...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







mercoledì 20 luglio 2016

Diamoci un taglio...

Estatissima, fa caldo e i giorni passano veloci e striscianti insieme.
Un'estate a tratti violenta, la cronaca riempie di immagini atroci e disumane i nostri vissuti, il cambiamento è necessario e la nullità d'essere ci trova accomodanti di fronte all'ennesima tragedia lobotomizzante dell'uomo, ovvero il gioco dei pokemon.
Anche  e invece è un'estate pregnante e presente, di preparazione e concentrazione, di cambiamento e nuovi arrivi, di chiusure e determinazioni.
Si è fatta attendere oltremodo questa estate, ma adesso i venti africani ci surriscaldano e rallentano, ci asciugano e ci chetano.
In questo clima e in questo sentire sono un pochino più assente: nelle relazioni, nelle attività. nella scrittura sociale, nello studio, nell'arte sociale. 
Il lavoro assorbe (ahimè) ancora potentemente il mio pensiero e le mie energie. Mi sveglio di buon ora al mattino e con calma e solitudine mi reco in ufficio. Questa credo sia la mia vacanza più significativa: alzarmi da sola, lavare solo me stessa, vestire solo me stessa, attardarmi nei pensieri sulla notte appena trascorsa e sul giorno che ha da venire, guardarmi allo specchio, ciondolare, non parlare, non avere espressioni del viso... semplicemente riattivarmi nel mondo. Infatti le bimbe e Cristian dormono ed io mi godo pienamente questa sorta di solitudine, questo incontro con il mio risveglio. 
Vado al bar a fare colazione, leggo il giornale, cerco di comunicare con il minor numero possibile di persone, insomma galleggio più che posso prima di arrivare al lavoro... dove poi vengo fagocitata da mille situazioni, pensieri, dialoghi, prospettive, problemi, mail.
E mi accorgo che in questo tempo rarefatto accade qualcosa, come una selezione naturale di certi stati, certi impegni, certe persone, certe priorità e mi ritrovo sempre più spesso a pensare che è ora di darci un taglio.

Diamo un taglio all'inutilità e alle false dipendenze;
diamo un taglio alla retorica e al dolore inscenato in foto costruite ad hoc per inorridire;
diamo un taglio alle false ventate di cambiamento, perchè la politica è politica e quella di oggi è tutta contaminata di falsi ideali e ancor più fittizie soluzioni, destra o sinistra che sia;
diamo un taglio alle amicizie stantie che ti trattano con noncuranza e ti lasciano attonita nei ripetuti e prevedibili bidoni affettivi, nelle non risposte, nelle non presenze, perchè alla fin fine sono meglio le assenze;
diamo un taglio alle lusinghe e alle false simpatie che mirano a carpire futili informazioni che sembrano segreti della CIA e sono solo normale amministrazione di piccoli uffici;
diamo un taglio alla formale cortesia per i vicini, troppo vicini, che di vicino hanno solo uno spazio geografico, ma che nella realtà vivono a circa una decina di galassie lontani da noi;
diamo un taglio alla paura dello straniero, perchè (per fortuna) la razza ariana non esiste e non è mai esistita, perchè i nazionalismi hanno perso spessore e si costruiscono sulla nazionale di calcio;
diamo un taglio alla risposta individuale ai bisogni e cerchiamo la cooperazione sociale, la solidarietà, la fratellanza, la comunanza;
diamoci un taglio... chiaro, netto, definitivo e ricominciamo a vivere: nell'armonia e nella pace.

E taglia qui e taglia lì, al supermercato mi hanno chiesto se volevo lo sconto per i pensionati. AH! Questo no! Sono corsa dal parrucchiere e ho dato un bel taglio ai capelli, un taglio che ricorda il passato e vuole futuro: voglia di rinnovamento, anche di apparenza (talvolta), di risoluzioni.

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