Trascorrono
tumultuosi e remoti questi freschi giorni di un giugno torrenziale… a ben
vedere mi sovviene anche un inverno… e
una primavera fatti di acqua, di pioggia, di nuvole e tuoni.
Manca il sole
per intere giornate, per asciugare, per scaldare fino in fondo, al di là del
caldo…
Mancano
giornate di luce che si susseguono… manca…
Cosa manca
infine? Il calore, a tutti manca, o è
mancato o sta per mancare, il calore. E basta poco, basta incontrarsi per
qualche momento in uno spazio/tempo condiviso.
Mi sento
straordinariamente quieta, senza la necessità di rincorrere nulla… e si accende
il desiderio di ….
Percorrere,
esistere, coesistere, giocare, amare, assaporare, indugiare, con-prendere…
E mi tuffo
nelle persone e sono felice di incontrare volti, anime, fratellanza… mi inondo
del dolore altrui e piango accoratamente per un altro, espongo il mio dolore
arcaico alla vista amante di altri, abbraccio e accarezzo e ascolto e accolgo…
E penso alla
sensazione più grande uscendo dal “percorso di nascita”: amore e gratitudine…
“ mi affido…voglio
rinascere mille volte” che mi scoppia nel cuore e brucia nelle lacrime
archetipiche…
… che grande
dono… grazie a tutti quelli che lo hanno permesso…