Novembre
ci ha accolto nel movimento e nelle attività, nella meraviglia della natura,
nella raccolta di frutti e nel torpore di attraversare la vita come saette
incandescenti, affamate di aria che brucia al solo contatto.
Navigo
felice tra le persone, nel fare insieme, nel cercare risposte o forse nel
cercare sempre nuove domande che innescano nuovi cammini.
In
molti momenti fatico a stare dietro al ritmo di tutto e di quanto avviene
intorno a me.
Sempre più la presenza, l’esserci integralmente e fortemente, mi
è richiesto in tutti gli ambiti di vita: la famiglia, la scuola, il lavoro, i
progetti, le realizzazioni, le passioni, i miei animali, la natura stessa.
È
uno zampettare frenetico tra riunioni programmate, riti familiari, stagioni che
si attraversano e insieme tante persone che con una grande risonanza
condividono un sentire.
Amicizie che nascono, affinità germogliano e sono
promesse di lunghi tragitti variopinti.
Novembre
iniziato un po’ nella pioggia e un po’ nei cieli scintillanti mi sta regalando
dei sogni e dei nuovi desideri, fatiche ma tanta gioia… nella pazienza e nel
grande anelito di “stare con” l’umanità, tutti i miei fratelli.
Lavorare
in equipe di lavoro sentendo ogni giorno che il nostro orto è più variegato,
più ricco… che è un giardino… un pensiero condiviso: tanto bene alle “mie
maestre” che inseguono un sogno insieme a me… nutrire l’infanzia… esserci
intenzionalmente… veramente… nella bellezza e nell’amore.
E
sono belle parole che poi si traducono in cose semplici: fare insieme una borsa
in feltro con donne amiche, affini, sorelle.
Onorare
le feste e la stagionalità e preparare con le bimbe ossi dei morti per la commemorazione dei
defunti.
Passeggiare
tutti insieme nei boschi della nostra valle e scoprire che quest’anno gli
agrifogli sono pieni di bacche rosse.
Meravigliarsi,
insieme alle mie bimbe, della bellezza degli alberi carichi di cachi lucenti,
macchie di colore arancione, un lampo dell’estate che è passata.
E
poi improvvisamente magnificamente straordinariamente nelle corse mattutine
ecco un arcobaleno… ed è sgomento: magnificat.