...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







lunedì 8 aprile 2013

Momenti d’arte e atmosfere del sentire



È stato un week end intenso, carico di amicizia, arte, colore, sensazioni e pensieri.
Andiamo in ordine, venerdì ho lasciato frettolosamente il lavoro e sono corsa a casa a prelevare figlie e marito e ci siamo diretti belli baldanzosi a casa di amici carissimi. Le bimbe erano tutte elettrizzate, non vedevano l’ora di incontrare le loro amichette (anche i nostri amici  hanno due belle bimbe) e immergersi in giochi, urla, travestimenti e letture per ore e ore.
Nel frattempo le mamme e i papà si sono dilettati in chiacchiere interminabili e scambi di vicende e incontri vissuti. Per me e Cri (e anche le bimbe) il tempo passato con questi amici è sempre lieto e fugace, ci separiamo sempre con una sensazione di “avevamo ancora tante cose da dirci, da fare, da raccontare…” e, in contemporanea, di caldo abbraccio, di “famiglia”…
Quindi il fine settimana è cominciato intenso e gradevole, la sera è stata dedicata finalmente al riposo.
Il sabato si è rivelata una giornata densa e ricca di imput diversi, infatti dopo essere andati a pranzo dall’amata nonna Emanuela, ho lasciato le pulcine al papà e, ancora insieme a Diana, ci siamo dirette contente al secondo incontro di pittura con Letizia. Questa volta l’incontro lavorava sulle atmosfere del viola. Abbiamo preparato il nostro spazio (tavoletta, vaschette di colore, pennelli, pezzette di cotone, acqua) e abbiamo ascoltato la presentazione con molta curiosità e attenzione. Come la volta precedente mi ha colto lo stupore nell’incontrare gli occhi significativi di Letizia: azzurri, presenti, diretti, in alcuni momenti quasi interrogativi, veri. 
Ci ha presentato questo meraviglioso colore come la possibile esperienza religiosa, ovvero di contatto e unione con il divino. Il viola è il rischiararsi della tenebra (dell’indaco), rappresenta il germoglio di nuove forze per affrontare il futuro. Lo troviamo nell’alzarsi delle nebbie mattutine o, per pochi momenti, durante il crepuscolo, talvolta più accompagnato da sfumature del blu, altre del rosso. 
Quella del viola è un’atmosfera che accompagna un passaggio, una sospensione momentanea e delicata.  
 Quindi abbiamo dovuto cercare nel nostro foglio, attraverso l’acquarello,  più sfumature di viola possibili. Avevamo a disposizione il vermiglio, il blu e il viola stesso. Per riuscire a creare più sfumature possibili era necessario stendere il colore ed attendere che asciugasse, anche portando il foglio umidiccio davanti alla stufa. La richiesta era di fare un lavoro interiore, di cercare dentro di sé quell’atmosfera mistica e di passaggio e di riprodurla sul foglio attraverso i colori. 
Questo approccio all’arte è interessante: non si comincia mai dalla forma e neanche dal gesto, si cerca sempre di creare un’espansione del colore (caratterizzata dalle sue peculiarità – ovvero irraggiante se è giallo, avvolgente per il blu, fluttuante per il viola…). Solo successivamente si accentua il gesto e, cercando nelle sfumature e nelle atmosfere che si sono create, si sottolineano delle forme più o meno definite. Letizia ci ha detto che viola e verde si amano e così, a foglio  asciutto, abbiamo cercato di creare un paesaggio naturale o intimo che rappresentasse quanto detto, cercando il contrasto, l’atmosfera…
Successivamente dopo aver asciugato ben bene il lavoro abbiamo potuto “rifinire” il panorama con alcuni gessetti, assecondando le forme e i gesti che emergevano dal foglio. I disegni erano tutti bellissimi, ognuno con caratteristiche diverse, alcuni più naturali altri più intimisti, ma tutti con una medesima sensazione di freschezza, di rinascita. Ero molto soddisfatta, mi sono aggirata a mio agio in questo atelier che comincia ad avere delle mie intimità, ho sbirciato l’ambiente meno metodicamente ed ho sentito l’energia della creatività, del colore, del riflettere e dell’esprimere che sicuramente hanno abitato questo simpatico ambiente.
E poi piano piano, mente mi dirigevo a casa con il mio bel disegno, ha cominciato a farsi strada una nuova sensazione: un dannato mal di testa proprio tra le due sopracciglia, dove è situato il terzo occhio (il cui colore non a caso è proprio viola !!!).
Mi sono sorpresa (come al solito) di questa sensibilità, addirittura corporea, all’arte e al sentire e mi sono diretta a casa un po’ afflitta, sapendo di dover preparare pizze per la famiglia e i nostri graditi ospiti (i cugis…).  

Fortunatamente l’attività, le bimbe affamate di mamma, i cugis e la pizza hanno dato un pochino di tregua all’emicrania, così, grazie alle indicazioni di Cri, abbiamo fatto in gruppo un altro bel disegno: le betulle.
Con gomma pane, fusaggine e tocco magico abbiamo realizzato delle bellissime tavole. È stato molto bello fare questa attività di gruppo con i cugis, condividere un momento artistico, sociale, individuale e corale contemporaneamente, perchè è proprio quello che vorremmo raggiungere in questo momento storico come famiglia… ancora lei… sono molto fortunata: in molti luoghi sono a casa, in famiglia.
La domenica poi ci ha visti sornioni e felici all’inseguimento di un timido sole che ha fatto capolino tra le nubi… ne abbiamo approfittato e tutti insieme siamo andati a sentire il verde sotto i nostri piedi, il marrone della terra fra le mani, ad annusare l’umido e l’elettricità della montagna remota e, amanti, costruiamo giorni e giorni, strati e strati di intimità e condivisione e le mie bimbe AMANO un sacco di persone e credo che questo è il più grande dono che io e Cri possiamo fare loro.

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