...curioso nel mondo!!!


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I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







sabato 25 aprile 2020

Nessuna Distanza Sociale chiamiamola Cura Sociale


Continua a frullarmi nel cervello e mi indispettisco: distanza sociale.

Nefanda definizione di uno stato di salvaguardia biologica, ma l’integrità psicologica non è contemplata?
Sì perché solitamente il distanziamento sociale (coatto) avviene quando si è pericolosi per sé e per gli altri: a seconda della tipologia di comportamento disadattivo, l’intervento di distanziamento sociale è sanitario (gli psichiatrici) o penale (prigione, quindi punitivo).

Queste due sfumature del distanziamento sociale sono ataviche e questa è la ragione per la quale ci sentiamo un po’ in castigo, come se avessimo combinato qualcosa, come se ci fosse qualcosa che non va in noi, come se fosse responsabilità nostra…
Sottilmente e anche esplicitamente questo è il messaggio che è stato inviato massivamente.

Criminale, infame, irresponsabile perché vai a correre da solo e nella natura. Perché?

Non è il fatto in sé, si può resistere e rinunciare quasi a tutto…
Quello che sento è che non ci sia un’azione di corresponsabilità e fiducia, il governo si comporta come “il buon padre di famiglia” che con atteggiamento severo ci impone regole che non siamo ancora pronti a capire.
È un’arma a doppio taglio, anche perché comunque vada il “buon padre” se la cava dignitosamente, se i contagi aumentano è colpa degli sciagurati che non sanno stare fermi… e se va bene è grazie alle severe indicazioni paterne. 

Ma noi? 

Siamo abbastanza desti da non cadere nel tranello di guardare con sospetto il vicino, di creare distanze abissali nelle relazioni, nelle interazioni, nel palpitare della vita sociale.
Perché posso chiedere a un bambino di giocare: salutiamoci con i gomiti, inventiamo un ballo di incontro(ben distanziati), un richiamo tra amici con la voce, studiamo come è bello stare insieme, ad ogni costo…. lavorando la terra, giocando con lo sguardo, imparando a stare su di sè e nel contempo con l'altro.

Le indicazioni per programmare l'attività scolastica che parlino di questo: della cura delle relazioni, non di nozionismo, di ricerca di domande, non di risposte preconfezionate, di "fare sensato" non di astrazione concettuale. 

Non posso chiedere ad un bambino di aver paura del compagno, come possibile contaminatore... Commetto un delitto nei confronti dell’umanità e bisogna avere il coraggio di assumersi il rischio e giocare, con cautela giocare.
Nessuna distanza sociale – chiamiamola in un altro modo : 
chiamiamola cura sociale… 
per favore…

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