...curioso nel mondo!!!


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I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







lunedì 21 dicembre 2015

La Spirale dell'Avvento: il sentiero della fratellanza e..... il raffreddore di Natale!


Il raffreddore di Natale non me lo aspettavo, mi è piombato addosso come un'incudine in un momento che correvo come una forsennata, nelle peripezie e nelle delizie dei preparativi natalizi. Oltre a non poter più respirare, con il naso indolenzito, gli occhi lagrimosi e gli starnuti dirompenti, oltre a tutto questo le membra e la testa hanno d'improvviso reclamato tutto il sonno arretrato delle ultime settimane. 

Niente, ho dovuto cedere ed ho preso una piccola pausa. 
Venerdì mattina ho dormito infinitamente, riposando poco in verità, con quei sonni in cui ti rendi conto di dormire, in cui farnetichi nel pensiero, in cui senti comunque pulsare dolorosamente le meningi. Tra un sonno e l'altro le consuete telefonate di lavoro e risprofondavo, insieme al cane Pepe, in sonni agitati e pieni di sogni. Tutto questo da quando la mia famiglia è uscita di casa alle 7.30 fino al loro rientro... le 14.30.
Mi sono alzata più pesta di prima, ma sapevo che avevo fatto bene, ho bevuto un caffè che ha attutito leggermente il mal di testa. E il Natale si è ripresentato con tutte le sue pretese come se niente fosse. 
Per intenderci, è una festa che amo moltissimo, è un momento speciale, non per i regali, o la famiglia, o i pranzi: è un momento speciale proprio per quel che si attende e infine si festeggia. 
Non è un pensiero che ho da sempre, è qualcosa che mi hanno portato le mie figlie (come sempre maestre di vita). Proprio dedicando ogni mia energia per creare l'incanto per loro, proprio questo mi ha portato a studiare, approfondire e capire veramente la festa di Natale. E penso che qualcosa che veramente dia immagine, sacralità e profondità adeguati al Natale sia proprio la spirale dell'Avvento. 
Ma andiamo per ordine...
Bene, quindi bevendo il mio caffè, tumefatta dal raffreddore e dal mal di testa, ho fatto un breve resoconto di cosa mi aspettava. 
Sabato mattina saggio scolastico della piccolona che, ovviamente e giustamente, ci teneva tantissimo. Subito dopo spirale dell'Avvento alla Monda l'azienda agricola biodinamica vicino a casa nostra. Ah! Fine settimana impegnativo, ed io avrei voluto solo strisciare ancora dentro nel letto.
Mi sono fatta forza ed ho deciso di portarmi avanti, mi sono data una sistemata e sono uscita, ben sapendo che in verità mi avrebbe giovato, togliendomi ufficialmente dallo "status di malata"... sic!
Quindi mi sono trovata in mezzo alla confusione, cercando di difendermi dai compratori impazziti, sentendo il commento sconsolato di un commesso "questo è solo l'inizio"! Eh sì anch'io come gli altri, zombie da ipermercato, vagavo tra le corsie organizzando cesti natalizi, cene prossime e ultimi pensieri di Natale (consapevole che mai più avrei avuto tempo nei prossimi giorni). Sono arrivata alla cassa provata, sudaticcia da influenza, col naso rosso e gocciolante, il carrello ricolmo tra cestini, rotoli di carta regalo, panettoni e altri "pensieri" di Natale. La cassiera mi guardava comprensiva, vedeva il mio affanno ed è stata gentile. Pagato il salasso, prima di avventurarmi nel traffico dicembrino e nella cena con le bimbe, ho deciso di fare un salto al bar del supermercato e mi sono presa un bel prosecco dell'amicizia! Ho brindato a me stessa, a questo faticoso Natale, alle corse di questo periodo, (non tanto per il Natale ma per tutto quello che sto cercando di costruire nella mia vita... e per giunta è anche Natale!!!).
Un momento serafico, un momento per raccogliere le forze e affrontare il dannato raffreddore che invadente e testardo non mi ha voluto abbandonare.
Il sabato è stato faticosissssssssssssimo, avevo le ossa rotte come se avessi dovuto affrontare un'intera squadra di lottatori, ma la giostra ha seguito il suo corso e... ne è ovviamente valsa la pena.
Mentre il papà (maestro) è uscito a rottadicollo perchè doveva finire i preparativi a scuola, io e le piccine abbiamo dedicato tutto il tempo necessario ai preparativi per farci belle! Abbiamo scelto accuratamente i vestiti festosi, ci siamo pettinate, profumate e tra uno strillo e l'altro "forza che facciamo tardi" - "metti via quei giochi" - "lavatevi i denti" io continuavo a starnutire inesorabilmente. Siamo partite di gran carriera e senza fermate (haimè avrei voluto un altro caffè) siamo arrivare giusto in tempo quando aprivano le porte per consegnare la grandona alla sua maestra perchè si potesse preparare per il suo spettacolo che sarebbe avvenuto un'ora dopo. Piacevolezza... ho visto gli strumenti del papàmaestrocristian faticosamente portati e pronti al loro posto, ho salutato cari amici di percorso, parlato amabilmente con la "zia" Claudia e, infine, io e la piccolina ci siamo intrufolate ad assistere anche allo spettacolo di IV e di V. 
Che meraviglia questi bimbi, dritti come fusi, di fronte a tutti, hanno portato lietezza, vero spirito natalizio, il risultato delle loro fatiche, non tanto aver preparato uno spettacolo, quanto il loro modo vivente di stare a scuola, dove ogni parte di loro è chiamata ad esserci, con il ritmo, con il calore, con il cuore... quanto amo questa scuola, da pedagogista penso che non ci possa essere un metodo migliore di quello delle scuole Waldorf. 
I bambini vengono accompagnati dai maestri, dalle materie di studio, dal ritmo dell'anno nel rispetto dei loro tempi di crescita organici, psichici ed emotivi: una scuola che ha un profondo radicamento nell'antropologia umana. E poi questi bimbi li conosco da sempre, li ho visti piccini all'asilo compagni delle mie figlie, li vedo crescere di anno in anno, alcuni li frequentiamo anche in amicizia e sento un calore e un rimescolio nel cuore nel vederli prendere forma e diventare ragazzini. Guardo la mia piccolina, all'ultimo anno di scuola materna, la guardo seduta in prima fila con la schiena dritta dritta che osserva e beve e freme perchè sa che fra poco toccherà anche a lei. 
E poi su di corsa nella classe III dove c'è la sorellona, ci attende lei all'ingresso e ci accompagna ai nostri posti, lascia il posto migliore per la sua sorellina. E' tutta fiera, mi guarda dal suo posto, felice di essere lì, felice che io sia lì a vederla. Comincia il saggio e sono meravigliosi questi bimbetti che portano un pezzo del loro sapere a noi genitori. Lo fanno con serietà, con amore, concentrati e fieri. 
E' tutto un battito e poi si corre tra spuntini, saluti, regalini ai maestri, auguri tra genitori, giacche, cappelli, sciarpe e starnuti. Recupero una bimba e nel frattempo perdo l'altra, le recupero entrambe e il cancello è chiuso, no bambine dobbiamo fare il giro... no una è scomparsa di nuovo... rincorrendo un'amichetta! Ce la posso fare! Guadagno l'uscita, le afferro per la giacca e finalmente arriviamo all'auto, aspettiamo il papàmaestrocristian che carica i suoi strumenti e decidiamo di concederci un piatto di pasta nel ristorante lì vicino e ... sorpresa hanno avuto la stessa idea anche un'altra famiglia, un compagno di mia figlia... ed è stato piacevole continuare festosamente, rimanere in questo clima di vicinanza, di Natale, di amicizia, contenti di sapere che anche loro sarebbero andati alla spirale d'Avvento.

