...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







mercoledì 26 giugno 2013

In estate si danza

Gattosa l'estate è arrivata, con un balzo si è avventata su di noi avvolgendoci nella calura e in un lieve torpore. Poi altrettanto repentina ci ha inondati di un freschissimo e persistente vento e intanto le giornate sono lunghissime e piene di luce. 
  I cieli si tingono di svariate sfumature ed atmosfere che affiorano silenziose in diversi momenti del giorno e, soprattutto, dell'imbrunire. Mi attardo in queste sere incontrandomi ed incontrando, galleggio serena nella casa, nelle faccende nell'andamento un pò da cicala: in estate si danza!
La piacevolezza di esserci percettivamente e molto meno nel pensiero e nella riflessione ecco ciò che più caratterizza le mie estati... e piano piano mi sto adagiando in questo amato e languido ritmo. Ogni anno mi coglie un pò impreparata, sono gatta più che mai e vagheggio curiosa un pò qui e un pò là e mi scopro sempre a sentire che la vita è davvero uno splendido cerchio a spirale, nei corsi e ricorsi, nei ritmi, negli eterni ritorni e nei nuovi inizi. L'estate anestetizza il lato più razionale e lascia spazio alla percezione del movimento, del colore, della luce, della pelle, del respiro, del silenzio, dell'espansione, dell'essere capaci di volare davvero.
Intensamente nutrita dal calore, dal verde della vegetazione, dai fiori profumati e variopinti...
In estate si danza!

martedì 18 giugno 2013

...ecco un'altra me stessa...



 Un fruscio lieve in questa notte straordinariamente calda, un piccolo soffio d’aria fresca mentre guardo assorta il campanile illuminato, si sente il tipico vociare e scricchiolare delle calde notti estive…

Mi colgo per un istante nello specchio, riflessa nella finestra di fronte: me stessa! Inaspettatamente, improvvisamente silenzio… quiete… e mi ricongiungo, finalmente, in molteplici me stesse sparpagliate in questo giugno imponderabile. 
Ancora scombussolata dal seminario e dagli eventi mi sono tuffata negli ultimi spettacoli di fine anno, rimescolata tra bambini, buffet festaioli, musica e manufatti un incrocio meraviglioso con Paola… un attimo di sincronicità tra la sua biografia e la mia, un momento di estrema commozione, gratitudine e meravigliosa compartecipazione con il suo lutto… un istante di eternità… 

ecco una me stessa!


E poi ultimi battiti di questa scuola così coinvolgente: la piccolona ha finito l’asilo dopo un lungo percorso di 4 anni con la sua amata maestra. È stato un finale faticoso ed emotivamente denso. Saltellando tra un compleanno e l’altro, in paesaggi “verdamente e scintillamente” penetranti: le acque scintillanti dell’immenso Ticino come sfondo o una distesa erbosa delineata da gelsi carichi di frutti succulenti. Sciami di bimbetti urlanti che gioiscono di esserci insieme nel sole, nelle risa, nella natura.


Ecco un’altra me stessa!


 E poi ancora momenti di incontri tra amici e fratelli intorno a piccoli e grandi tavoli, tra mamme e papà che hanno un convissuto sempre più fitto, con le care maestre compagne di questo incredibile viaggio, con l’amato Daniele grande compagno di epiche chiacchierate…


Ecco un’altra me stessa?


… e la fattoria da completare: la compagnia dell’ago ha concluso fittamente l’anno per preparare questo dono che i bimbi grandi  hanno regalato alla maestra… una degna conclusione per un anno ridereccio, produttivo, rasserenante, istruttivo, divertente… 

