...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







domenica 25 giugno 2017

Vi prometto che sarò più paziente


Non so se sia il caldo forte e continuativo e umido, non so se ho accumulato una stanchezza di un'estate fa che si lavorava senza sosta vera, non so se sia l'ormone che si modifica nelle età, nelle fasi lunari, nelle ere di vita, non so se sia una mia profonda incapacità relazionale con il mondo tutto, ma in questi giorni sono priva totalmente di pazienza e tolleranza! 
Ecco sì, a seconda delle situazioni, delle persone e del grado di sofferenza/insofferenza, passo da uno stato diffuso di nervosismo, a tratti di furia bestiale, o paludi di flemma e indolenza, passando per un senso fortissimo di totale prigionia!
Non molto bello, direi... 
e neanche indifferente, 
purtroppo crea onde anomale in tutto ciò che mi circonda: 
gli strumenti meccanici smettono di funzionare o si inceppano spesso, le ragazze diventano più irrequiete del solito, secondo il consueto "cane che si morde la coda" io mi sento prigioniera, le tratto male e, come in un vortice, arriviamo a momenti di grande tensione.
Sob!
Sì perchè poi me ne dispiaccio tantissimo, sono io l'adulto e sono io che dovrei controllare il mio impulso e "pazientare" ulteriormente... ma come dicevo sopra, non so di preciso quali siano le ragioni (e in fin dei conti sono pure tante, queste ragioni) della mia grande impazienza e del senso di asfissia, 
eppure dovrei, potrei, vorrei essere un migliore esempio per le mie figlie... 
non vorrei ferirle con le mie parole burbere e a volte taglienti, 
è sano, è quello in cui credo...
 e mi avvilisce il fatto che, con il senno di poi mi cospargo il capo di cenere, ma quando sono preda del nervoso e della collera, in questo periodo, non riesco ad essere una persona migliore.
Sob!
Ma, 
sì c'è un ma, 
domani cambierà tutto, 
lo voglio, lo perseguo, lo coltiverò, 
domani partiamo di buon mattino e andremo al mare per qualche giorno, ospiti di cari amici... il mare ci curerà, figlie mie... ed io 
vi prometto che sarò più paziente.
Mare arriviamo... Eva arriviamo... Evviva!

domenica 18 giugno 2017

Che abbia inizio l'estate


Che abbia inizio l'estate... con tutto quello che comporta... bello, solare, dissipante, boccheggiante, rarefatto, lentamente brioso, frizzante, ameno...
Ieri consegna delle pagelle, fine anche nella scuola delle mie figlie e diciamolo, tiro un bel sospiro di sollievo, adesso ci aspettano lunghissime settimane di ritmi più interni, più familiari, legati alla nostra vita e non agli impegni (giusti e scelti) scolastici, sveglie mattutine non troppo albeggianti, vestiti leggeri, meno tempo dedicato all'organizzazione capillare dei trasporti familiari.
Che abbia inizio l'estate, quella dove il sole non tramonta mai e al crepuscolo ti ferisce gli occhi, quella dove l'odore del tiglio ti coglie di sorpresa per le strade, entrando dalle finestre aperte, in macchina con il tettuccio aperto, quella dove gli uccelli cantano e garriscono insistentemente, quella dove gli animali domestici si sdraiano a pelle d'orso sulle piastrelle per trovare refrigerio, quella dove senti di esserci senza pensarci però...
Che abbia inizio l'estate, quella fatta di pause, di pulizie generali, di gioco, di prosecco, di risate, di balli e giochi.
Sì perchè la luce fa capolino presto e se ne va tardi, perchè le stelle cominciano a muoversi, presto in caduta verso i sogni, perchè si fa presto a vestirsi, un abito fresco e nessun altro pensiero, perchè i piedi sono felici nelle infradito, senza costrizioni, senza presa... liberi... liberi tutti.
Che abbia inizio l'estate, quella impegnativa dove si progetta, si immagina, si imbastisce, si orienta, si concorda, si prepara il prossimo autunno, perchè questo è il momento giusto per prepararsi alla nuova semina, al nuovo ciclo.
Che abbia inizio l'estate, per cercare momenti utili per finire le incombenze sospese dopo un trasloco che ha inscatolato di punto in bianco 14 anni di vita, perchè ci sono ancora scatole misteriose, cambi di indirizzo, oggetti senza dimora, scomodità latenti nell'organizzazione di alcuni angoli.
Che abbia inizio l'estate per trovare spazi/tempi per la lettura, il riposo, le parole crociate, il silenzio interiore, la cura di sè, la presenza a se stessi...
Che abbia inizio la pausa piena, come nella musica, dove il significato delle pause è legato all'armonia stessa...
Ecco sì che abbia inizio, questa lunga pausa piena! evviva!

mercoledì 7 giugno 2017

In... ... mente

Intimamente Daniela, rincuorandomi di sapere incontrarmi e persino riconoscermi.
Intensamente me medesima, unico, vero depositario di me stessa.
Ingenuamente umana, sempre io, con la pochezza di fronte alla vastità.
Incongruentemente appassionata, incapace di staccarmi dalle persone, dalle situazioni, dai contesti.
Insensatamente fedele alle zone erronee, perpetuando la ricerca, però anche.
Incessantemente in movimento interiore, come un topo di laboratorio alla ricerca sfrenata.
Indubbiamente donna, dentro, fuori, nell'agito, nel pensato, nel voluto.
Incoscientemente lanciata nel mondo, piena di fiducia che tutto andrà bene...
In...       ...mente
Dentro la mia mente
A ognuno la sua... "e così è se vi pare".

