Vorticosamente
le settimane si susseguono dense e roteanti.
Tanta azione e tanto ardore e poco
spazio per soffermarsi, volgere lo sguardo e sbirciare le diverse me medesime
che trascorrono e cambiano… è come se si accumulassero pensieri non pensati,
considerazioni non metabolizzate, ricordi non assaporati, sensazioni non
trasmutate.
Troppo
agire poco essere… e il sentire rimbalza tra gli umori, il sonno, le pause, le
alternanze…
Forse
in questo bel momento nebbioso, nella settimana dei morti, forse posso (insomma
voglio ardentemente) mettermi nella retrospettiva e porla come punto di sintesi
e di partenza, come a prendere le forze prima di un balzo, prima di proiettarmi
fagocitata nel Natale e tutto ciò che questo comporta…
Quindi
non un resoconto come una cronaca di un mese ricco di avvenimenti ma uno
zampettare sparso nel sentire di questo autunno uggioso e piovoso.

Nella presentazione del lavoro Letizia ha
usato un temine che mi ha illuminato letteralmente, questa parola è esplosa nel
mio cuore ed è lì da qualche giorno che galleggia in attesa di depositarsi e
diventare un nuovo pensiero… Letizia ha detto che orientarsi significa volgersi
ad est, verso il sole (guardare verso oriente per comprendere la via):
meraviglioso!!!
È incredibile come dentro ogni parola ci siano innumerevoli
tracce di significati e saggezze antiche.

Questo
solletico nel mio pensiero è interessante collegarlo ai temi emersi durante il
seminario di biografia portato da Anna.
È stato un seminario particolare,
connotato dal tempo uggioso, da piccoli contrattempi, da laringiti e da
partecipazioni differenziate. Anna ha fatto un accenno al fatto che un gruppo
deve passare dopo un po’ di seminari dal pensiero al sentire e noi, in verità,
facciamo un po’ fatica. Ci piace appoggiarci a lei e prendere quel che ci porta
senza fatica apparente, lasciarci trasportare dalla “vivezza” di questa
straordinaria persona. Finito il seminario ho fatto molte considerazioni in
merito e ho capito: ci vuole qualcuno che prenda l’iniziativa, che prenda in
carico questo percorso (dove peraltro ci sono tante persone variegate e di
diversa provenienza). Ho pensato che potrei essere la persona giusta, voglio favorire in ogni modo
la nascita di questo “cenacolo
culturale”, questo gruppo che ama studiare in particolare proprio il tema
dell’ultimo seminario: destino e libertà!
Ci
sono tante idee, tante attività e tante persone con impulsi diversi. Troveremo
presto un luogo e un tempo e il nostro cenacolo si avvierà. Ho già contattato
molte persone e anche loro sentono insieme a me questa spinta ed io voglio,
fortissimamente voglio, usare tutta la mia energia, la mia umiltà e la mia
“fortezza” per realizzare questo progetto in modo condiviso.
Tornando
a quanto dicevo prima mi sembra proprio di guardare il sole e sentire che forse
è proprio possibile orientarsi… durante il seminario abbiamo disegnato insieme
lasciando che il contributo di ognuno modificasse il nostro “cammino” nel
foglio… e il gruppo ha risposto desideroso e partecipe… questa è la via,
attraverso l’arte, il segno, il gesto, lo scambio, il riconoscimento e
l’accettazione dell’altro (e sentire l’io altrui perché poi sono sempre io).

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