...curioso nel mondo!!!


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I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







mercoledì 19 ottobre 2016

Formazione in astrosofia: approfondimenti, archetipi e ritmi della biografia umana


Rutilante, entusiasmante, spaventevole, serrante, imponderabile, totalizzante.
Mille pensieri, mille progetti, mille idee, mille compresenze, mille incontri.
Sono giorni di grande attività, di nuovi trampolini e collaborazioni, di progetti e idee nuove.
Sono un po' attonita e diventa difficile soffermarsi nella riflessione e nella retrospettiva degli eventi.
In particolare, in questo fine settimana, alla Corte Dalì è cominciata un'importante formazione di astrosofia: approfondimenti, archetipi e ritmi della biografia umana.
Eravamo un bel gruppo nutrito, desideroso di incamminarsi in questa avventura nuova e in un certo modo conosciuto. 
E' qualche anno che organizziamo seminari due volte l'anno su questo tema, ed è arrivato il momento (il desiderio) di andare oltre.
Ma cosa vuol dire andare oltre?
Tutte le persone quando si approcciano a questi temi della biografia (giustamente), sono centrati e concentrati sulla propria, cercano di comprendere le leggi della biografia per meglio comprendere se stessi.
Non dico che sia sbagliato, ma credo che quello che sia più interessante sia cercare di capirne il senso generale, il filo conduttore, facendosi aiutare e guidare da una sempre maggiore consapevolezza dell'esistenza del karma e del valore della propria vita come luogo dell'apprendimento e della percezione (nel più ampio significato).
Studiare e approfondire le leggi che governano la biografia è un altro fatto.
E' necessario, secondo me, fare un passo indietro rispetto alla nostra personalissima storia e cominciare a cogliere, considerare e comprendere che questi studi sono un regalo per la propria comunità e la storia dell'uomo.
Parlare di karma e biografia equivale ad onorare la divinità di ogni essere umano, come facente parte di un unico organismo vivente che è l'umanità tutta.
Oggi, soffermandoci, anche poco, sui fatti di cronaca locali, nazionali o internazionali, non si può ignorare che qualcosa stia degenerando velocemente.
Se tanto ci ha favorito ed arricchito la tecnologia e la modernità, altrettanto ci sta strappando dal contatto con i nostri simili.
Un contatto che comprende (ovvero prende con sè), non possiamo pensare che le nostre azioni, i nostri pensieri, i nostri sentimenti non gravino su quanto accade. 
La terra è malconcia, depredata dalle foreste, trivellata, ricoperta di pattumiera; gli uomini, le donne e, quel che è peggio, i bambini sono mortificati, violati, interiormente derubati.
Gli animali sono diventati la massima espressione del nichilismo umano che non prova pietà per il dolore, per l'atrocità, per l'inutilità.
Perchè non è una questione di attivismo o meno, ma di indifferenza: far finta di nulla, soffermarsi su qualche articolo visto su internet qualche minuto e poi dimenticare, indignarsi pure e combattere delle lotte su qualche versante. Nessuna di queste azioni potrà mai compensare davvero quanto sta accadendo.
Credo fortemente che quello che si può fare, invece, è di svegliarci a noi stessi rispetto a questo pensiero biografico: riconoscere (conoscere di nuovo) che siamo tutti collegati (uomini, animali, terra), che siamo un'armonia celeste e ogni piccola o grande grettitudine non ha senso.
Non ha senso accumulare averi,
non ha senso disprezzare chi non vive come noi,
non ha senso mangiare cibo industrializzato e trattato e avvelenarci quotidianamente;
non ha senso timbrare ogni giorno il cartellino e svolgere un lavoro che non sia manifestazione di qualcosa di vivente come i nostri talenti o un vero dono per il mondo;
non ha senso indignarsi di fronte agli orrori di ogni genere (il maltrattamento degli animali, i femminicidi, le stragi), quando poi non sappiamo porgere la guancia al nostro collega in ufficio;
non ha senso amare svisceratamente i propri figli e poi riversare su di loro tutti i nostri irrisolti;
non ha senso...
Ecco, per me studiare le leggi della biografia umana è questo: un percorso di consapevolezza per trovare senso, un significato profondo sul nostro passaggio terrestre, personale, familiare e dell'umanità tutta.
Certo è un percorso lungo e difficile ma sono immensamente felice di averlo promosso e cominciato.
Grazie Anna Mattei che ci guidi in questa via, grazie amiche tutte che lo rendete possibile con la vostra presenza e la stessa passione condivisa, grazie Corte Dalì di ospitarci con un grande abbraccio.
Buon viaggio a tutte noi!

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