...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







giovedì 26 novembre 2015

Quello che non so...

Stamani la giornata mi ha travolto, insospettabilmente sono sopraggiunte delle emergenze di cui occuparsi e, concitatamente, mi sono ritrovata in mezzo a tanta umanità. Un'umanità triste, affranta, deturpata dalla vita e dalla difficoltà semplicemente d'essere o esistere, ecco cosa ho incontrato oggi. Sono tornata a casa frastornata, piena di pensieri, raccogliendo dentro di me dei pensieri inusitati, quasi vagamente un lieve senso di colpa.
Ho ascoltato una persona raccontarmi dei notevoli progressi della ragazzina disabile che segue e ho sentito una fitta interna pensando che, quella ragazzina, semplicemente cambiando adulto di riferimento, ha fatto un balzo relazionale nella vita: non mi è venuto un senso di gioia, ma un inevitabile pensiero retrospettivo... quanti anni persi? Dove potrebbe essere oggi, quella ragazzina, se avesse incontrato un insegnante migliore da piccina?
E subito contemporaneamente rammento a me stessa che forse non poteva che essere così, che tutto quanto fa parte della sua storia, era necessario perchè arrivasse qui, oggi, a incontrare, per la prima volta, il mondo intorno a lei... quella ragazzina!
Chissà... non posso saperlo davvero...

E poi cercare di scovare delle verità in scaramucce e diatribe tra operatori, utenti, famiglie... che succede? un pasticcio, nessuno ha mai ragione, nessuno ha mai torto. Quando le persone si attaccano entra in campo qualcosa di ferino, perdiamo il nostro senso divinamente umano e cadiamo nel baratro della meschinità, della grettitudine, del brutto. E io cosa posso farci, a navigare in queste acque nere non posso far altro che sporcarmi anch'io... approfondire, capire, discriminare... quante cose che non so, che non vedo direttamente, eppure una soluzione va trovata... l'unica cosa che vedo davvero è sofferenza da ogni parte e, ripeto, in questo senso, nessuno ha torto, nessuno ha ragione...
Non so niente... eppure devo entrare in merito, questione di ruoli... ah davvero? ma questi ruoli di cosa sono fatti? di astrazione, di procedure, di standard, di regolamenti e nulla di tutto ciò incontra minimamente l'umano dell'altro... che ne so, che ne sappiamo... giudici di tutti i tipi...

E se non bastasse scopro per caso, come una piccola stilettata, che una persona che ho visto, frequentato, ascoltato e guardato, ha avuto nella sua vita un lutto, un trauma, un dolore esagerato... ed io non ne sapevo nulla...
...quante cose che non so...

Nel traffico, nel tragitto, nel non luogo ho cominciato a pensare, a sentir risuonare dentro di me tutti questi fatti, che sono solo fatti, ma che colorano le persone, vere persone, di sentimenti, vissuti e realtà vere. 
Ho pensato che, ad ogni istante, comunicando anche con il passante, l'edicolante, la collega, l'amica, sarebbe sensato ricordare sempre che noi non sappiamo nulla, che potremmo avere di fronte una persona che sta attraversando, emotivamente, il deserto a piedi e senza viveri, potremmo avere di fronte una persona che ha perso la speranza di vita e che noi potremmo fare la differenza tra la sua vita e la sua morte, potremmo avere di fronte una persona che è stata umiliata da bambina e noi, con i nostri rimbrotti inconsapevoli, potremmo ferirla ancora, umiliarla ancora.

Sempre fluttuando nelle strade della mia città mi sono ricordata di quando ho perso il mio bambino e mi sentivo come se una belva mi avesse dato una zampata al ventre... anche se tutto era a posto, mi sembrava di sentire una ferita viva e dolorante sulla pancia e ho bene in mente che camminando per la strada, incontrando le persone, pensavo sempre, siate delicati con me, sono ferita, non ho le forze... ma da fuori nulla si vedeva.

Ho pensato oggi, ho rammentato a me stessa che vale sempre la pena ricordarsi che la persona che abbiamo di fronte potrebbe essere in un momento disumano, vale sempre la pena essere gentili, chiedere permesso, offrire sostegno... per tutto quello che non so... perchè una ferita ce l'abbiamo tutti e non sappiamo mai se in quel momento stiamo mettendo sale sul dolore, se ci stiamo accanendo con l'altro, senza sapere davvero quanto va a fondo nel cuore dell'altro il nostro comportamento. 

