...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







martedì 15 gennaio 2013

L’arte della gioia




Lo sapevo, ero consapevole durante le vacanze invernali che rimanevano pochi istanti per rilassarsi, rimandare le incombenze, indugiare nel nulla.

Ho percepito chiaramente che si stava avvicinando una nuova epoca della mia vita e in effetti così è.

Ho assaporato dolcemente la compagnia prolungata dalle mie piccoline, di Cristian e degli amici cari. Ho goduto profondamente nel depositarmi dolcemente nella nostra casetta riordinando, abitando e osservando i nostri spazi (oserei dire fisici e mentali).

Il 7 gennaio il solito ritmo (frenetico) si è ricomposto velocemente ed è cominciato questo precipitevolissimevolmente nella vita, nel fare, nel progettare, nell’incontrare …

Sono stati giorni densi e significativi e quello che mi sembra più interessante è soffermarmi e osservare che il mondo mi porta incontro “lo stare in gruppo”.

In diversi ambiti della mia vita mi ritrovo a scambiare profondi attimi di intimità (e attività) con numerosi e variegati gruppi. L’incontro è diventato fitto ed entusiasmante. Mi ritrovo sempre in circostanze significative e mi sembra di sentire un risveglio lungo la colonna vertebrale. Si sommano momenti sociali ludici, professionali, culturali, pedagogici, biografici.

Sembra la realizzazione di un sogno atavico non ancora cosciente (fino a pochissimo tempo fa). Sapevo di voler realizzare qualcosa legato all’incontro, ma non avevo ancora compreso che la mia strada corrisponderà ad un percorso artistico. Nello scorso week end, insieme a persone tanto care, abbiamo organizzato un seminario sulla biografia e i dodici sensi. Anna (una persona estremamente disponibile e competente) ha riempito il nostro fine settimana di presenza, intensità, continuità dell’essere e spiritualità. Attraverso una sfera del cuore aperta e vibrante questa donna meravigliosa ci ha accompagnato a riconoscere le 12 porte del percepire usando come veicoli l’arte (l’ultima cena di Leonardo da Vinci), il contatto con l’altro, la dedizione verso l’essere umano, il mito (quanta verità e simbologia). La forza di  Anna sta nella capacità di far risuonare quello che porta grazie alla sua incommensurabile capacità di “collegare, rievocare, offrire” informazioni presenti dentro ognuno di noi. Riesce a “dare” voce, immagini e pensieri all’inconscio collettivo. È il terzo seminario che seguo ed ogni volta mi sento nutrita profondamente e provo un sentimento di immensa gratitudine per quanto è in grado di portare Anna al gruppo. Sento anche in modo molto forte quanta energia le occorre per esserci con questa qualità straordinaria e la ringrazio di offrirsi come veicolo per il pensiero vivo del cosmo intero.

Tra gli innumerevoli spunti di studio ci siamo soffermati per un attimo a disquisire sulla differenza tra gioia e felicità. Senza avere alcuna pretesa di infilarci in una corrente filosofica o mistica o semantica, abbiamo convenuto (coralmente alla fine) che la grande differenza sta proprio “nell’essere”. La felicità presuppone il raggiungimento di un obiettivo, una meta o la soddisfazione di brame e desideri. La felicità è contingente all’attimo, al raggiungimento, al compimento, quindi assolutamente momentanea. La gioia è uno stato d’essere: vivo le esperienze con un atteggiamento contemplativo, indipendentemente dal raggiungimento delle mete, dal mio stato d’animo contingente e dagli accadimenti che mi vengono incontro.

Gioire della vita vuol dire gioire del proprio percorso di vita che in taluni momenti sarà felice ed in altri può anche essere affranto. La gioia presuppone gratitudine, appartenenza e capacità di affidarsi. La  gioia è il risultato dell’abbandono delle aspettative, mi pone di fronte al mondo con sincera e onesta curiosità. In questo modo diventa più facile accettare le sconfitte, la perdita, l’inadeguatezza e tanti altri stati che la vita necessariamente ci porta incontro. Cambia la prospettiva e il punto di vista (tenendo conto che ce ne sono almeno 12!!) L’arte della gioia vuole che ci si inoltri nei propri percorsi di vita con amore, come se si percorressero sentieri nuovi da esplorare, dove soffermarsi e godere del tragitto, piuttosto che anelare alla meta da raggiungere.

L’arte della gioia è un percorso dell’identità personale che ognuno dovrebbe fare per cogliere a piene mani della straordinaria meraviglia che è la vita stessa.

E ieri, a tal proposito, a una bimba di 6 anni e 4 mesi, timidamente, timorosamente e gioiosamente, è spuntato un piccolo dentino permanente… che emozione, ho sentito come un brulichio nella schiena e guardando i suoi occhi emozionati e fieri mi inondo di gioia e felicità, contemporaneamente, cogliendo la mia piccolona che si affaccia al mondo incarnandosi sempre più. Nuove epoche, nuovi tragitti, nuove prospettive… che gioia!!!!


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