E siamo arrivati, trafelati, accaldati (perchè questo dicembre è assurdo, oltre a tutto il resto questo sole che accalda ma non scalda mi manda in tilt la termoregolazione). Arriviamo e la Monda ci accoglie come al solito in quella sua atmosfera dolce, tra fiori, campi, candele, festa. Ci aggiriamo in attesa del turno giusto e infine eccoci pronti per la spirale dell'Avvento, con gli amici di scuola, con persone conosciute e amiche, con persone nuove e mai viste, bimbi piccoli e grandi. Ognuno di noi prende la propria mela con incastrata una candelina rossa e attendiamo il nostro turno. Entriamo: la sala è buia, illuminata solo da alcune candele; nel centro della stanza c'è il ceppo con sopra appoggiata una grossa candela accesa, vicino ad un mazzo di fiori (gigli bianchi e rose rosse) da lì parte una grossa spirale fatta di rami di abete. Ai lati della spirale ci sono delle sedie dove ci accomodiamo. Un trio di musicisti intonano con arpe e lire delle musiche natalizie e noi, uno ad uno, entriamo nella spirale con la nostra mela, accendiamo la candelina e tornando indietro la depositiamo in un punto della spirale. 
L'effetto è grandioso, straordinario! Il vero significato dell'Avvento: ognuno con la propria individualità porta una fiammella di luce che, lasciato ogni egoismo e nella fratellanza, illumina il cammino di tutti, così come il bambino di luce ha fatto, e fa ogni Natale, per l'umanità tutta. E' un pensiero così bello che ogni anno, ripercorrendo quella spirale, mi sento inondare dalla pace, dall'amore verso gli uomini tutti... e guardo le mie figlie che con grande disinvoltura entrano in questa spirale, nella semioscurità, serie e concentrare e ogni anno accendono la loro fiammella e la ripongono tra le altre... che gioia che possano crescere intessute di queste immagini, di questi semplici riti che più di ogni altra cosa alimentano lo spirito del Natale e la comunione tra gli uomini... ed è per questo che in barba al mio raffreddore ci siamo buttati a capofitto nel mondo e nella corsa del Natale... per rinfrancare i nostri cuori e la nostra fratellanza.
E oggi è domenica, ho riposato, siamo stati lietamente insieme tra pacchetti di Natale, riordini per la festa, pisolini e lemme lemme il raffreddore mi sta abbandonando... ho capito in prima istanza che non posso tirare troppo la corda, bisogna anche riposare... e questo è uno dei primi propositi dell'anno nuovo... e poi... l'obbligata fermata mi ha permesso di esserci nel saggio di mia figlia e alla spirale d'Avvento non come "una cosa tra le cose da fare"... ma per scelta, nonostante le condizioni avverse... e quindi assaporare e quindi riconquistare il vero significato del Natale. Grazie bimbe mie!



 

2 commenti:

  1. Brava ! anche per me la Spirale dell'Avvento alla Monda è stata sempre l'occasione di trovare la pace, la luce del Natale...mi manca molto quest'anno e ti ringrazio per avermi fatto rivivere quel bellissimo ricordo...
    ilda

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