Un
fruscio lieve in questa notte straordinariamente calda, un piccolo soffio d’aria
fresca mentre guardo assorta il campanile illuminato, si sente il tipico
vociare e scricchiolare delle calde notti estive…
Mi
colgo per un istante nello specchio, riflessa nella finestra di fronte: me
stessa! Inaspettatamente, improvvisamente silenzio… quiete… e mi ricongiungo,
finalmente, in molteplici me stesse sparpagliate in questo giugno
imponderabile.
Ancora scombussolata dal seminario e dagli eventi mi sono
tuffata negli ultimi spettacoli di fine anno, rimescolata tra bambini, buffet
festaioli, musica e manufatti un incrocio meraviglioso con Paola… un attimo di
sincronicità tra la sua biografia e la mia, un momento di estrema commozione,
gratitudine e meravigliosa compartecipazione con il suo lutto… un istante di
eternità…
ecco una me stessa!
E
poi ultimi battiti di questa scuola così coinvolgente: la piccolona ha finito l’asilo
dopo un lungo percorso di 4 anni con la sua amata maestra. È stato un finale
faticoso ed emotivamente denso. Saltellando tra un compleanno e l’altro, in
paesaggi “verdamente e scintillamente” penetranti: le acque scintillanti dell’immenso
Ticino come sfondo o una distesa erbosa delineata da gelsi carichi di frutti
succulenti. Sciami di bimbetti urlanti che gioiscono di esserci insieme nel
sole, nelle risa, nella natura.
Ecco
un’altra me stessa!
E poi ancora momenti di incontri tra amici e
fratelli intorno a piccoli e grandi tavoli, tra mamme e papà che hanno un
convissuto sempre più fitto, con le care maestre compagne di questo incredibile
viaggio, con l’amato Daniele grande compagno di epiche chiacchierate…
Ecco
un’altra me stessa?
…
e la fattoria da completare: la compagnia dell’ago ha concluso fittamente l’anno
per preparare questo dono che i bimbi grandi hanno
regalato alla maestra… una degna conclusione per un anno ridereccio,
produttivo, rasserenante, istruttivo, divertente…
… una me stessa artigiana…
E
ancora… attraverso un viaggio nell’arte sociale, nel colore, nel sentire… una settimana
intensissima insieme ad una trentina di ragazze… sempre più conosciute, sempre
più presenti in me… Insieme ci siamo addentrate nell’uso dell’acquarello, del
carboncino, delle mani… ci siamo scambiate pensieri, tocchi, lacrime,
cioccolatini, fiori, strette, sorrisi, spuntini, chiacchiere, disegni… Opere
straordinariamente belle e ricche, sentite, presenti.
Uno scorcio di
simultaneità del sentire, tutte insieme come se ci fossimo schiacciate l’occhiolino,
ogni giorno ci incontravamo e ci addentravamo nel cuore attraverso il magico
incontro dei colori, dei sentimenti.
Una settimana in cui ho percepito nel mio
esserci con gli altri una forte e penetrante gratitudine: per il cosmo, per la
bellezza e l’armonia delle relazioni umane e dell’arte come strumento per
renderle belle, buone e vere…
e nel contempo ho avuto un’occasione di crescita meravigliosa, un confronto su di me, sulla mia professionalità, sulla mia persona, sulla percezione di me stessa… e ancora insieme a ridere, giocare, mangiare, scherzare nella sera, nel caldo, nell’amicizia per finire appollaiati in un magnifico albero mandalico! Facce meravigliose, sorrisi luminosi, presente…
e nel contempo ho avuto un’occasione di crescita meravigliosa, un confronto su di me, sulla mia professionalità, sulla mia persona, sulla percezione di me stessa… e ancora insieme a ridere, giocare, mangiare, scherzare nella sera, nel caldo, nell’amicizia per finire appollaiati in un magnifico albero mandalico! Facce meravigliose, sorrisi luminosi, presente…
Ecco
un’altra gioiosa me stessa!
E
poi ancora di corsa nel grande finale, nel saluto alla cara maestra, al
concludersi di un percorso d’identità … quanta commozione: osservo con tanta
tenerezza la mia piccolona che non riesce a staccare le braccia dalla SUA
maestra, ha capito… si è conclusa un’era e da
buona iperemotiva (come la sua mamma) accusa il colpo sugli addii, sente
un forte sentimento di lutto e la guardo comprensiva mentre singhiozza
disperata (fino al gelataio, una coppetta cioccolata e nocciola ci ha aiutato
molto a ricomporci) ma il sentimento di sottofondo permane, lo vedo nel suo
sguardo sparuto e malinconico, pensoso e preoccupato per il nuovo che avanza…
...e tra canti, saggi di fine anno, banchetti, regali, fuochi, brindisi, danze e saluti anche la scuola si è conclusa…
...e tra canti, saggi di fine anno, banchetti, regali, fuochi, brindisi, danze e saluti anche la scuola si è conclusa…
Ecco
un’altra simultanea me stessa…
E ieri Cri, alle 3 del pomeriggio, è partito… ed io come la mia bambina mi tuffo in quel conosciuto stato emotivo luttuoso e persino… ho pianto nostalgica all’idea di non avere a fianco il mio folletto… sono la solita emotiva…
ecco una me stessa più che mai…
E
i giorni trascorrono lenti, pieni e vagamente solitari e dopo tanto esserci nel
mondo e con gli altri mi ritrovo in me stessa, nella mia casa, con le mie
piccine, i miei pensieri…
Ecco
una me stessa di cui non mi ricordavo… e mi riconosco riflessiva, piacevolmente
introspettiva… deliziosamente presente nella continuità di tutte le me stesse…
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