Penso davvero che quello che non so è spesso più importante di tutto quello che so... e chiedo scusa all'umanità che incrocerò per tutte quelle volte che purtroppo lo dimenticherò... e spero di riuscire sempre più ad  

ascoltare prima,
 con il cuore, 
quello che non so.

domenica 22 novembre 2015

Inside out: un film terribile


Scusatemi, mi rendo conto di usare toni dell'assoluto... ma l'ultimo film della Pixar "Inside out" lo trovo davvero terribile. Ricordo che quando vidi i trailers fui molto incuriosita, pensai che era un'idea simpatica. Tra le altre cose di solito i films della Pixar mi piacciono abbastanza e quindi mi sono messa con una certa aspettativa positiva a gustarmi questo nuovo lungometraggio.
Perchè terribile? Perchè non ci sono destinatari precisi: per un bambino è complicato, inaccessibile, confusionario, per un adulto, invece, è riduttivo, impreciso, pressapochista.
Le poche scene godibili sono proprio quelle che erano state anticipate nel trailer, piccole situazioni gustose dove si vedeva quali meccanismi si potrebbero innescare in conversazioni o relazioni interpersonali. In altre parole si mette in evidenza attraverso le immagini come i sentimenti possano dirottare le situazioni e i comportamenti nelle relazioni. Purtroppo questi momenti sono stati pochi e appena abbozzati. Invece tutto il film si è concentrato sulla storia di questa piccola adolescente che non è capace di sintesi, di autonomia affettiva e diventa catatonica non appena perde (??) Gioia e Tristezza... lo stratagemma crea confusione, come è possibile che parti di noi si possano smarrire o addirittura distruggere in così poco tempo? Sicuramente grossi traumi o shock potrebbero minare l'equilibrio psichico... ma la situazione del film era un'altra. Oppure cosa potremmo desumerne che la ragazzetta essendo stata "troppo felice" fino ad ora, non abbia strumenti di risposta alla difficoltà? 

Lo trovo tendenzioso, addirittura pericoloso. Ho sentito dire più persone che potrebbe essere un simpatico strumento per far comprendere e rendere più competenti i bambini sulle emozioni! Aaaaaaaaaaaaarg!
No, vi prego no... perchè far credere ai bambini (e anche agli adulti) che le emozioni risiedono nella testa, perchè personificarle, perchè sezionarle in modo delineato... insomma esistono sicuramente una gioia malinconica o una dolce tristezza... come spiegarle queste? 
Ai bambini non vanno insegnate le emozioni, loro le conoscono benissimo, hanno bisogno di viverle, riconoscerle, esperirle, colorarle, donarle, abbracciarle e sentirle nel corpo, non nella mente! 


L'antagonismo tra Gioia e Tristezza è scandalosa! Anche se alla fine viene compreso che la crisi può essere superata grazie all'integrazione fra loro, in ogni caso è terribile come vengano disegnate e caratterizzate, anche nei tratti somatici: una snella, vigorosa, piena di energia, luminosa, perseverante, generosa, mentre l'altra svogliata, ombrosa, grassa, persino malevola e inconsapevole, rinunciataria.
Non credo che si possano riassumere così le emozioni di gioia e tristezza: ripeto un riduzionismo esagerato, paradossale, pernicioso.
Pernicioso per tutti quelli che hanno trovato il film un modo simpatico per spiegare le emozioni. 
Le emozioni colorano la nostra anima, 
non abitano il nostro cervello!


mercoledì 18 novembre 2015

Vibrazione e spazio sacro

Un attimo di quiete, la casa è silenziosa, le bambine dormono, vicino a me la gatta Teresa, dorme con un respiro dolce, acciambellata e sorniona. 
Sono qui io e me medesima. Quiete. Pausa. 
L'ultimo seminario "la lezione dell'amore nella biografia" ha scatenato nella mia anima e nella mia vita un rutilante susseguirsi di avvenimenti, pensieri, contrazioni, sentimenti, contrattempi, sincronicità....

Credo che la vita sia fatta di vibrazioni... sempre, in ogni sua parte, in ogni suo respiro, in ogni tempo e luogo. 