… una me stessa artigiana…


E ancora… attraverso un viaggio nell’arte sociale, nel colore, nel sentire… una settimana intensissima insieme ad una trentina di ragazze… sempre più conosciute, sempre più presenti in me… Insieme ci siamo addentrate nell’uso dell’acquarello, del carboncino, delle mani… ci siamo scambiate pensieri, tocchi, lacrime, cioccolatini, fiori, strette, sorrisi, spuntini, chiacchiere, disegni… Opere straordinariamente belle e ricche, sentite, presenti. 
Uno scorcio di simultaneità del sentire, tutte insieme come se ci fossimo schiacciate l’occhiolino, ogni giorno ci incontravamo e ci addentravamo nel cuore attraverso il magico incontro dei colori, dei sentimenti. 
Una settimana in cui ho percepito nel mio esserci con gli altri una forte e penetrante gratitudine: per il cosmo, per la bellezza e l’armonia delle relazioni umane e dell’arte come strumento per renderle belle, buone e vere… 
e nel contempo ho avuto un’occasione di crescita meravigliosa, un confronto su di me, sulla mia professionalità, sulla mia persona, sulla percezione di me stessa… e ancora insieme a ridere, giocare, mangiare, scherzare nella sera, nel caldo, nell’amicizia per finire appollaiati in un magnifico albero mandalico! Facce meravigliose, sorrisi luminosi, presente…


Ecco un’altra gioiosa me stessa!


E poi ancora di corsa nel grande finale, nel saluto alla cara maestra, al concludersi di un percorso d’identità … quanta commozione: osservo con tanta tenerezza la mia piccolona che non riesce a staccare le braccia dalla SUA maestra, ha capito… si è conclusa un’era e da  buona iperemotiva (come la sua mamma) accusa il colpo sugli addii, sente un forte sentimento di lutto e la guardo comprensiva mentre singhiozza disperata (fino al gelataio, una coppetta cioccolata e nocciola ci ha aiutato molto a ricomporci) ma il sentimento di sottofondo permane, lo vedo nel suo sguardo sparuto e malinconico, pensoso e preoccupato per il nuovo che avanza… 

...e tra canti, saggi di fine anno, banchetti, regali, fuochi, brindisi, danze e saluti anche la scuola si è conclusa…

Ecco un’altra simultanea me stessa…


E ieri Cri, alle 3 del pomeriggio, è partito… ed io come la mia bambina mi tuffo in quel conosciuto stato emotivo luttuoso e persino… ho pianto nostalgica all’idea di non avere a fianco il mio folletto… sono la solita emotiva… 

ecco una me stessa più che mai…

E i giorni trascorrono lenti, pieni e vagamente solitari e dopo tanto esserci nel mondo e con gli altri mi ritrovo in me stessa, nella mia casa, con le mie piccine, i miei pensieri…


Ecco una me stessa di cui non mi ricordavo… e mi riconosco riflessiva, piacevolmente introspettiva… deliziosamente presente nella continuità di tutte le me stesse…

