai la nostra guida! Benvenuta maestra Valentina!