Daniela Merlino


lunedì 5 giugno 2017

Che sapore ha...

Che sapore ha la pioggia torrenziale? 
Di terra battuta e sorpresa
Che sapore ha un sorriso mancato? 
Di caduta della risonanza e di vuoto nell'anima.
Che sapore ha lasciar trascorrere? 
Di mancanza e di noia ancora e anche.
Che sapore ha cadere in tentazione? 
Di assenza dell'Io e di velata soddisfazione.
Che sapore ha il rancore a denti stretti? 
Di amori perduti dalla notte dei tempi.
Che sapore ha lasciarsi guidare senza dubitare?
Di conforto e infanzia.
Che sapore ha perdersi nel cielo? 
Di forme ballerine delle nuvole.
Che sapore ha accorgersi che il tempo non sta passando ma che è già passato?
Di forme di saggezza e demenza insieme.
Ah la demenza in cui ognuno cerca di sotterrarsi anzitempo: nella dipendenza, nelle solitudini, nella grettitudine, nella maldicenza, nella sfiducia, nel pressapochismo... lontani dalle stelle.

Che sapore ha fermarsi e raccogliersi e ricordarsi
dell'amato cammino,
delle mete,
dei compagni di viaggio,
di ieri, oggi e domani, insieme.

... allora le stelle non sono più così lontane... o temibili?

Daniela Merlino

domenica 4 giugno 2017

Ti interessa aver ragione? Vincere? ...e convincere?

 La calura mi porta sempre alla dismissione della belligeranza, di qualunque genere. Nel senso che, da parte mia, non partirà mai un attacco di conquista di alcunchè, non mi interessa avere ragione, non mi interessa competere, non mi interessa convincere.
Certo se vengo sottoposta ad un massiccio attacco: petulanza contestuale, sudore appicicaticcio con rigolo giù dalla tempia, umidità da branchie, lamentela e sete... ecco in questa concomitanza di fattori divento polarmente nervosa  reagisco con un turpiloquio tanto isterico quanto inutile, ma irrefrenabile.
Quindi, di mio, sono pacifica e propensa alla solitudine, almeno nello scambio di parole! Invece è un periodo di conclusioni, di organizzazioni, di retrospettive e proiezioni... bla ... bla un sacco di parole che sembrano rendere l'umidità ancora più insopportabile.
Ma torniamo a qualche ragionamento più in là, quando dicevo: "non mi interessa avere ragione, non mi interessa competere, non mi interessa convincere"... mentre scrivevo non mi potevo esimere dal pensare... quando c'è caldo... allora quando fa freddo ti interessano queste cose?
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Breve momento di silenzio e riflessione, ho riletto attentamente le parole e la loro combinazione e i loro possibili reconditi, inconsci, o come meglio vi pare, significati... e onestamente mi son dovuta dire che effettivamente sono affari che mi interessano...

1) mi interessa avere ragione? 
Sì sempre, e a chi no? Insomma se sto portando avanti un mio pensiero, cerco di argomentarlo, difenderlo, promuoverlo... certo che voglio avere ragione... se no cosa sto facendo? Una recita? So di aver torto ma sono un'incazzosa e quindi argomento per rompere le palle?
Certo che no... ognuno di noi perpetua la propria ragione... ovvio!

2) mi interessa competere?
No, mai... questo è vero, lo so per certo. Non mi interessa arrivare prima, mi interessa arrivare, in compagnia, piena di bagaglio, piena di scambi, piena di contatto. Mirare ad arrivare prima, cristallizza la meta e le energie... senza la competizione è più facile fluttuare tra le infatuazioni del momento (un nuovo interesse professionale, un nuovo inizio, etc)  e i grandi progetti da portare avanti, altalenare tra picchi di interesse e contemplazione del mondo... in questo modo d'essere amo assecondare le stagioni... e in questa (con la calura)  è dolce ed ineluttabile andare all'esterno, fuori da sè... con il proprio essere e la propria individualità... bruciando un pò al sole.
E quindi no, non mi interessa mai competere... come potrei rinunciare a tutto questo ondulamento?

3) mi interessa convincere?
Ecco questo è il punto che più mi ha messo in crisi... purtroppo sì, ogni tanto mi accorgo di farlo... e faccio marcia indietro... 
Insomma porto avanti un progetto di vita e anche una professionalità basati sulla libertà individuale e sulla biografia di ognuno, quindi completamente in antitesi con il concetto stesso di convincere (ovvero persuadere alla mia ragione) qualcun altro. 
So che di primo acchito sembra la stessa cosa del punto 1, in verità è profondamente diverso, un conto è difendere il proprio pensiero, vero per sè, un altro conto è quello di cercare di fare in modo che la propria ragione sia anche quella dell'altro.
Io posso essere solo me stessa e gli altri potranno condividire, tanto, poco, tutto, nulla ... questo non è importante, il confronto è l'unica cosa che conta... per il resto ognuno ha la propria personalissima ragione, l'importante è sapersi adattare alla condivisione sociale e moderare o mediare i propri impulsi.
Quindi sono in cammino, vorrei che non mi interessasse mai" convincere"  in questi termini... lo vorrei solo nel significato di "vincere con", inteso come" superare con", in questo senso, come una vittoria collettiva posso riconoscoere il desiderio di convincere addirittura come anelito.
Ed è un tentennamento tra l'ego e la fratellanza ed è un dondolio lungo tutta la vita...
almeno per me è così...
evviva il caldo che rende tutto più semplice e vige, quindi, la non belligeranza. Grazie!