sabato 8 giugno 2013

Il surreale e il Trasformista



Dopo il seminario sono cominciati i giorni del surreale: il contatto e i momenti sincronici si sono susseguiti fittamente ed emotivamente spessi.
In particolare ho parlato con diverse persone ed ho sentito molto forte il senso di comunione di compartecipazione del sentire…
Martedì poi è stata una giornata sopra le righe, un suggello di continuità spazio temporale tra diverse nature, proiezioni, stati d’essere, punti di contatto, relazioni umane.
Andando in ordine partirei dalla mattinata dove un gruppo di educatori ha portato a compimento un importante lavoro di autoformazione e sulla qualificazione dell’intenzionalità educativa. Ero felice, soddisfatta e grata del lavoro svolto con scrupolo, emozione, dedizione, professionalità. Ne è uscita una presentazione di grande livello, soprattutto perché raccoglie il lavoro di alcuni anni, la volontà di comprendere ed incontrare, di appartenere e condividere. Contentezza di avere partecipato a questo processo, di averlo favorito in alcuni momenti e di essere stato spettatore attento e curioso di un passaggio significativo.  E questo è stato solo l’inizio giornata…
Subito dopo sono scappata da Diana dove c’era anche Anna! Abbiamo parlato a lungo, ci siamo scambiate impressioni sui progetti Waldorf, su questa infanzia depauperata, su questi tempi animicamente così difficili.
Nella piacevolezza abbiamo mangiato e chiacchierato e accolto i primi raggi di sole finalmente caldi. Infine io e lei abbiamo guardato il mio astrogramma di nascita per individuare i punti salienti di questo periodo così denso, per approfondire il tema del proprio Karma, per riconoscerlo e sposarlo in pieno. Un colloquio ricco e pieno di risonanze del cuore, un momento di sospensione del tempo (e del giudizio) per entrare profondamente nel sentire cosmico in alternanza con la mia stessa individualità. 
Ho sempre un sentimento altalenante nei confronti di Anna: è una persona talmente generosa ed empatica che spesso mi domando se posso osare, continuare a chiedere, a parlare, ad entrare in merito… fatico a comprendere se sto esagerando, passando il segno o se posso ancora “approfittare” della sua grande capacità di connettere tra loro le informazioni, il suo moto intuitivo così spiccato e profondo… mi sembra possa in qualche modo portarle tanta fatica…
Finito il colloquio mi sono affacciata nel verde e nel sole e mi sentivo riempita, era come se avessi tolto dei veli dalla mia vista… ho incrociato Lilli e Romano e Diana e Bruno e… velocemente sono stata inghiottita nel parlare, nel confrontare… Il tempo era ancora sospeso… è passato sfrontato fregandosene delle leggi della fisica, prendendo un suo andamento rarefatto e concentrato.
Presto (relativamente appunto) anche Lilli ha terminato il suo colloquio… che fare? Sostare in questo stato di pensiero ed intuizione o buttarci in un nuovo viaggio? Indecise! Tentate… siamo partite alla volta di Milano per andare a teatro a vedere un magnifico balletto.
Il sole era caldo, le teste un po’ confuse… tanta voglia di scambiare opinioni e nel contempo studiare la strada, emozionate di tanto fatto insieme… traffico, macchine, dialoghi, telefonate, calore… luce… finalmente è arrivata la stagione di inizio estate…
Milano ci ha impegnate velocemente, le macchine sfrecciavano, i viali, i controviali, i semafori le ENORMI rotonde…. Siamo arrivate, abbiamo parcheggiato e con un tempismo perfetto siamo arrivate a teatro… ultimi battiti prima di entrare e… dopo tanta frenesia l’immobilità più assoluta… la calma del corpo dagli imput meccanici e dalla frenesia del mondo e nei giochi di luce e ombra è cominciato uno spettacolo davvero sorprendente.
  Per iniziare “Come un respiro” un balletto fatto di forme umane, di intrecci di corpi, di un respiro, appunto, che ti tiene sospeso nella meraviglia, nello stupore di tanta arte attraverso il corpo. Subito dopo hanno messo in scena “InCanto dall'Orlando Furioso”: Balletto in un prologo ed un atto, liberamente ispirato all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. In questo secondo spettacolo anche la scenografia resa attraverso le luci e le coreografie dei balletti completano l’inenarrabile tensione strabiliata nel guardare questi artisti fondersi insieme, seguire la musica, esprimere ed essere la sostanza della scintilla divina dell’uomo. È stato meraviglioso vedere la perfezione dell’essere umano, quale capacità ha di esprimere ogni sentire vibrando nella musica e nel movimento. Entrambi i balletti si sviluppavano sulle  note di Georg Friedrich Händel Un brivido lungo la schiena, un sospiro durato due ore.
Paghe, piene, felici io e Lilli siamo uscite dal teatro con un gran sentire del cuore, lo sguardo luminoso e liete ci siamo addentrate nella notte milanese per mangiare un boccone, per placarci un attimo e depositare cotanta giornata.
Allegre e spensierate abbiamo attraversato l’enorme e città e proprio sul limitare una fiera si è abbattuta su di noi.
In una frazione di secondo siamo precipitate nello sgomento più assoluto: un incidente! La macchina si è abbattuta sulla nostra fiancata senza un cenno di frenata tra luce arancione gialla e rossa nell’oscurità ci ha attanagliato in un fragore di lamiera… la macchina ha cominciato a girare… il tempo era fermo… non un vero spavento… insomma non come quando sussulti nel cuore, qualcosa di diverso un persemprepresente e unabissalemaipiù … e nello stesso istante tutto finisce, la macchina si ferma e siamo felicemente illese! Qualche contusione, un po’ di mal di testa ma tutto bene!
Poi la serata prende una piega quanto mai bizzarra: il conducente dell’altra vettura, un cinese testardo, comincia una pantomima inesauribile, vuole i vigili, non si fida, chiama stuoli di cinesi ad assisterlo… rimaniamo lì attonite ed impotenti in questa via di Milano, stanche, desolate, stralunate… la situazione stenta a risolversi… fino a che prendiamo la risoluzione di andarcene lasciando l’arduo compito di comprendere e risolvere alle assicurazioni. Nella notte, esauste, con la portiera mezza aperta torniamo verso casa… sprofondo nel letto senza sogni, profondamente. 
La giornata surreale si è conclusa!
Il giorno dopo mi ha accompagnato frequente quell’immagine di fiera che si scagliava verso di noi… solo il disegnarla mi ha consentito di liberarmene… mi sono fatta molte domande… in questi tempi frenetici ed intensi mi sento spesso “investita” di buono, di bello, di vero… a volte nel dolore, altre nella gioia e nella gratitudine… volo come un’ape di fiore in fiore… sono rose, margherite, ciclamini… tulipani… ma so che il significato di questo ronzare instancabile in ogni corolla di questo sentire l’altro da me ha un profondo significato cosmico… magico… lo scelgo… scelgo questo fortissimo “impatto” con la vita e mi ritrovo a ringraziare questo cinese che si è prestato a portarmi così presente a me stessa nonostante il tanto svolazzare… sulla terra e nel cielo contemporaneamente … ecco come mi sento!
E questo viaggio interstellare è avvenuto insieme a Lilli… insieme forse da centinaia d’anni? Dovevamo reincontrarci più che mai e quel momento e i momenti di queste ultime settimane sono un suggello così magico… un sodalizio così interessante che mi ritrovo sfrontata a fare una grassa risata: di gusto me la rido, cara Lilli grazie infinite e sai che ti dico? siamo in ballo!... e allora… balliamo!  
Posso solo aggiungere che la parola che il seminario mi ha portato incontro era perfetta per me… giocando e rimescolando è nato un pensiero… il pensiero del trasformista…