Ci sono vibrazioni lievi, quasi impercettibili come l'amore che emana un soffuso alone fior di pesco, nelle coppie di innamorati, negli sguardi delle mamme, nell'accogliere una lacrima o una nuova promessa. 
Ci sono vibrazioni dirompenti e stordenti, come accade di fronte ad un eccidio di massa, ad una calamità naturale, ad una morte improvvisa.
Ci sono vibrazioni consuete e rassicuranti nei nostri ritmi vitali, il respiro, la circolazione, il ricambio.
Ci sono vibrazioni che si toccano come se fossero pietre roventi, come accade di fronte agli scoppi d'ira, all'abbandono, al tradimento. 
Ci sono vibrazioni acute come accade di fronte al dolore fisico, un dito schiacciato, un malore, una contrazione.
Ci sono vibrazioni squillanti quando si ride felici, divertiti, gioiosi e roccamboleschi.

Come una corda tesa che viene scossa con tocchi diversi e comincia ad ondeggiare, come se un immoto centro di gravità venisse sconquassato nel caos, nell'entropia e l'oscillazione sembra ricercare, in ogni dove, la dimora perduta, la quiete. A volte ci vogliono pochi istanti, a volte il movimento è così scomposto che le vibrazioni si perpetuano grevi e confuse per tempi abissali, ma comunque la quiete ritorna, sempre,
comunque.

A volte i cambi di stato emotivo si susseguono così velocemente che si perdono i ritmi, che si aprono voragini nei cuori, la terra non sostiene più e la quiete quasi spaventa, quasi non si può credere esista la resilienza psichica.

Eppure è proprio lì, nei grandi cambiamenti, nelle grandi oscillazioni, che si può incontrare lo "spazio sacro", un centro, un luogo, un tempo, un eterno, un infinito, un assoluto presente dove ci individuiamo davvero, dove ci riconosciamo e perdiamo ogni aggettivo, ogni caratteristica e semplicemente siamo, semplicemente apparteniamo, semplicemente.
In quei rari momenti sentiamo il mondo, l'umanità, la spiritualità, e ci riconosciamo anche noi immoti, seppur nella vibrazione.
Semplicemente vivi.


martedì 17 novembre 2015

Sono Attimi


Novembre è arrivato. Pochi giorni fa lamentavo un caldo anomalo è improvvisamente novembre è arrivato con tutto quello che porta. Nebbia, umidità, opulenti alberi arancioni carichi di cachi e un senso soffuso di solitudine antica che mi ricollega alla terra e insieme al cielo. Questi giorni carichi di rabbia e sangue, il mondo trema e ci alimentiamo di terrore, i fatti di guerra ci lasciano sgomenti e novembre si è tinto di rosso e di nero.
Eppure stamattina timidamente "palla di fuoco" faceva capolino dall'orizzonte e con le bambine, nel tragitto verso scuola, lo abbiamo salutato gioiose. 

Sono attimi.

Ti saluto, mi saluti, mi ringrazi, sfuggo il tuo sguardo, mi chiedi una cosa, non ho voglia, mi sforzo, non voglio che ti appigli, permalosa, alla mia pigrizia, ti accompagno, mi segui, ci salutiamo, non ci guardiamo. Relazioni perse, o forse mai iniziate e mi manca forse un chiarimento o una domanda.

Sono attimi.

Quante donne, belle donne, tutte insieme ci raduniamo e parliamo del bazar, della scuola, dei bambini, delle idee, dei laboratori. Ci azzuffiamo bonariamente e ci conosciamo... bene e reciprocamente... siamo una comunità, quando ci siamo già incontrate chi eravamo in un'altra vita? Vi conosco ad una ad una Maddalena, Claudia ed Olga... vi conosco... mi conoscete ed oggi veloci e un pò ruvide abbiamo lavorato efficienti, un pò di malavoglia... ci conosciamo. Sicuramente.

Sono attimi.

E ti vedo, sei cambiato, sei cresciuto, sei più sicuro, sei un amico. Non ti vedo da qualche giorno e appena arrivo sono felice di vedere la tua faccia: sempre sorridente, sempre accogliente, sempre disponibile. Caffè? E la giornata può cominciare, ci guardiamo tutti e tre e ci sorridiamo, un caffè e due dolcezze e la giornata può cominciare.

Sono attimi.

Mamma un bacino, ancora un bacino. E ti avvicini gattona e ti strusci, stai crescendo piccolina e un pò ti spaventi, vai a giocare, vai a costruire, ma poi torni e mi guardi con quel sorriso dolce: mamma un bacino. Mille istanti di noi, mille istanti di mamma e grazie a voi piccoline che mi cercate oggi e mi volete assolutamente, quanti attimi prima che corriate lontane e non ci saranno bacini? Troppo pochi.

