...curioso nel mondo!!!


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I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







domenica 24 febbraio 2013

La Febbre dei bambini



L’immaginario di una donna non può contemplare in giovane età (sebbene si sia state figlie) cosa voglia dire essere madre. 
Semplicemente si diventa in secondo piano per se stesse. 
Voglio subito precisare per tutte quelle donne che ancora non hanno provato la gioia della maternità che non è una questione di annullamento, di rinuncia o di scelta: naturalmente, amorevolmente, splendidamente diventa così.
In particolare mi interessa, in questo post, parlare di una cosa che senza distinzione di razza, religione o cultura accomuna tutte le mamme: la gestione della malattia infantile. Quello che è difficile da comprendere è che noi sappiamo, ipocondriaci o meno , quali sono i sintomi, i dolori, i respiri, le fitte che potremmo definire “normali”. Insomma negli anni impariamo a riconoscere quando sta arrivando un mal di gola, quando abbiamo mal di pancia perché abbiamo esagerato o perché abbiamo il dannato virus. Sappiamo perfettamente dai nostri brividi quanta febbre abbiamo e più o meno da dove deriva. Con i bambini è tutto un terno al lotto (e più piccoli sono e peggio è) – mamma ho mal di pancia- dice la piccina e tu (ormai esperta) gli chiedi di farti vedere con la manina dove le fa male e lei inspiegabilmente si tocca lo sterno… (??) che fare? Sta per avere un infarto? Non ha davvero mal di pancia? Sta per vomitare? Vuole le coccole? Da buon segugio cominci ad osservare distrattamente se compaiono altri sintomi (i soliti tipo irrequietezza, sonnolenza, inappetenza) e aspetti cominciando a pensare sempre più depressa a tutti i tuoi appuntamenti che sfumano all’orizzonte.
L’arte delle mamme è l’attesa: Si comincia subito con i fatidici nove mesi “chenonfinisconomaietisembradiesserenataincinta” e poi man mano aspetti le tre ore delle poppate, aspetti di vederli crescere, aspetti lo sviluppo dei sintomi (come stavo dicendo).
In questi mesi invernali è un flagello e, prima o dopo, arriva: si cade nel tunnel dell’influenza. Poco importa che capiti prima a te o a loro (e se i figli sono più d’uno il tunnel diventa davvero lungo) tu non puoi fermarti malata e pigrona, comunque ci sono loro da gestire, i pasti, le scuole, i vestiti, i prodotti omeopatici (un numero imprecisato).
Quello che più mi preme portare in questo post è un elogio per la povera e mal considerata febbre: tutti la odiano, la temono con terrore e cercano repentinamente di liberarsi di lei. Grave errore (ovviamente non voglio sostituirmi a nessun medico, ognuno conosce le proprie necessità individuali). La febbre è la nostra naturale arma di difesa contro gli agenti patogeni esterni. Le mamme cadono subito in panico di fronte alla febbre, solerti e decise ricorrono subito agli antipiretici lasciando i poveri piccolini disarmati di fronte al loro aggressore esterno. Le risposte sono sempre le stesse – ma era molto alta – la febbre è alta dopo i 39 gradi e mezzo (ascellare). I bambini raggiungono i 39 gradi molto spesso e velocemente. Il corpo riscalda adeguatamente l’ambiente (il corpo) per renderlo inospitale a virus e batteri. Se si lascia il tempo al bambino di ingaggiare la sua lotta e lo si osserva devoti e silenziosi è possibile osservare questa notevole e meravigliosa battaglia. Di solito nel giro di tre giorni il bimbo sfebbra ed è rinvigorito, con una nuova luce negli occhi, con una nuova esperienza. Il sistema immunitario ce l’ha fatta da solo e la prossima volta reagirà più velocemente perché ha dentro di sé la risposta per l’aggressore (se ricorriamo invece troppo presto a medicine allopatiche questa risposta interna non ci sarà). I bimbi con la febbre respirano frequentemente, sproloquiano nella notte (e sono simpatici da ascoltare), sudano e giocano, rabbrividiscono e dormono e molto spesso guariscono da soli (magari giusto con l’aiutino di qualche prodotto omeopatico).
Se la febbre è molto alta (bisogna sempre idratarli molto) è saggio controllare la temperatura dei polpacci: se sono freddi la temperatura salirà ancora se caldi è stabilizzata. Se la febbre è ancora in salita di solito i piccini hanno i brividi ed è sensato coprirli ma poi una volta stabilizzata la temperatura (anche a 40°) bisogna vestirli pochissimo e tenerli al fresco in modo che possano disperdere tutto il calore che hanno in corpo. Se soffrono di mal di testa o il caldo si possono fare degli impacchi (sempre ai polpacci) di acqua e limone. 
In ultimo (se il bambino non si scarica a dovere e/o se ha mal di gola) si può fare un bel clistere di camomilla tiepida (la febbre scende di due gradi nel giro di un’ora, si pulisce l’intestino e si ha la garanzia di idratare bene il bambino).
Non so perché oggi le mamme hanno paura della febbre, come abbiamo potuto vendere il nostro buon senso e l’istinto materno senza sapere nemmeno a chi. Non è necessario avvalersi  di medicine alternative, già nella medicina allopatica è ampiamente spiegato che la febbre NON è la malattia, ma un sintomo che dimostra che il nostro corpo è efficiente e sta combattendo CONTRO la malattia. La paura infondata delle famigerate convulsioni: le convulsioni sono una predisposizione individuale (e non c’entrano con i gradi della febbre ma con i repentini cambiamenti, in salita ma anche in discesa, inoltre le convulsioni febbrili è molto difficile che portino a danni permanenti). Quindi nella maggioranza dei casi la febbre alta NON provoca convulsioni. La febbre difende!!!


mamma provata
Certo è difficilissimo ed estenuante: non esiste più un sonno sereno, si rimane vigili e attente, si dorme con la mano sul cuore del piccino, si respira e si geme insieme a lui e come dicevo: SI ASPETTA! Le malattie dei bimbi sono difficili perché bisogna respirare al loro posto quando tossiscono, tenerli vicini e abbracciarli, ascoltare il loro sonno e amarli silenziosamente. Penso (ma non ne sono sicura) sia più semplice delegare tutta questa attenzione ad un antipiretico e/o un antibiotico, so che il bambino è protetto e guarirà… io preferisco accompagnare le mie bimbe in un faticoso lavoro di crescita e sviluppo di sé, lavorando e faticando insieme a loro…

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