giovedì 6 giugno 2013

Seminari sulla biografia: l'arte sociale nella vita e per la vita



Viaggio a 20000000 all'ora... tanto da fare ... tanto da dire... tanto tanto tanto tanto.. comincerò per gradi e man mano racconterò... per mettere ordine per ricordare e rimembrare.. per fissare i vissuti... cominciamo con lo scorso fine settimana: c’è stato il seminario di biografia tenuto da Anna.
Come sempre accade, questo è il quarto a cui partecipo, ritrovarsi con lei e il gruppo del seminario genera una grande energia.
Improvvisamente tutto si ferma e ci ritroviamo riuniti in un piccolo grande viaggio all’interno di antichi e nuovi misteri dell’umanità. Anna è una persona speciale: è evidente la sua totale presenza ed apertura (del sentire) nei confronti di tutti i partecipanti al seminario, è fantasmagorico il modo in cui riesce a cogliere l’atmosfera del gruppo, è sorprendente la sua capacità di collegare svariate ed eterogenee informazioni e, creativamente, ridonarcele secondo un “filo d’oro” (quello biografico) che le riunisce.
Navigando sotto la sua attenta guida di capitano di vascello ci siamo inoltrati, come di consueto, negli archetipi atavici delle fiabe, nei meandri simbolici del mito, nell’intimità dei percorsi individuali e nei misteri dell’amore cosmico.
È stata una traversata avventurosa e densa di nuovi apprendimenti, rinforzi su quanto conosciuto ed ha aperto nuovi orizzonti e  punti di vista.
Ogni volta Anna porta con sé una ventata di propositi, di prospettive, di luce e anelito verso il futuro.
Sono felice e fortunata, mi sento di avere un grande privilegio nel poter condividere insieme a tante persone questo senso di appartenenza al viaggio dell’umanità:  intesa come un tutto vivente. Sono grata ad ogni individuo che mi offre la sua individualità, ogni incontro è un dono e sotto la bandiera della fratellanza e dell’amore tutto e più semplice, risolvibile … nella luce.
Un seminario sull’arte sociale, ovvero stare insieme in modo creativo compenetrando il pensare, il sentire e il volere… è proprio Arte!