Sono attimi

Sono viva, sono felice, sono presente, sono ardente, sono attimi.

sabato 14 novembre 2015

Libertà Uguaglianza Fratellanza

Come esimersi... come ignorare... come poterne parlare... Non si può! 
La morte è un soffio leggero che arriva e tramuta, che mette in silenzio, che mette paura! 
Non si può parlare di quanto è accaduto senza cadere in tendenziosità di qualche genere, in retoriche, in qualunquismi... senza mai avvicinarsi, nemmeno vagamente, a quanto hanno sentito le persone trucidate in quei brevi istanti, allo sgomento dei parenti oggi, alle verità e ai mandanti... ipotesi, vagheggi... niente di più!
Vorrei, se posso, allora, cercare di portare rispetto verso il sacrificio di vittime e carnefici per la nostra umanità tutta, che attraverso impensate e spietate crune attraversa cambi d'epoca e salti nel futuro, desiderati o auspicabili che possano essere. 
Lo voglio fare attraverso tre bellissime parole:

L i b e r t à          U g u a g l i a n z a           F r a t e l l a n z a

Sono rimasta attonita ricordandomi che  ho nominato queste profonde parole giusto lo scorso giovedì, a conclusione di una bella riunione nella quale abbiamo ricordato la bellezza della commemorazione dei morti nel mese di novembre e dello spirito compassionevole della festa di San Martino.
Voglio riportare la poesia menzionata in quella occasione:

Spirito della mia anima

Spirito della mia anima
proteggente accompagnatore,
sii tu nel mio volere
la bontà del cuore,
sii tu nel mio sentire
l'amore per gli uomini,
sii tu nel mio pensare
la luce della saggezza.
(R.Steiner)

Spero di ricordarmi sempre che le mie azioni dovrebbero essere guidate da un profondo senso di amore (uguaglianza) verso l'altro da me, di ricordarmi sempre nel mio sentire che ogni uomo è fratello (fratellanza) e spero, anche, di ricordarmi sempre che ogni mio pensiero, progetto o proposito sia compenetrato da grande saggezza illuminata per non calpestare mai chi mi è prossimo (libertà).

Grandi principi: pensare sentire volere, progettare amare agire, libertà uguaglianza fratellanza!

E stasera questi sono i miei pensieri

 





venerdì 13 novembre 2015

Mi sono ricordata

Sono giorni intensi, immersa in questa inusuale estate di San Martino, calda, insistente. Pur godendomi variegati ed intensi tramonti, aspetto il cambio stagione, aspetto di avvolgermi in copertine davanti al camino, finalmente aspetto di vedere la brina ... e via dicendo. Certo il teporino è bello, il clima mite è gradevole, ma è come se mi mancasse qualcosa, un certo voltar pagina che avviene ad ogni autunno. Questo insensato riverbero estivo mi disturba e mi scopro nervosa a tergermi il sudore dalla fronte, con un sentimento misto di sorpresa e attesa.

Dicevo, in questi giorni inusitati sto vivendo un cambiamento, mi sembra di poterlo definire radicale (ma è meglio dirlo piano non vorrei si scatenassero le furie per ricordarmi di rimanere al mio posto !!!).

Nei miei mille pensieri e nelle dolci elucubrazioni, nelle affermazioni e nei propositi, nella corsa e nella faringite mi sono ricordata del mio blog.... HA!
Quanto tempo è passato? Cerco la pagina con google (con un piccolo tremore... e se non ci fosse più?)... ecco, sorrido sollevata, la guardo sorpresa e mi sembra di aprire un vecchio cassetto impolverato e mi ci specchio basita. Cerco di entrarci, non è stato facile, quale mail? quale password? ma infine eccomi qui! Eccomi a scrivere... di cosa? Di nulla, di me, del mondo, della pedagogia, della vita, delle mie figlie, dei miei progetti... scrivere scrivere scrivere... 

Esatto mi sono ricordata che mi piace da impazzire scrivere... ed è arrivato il momento di ricominciare... spero di allietare qualcuno, spero di far sorridere, di far riflettere, di portare qualche curiosità utile... sono una donna in continuo movimento, curiosa come un gatto (dicevo nella mia intestazione) e da oggi ricomincio felice a SCRIVERE!!!!