...curioso nel mondo!!!


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I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







lunedì 31 luglio 2017

Serendipità


In questi giorni mi sono imbattuta in questa strana parola: la serendipità.
Sono rimasta stolida e basita di non avere la minima idea del significato di siffatta parola.
A parte che trovo abbia un suono sgradevolissimo, difficile da pronunciare ed anche da ricordare, non sono riuscita, autonomamente, a risalire al suo significato. Ammetto che questo è stato un colpo, penso di conoscere un foltissimo numero di parole in lingua italiana, o almeno riesco sempre a collocare la parola dentro la sua giusta categoria di appartenenza... insomma più o meno di che argomenta... la parola.
In questo caso: nulla, la nebbia totale.
Non è stato difficile, attraverso internet, arrivare velocemente alla risoluzione della mia grama ignoranza... ed ho capito!

Definizione


Serendipità

Il termine serendipità è un neologismo che indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un'altra. Essendo noto l'autore del neologismo, il termine rientra nella categoria parole d'autore...

Ho capito in prima istanza il motivo perchè non risuonava in me la parola: trattasi di un neologismo.
Dico questo perchè ho sempre la sensazione che le parole mi arrivino dal cielo, come se le conoscessi in modo remoto, archetipico. 
Non ho mai faticato a cogliere significati e sfumature delle parole italiane. 
Evidentemente questa parola non potevo averla già colta nel mio passato o trapassato remoto.

Rispetto al significato di "serendipità", effettivamente, spiega in una parola un concetto, o meglio, una sensazione, ben definita (per altro ad ognuno la sua), racchiudere in un'unica parola quella sensazione di felice stupore, misto ad euforia e gratitudine, di quando capita di fare una felice scoperta per puro caso... bello.
Vorrei solo obiettare che la parola è proprio brutta, inutilmente complicata... il suo inventore poteva scegliere una parola un pò più musicale....

La curiosità mi ha spinto a ricercare ulteriormente e ho capito altre cose ancora... 
l'inventore della parola, Horace Walpole (scrittore  dei primi del 1800), era inglese... 
ispirato dalla fiaba "Tre Prìncipi di Serendippo", nella quale, ai protagonisti, la fortuna porta incontro mirabolanti scoperte, tuttavia colte per il grande intuito e la capacità di osservazione dei prìncipi stessi.

Ho capito che è una parola assai simpatica... spero di riuscire a memorizzarla... forse dopo questi approfondimenti... 
felicemente inaspettato...tradurrei...
perchè per apprendere bisogna segnare nell'anima... conoscere davvero...
Ci sei ora, parola, nella mia anima?
Serendipità....

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