Quasi scomparsa, quasi inghiottita da un portale.

Spossatezza, mono espressione, riflessione.
Come essere attraversati da una lama sapiente, che infonde saggezza...
Fa comunque male e contemporaneamente no.
Abissi e tempeste, miopia e veggenza.
E intanto siamo ancora qui, uguali a ieri, ma non più gli stessi.
Quanto ti ho potuta vedere vicina alla morte, avviluppata tra le sue braccia.
E mi chiedi, e ci chiedi, aiuto, di non lasciarti andar via...
e noi ti abbiamo tenuta con tutte le nostre forze,
anche quelle vitali.
Ma non sono più stata io...
ho avuto necessità di distanziarmi da te, per reintegrarmi, rimettermi insieme.

Siamo tutti un pò più avviliti, forse maggior pronte ai saluti, sicuramente più consce di noi stesse tutte, madri, figlie, sorelle... in qualunque modo ci attorcigliamo animicamente tra noi.
Potrei scrivere infinitamente e, nello stesso modo, non ho quasi nulla da dire.
Un confine troppo violento per lasciarti illesa...
qualche tempo di rielaborazione è necessario.
E' inenarrabile... grazie sorelle di essere state insieme... testimoni delle nostre storie.
Un giorno alla volta...
Daniela Merlino
Nessun commento:
Posta un commento
lascia un pensiero : )