...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







mercoledì 20 aprile 2016

casa dolce casa

Gli omaccioni sono arrivati.
Lunedì di buon mattino è arrivato giovialone l’idraulico, e indorandomi la pillola, mi ha prefigurato un intervento veloce e indolore.
La mattina sono rimasta a casa a vigilare sull’operato, in cuor mio fiduciosa che tutto sarebbe passato presto.
Di lì a breve sono arrivati altri omaccioni, un po’ meno sorridenti e un po’ meno rassicuranti! Infatti di lì a poco è cominciato il tormento del martello pneumatico, la polvere e i calcinacci.
Io e il cane Pepe ci guardavamo sgomenti e un po’ spaventati. Lui si è rifugiato in un finto sonno, accovacciato come un gatto sul divano, ed io mi sono “concentrata” in attività sul portatile.
Sentivo gli omaccioni trapanare e spaccare la mia casetta, vedevo l’idraulico un
po’ contrito quando mi guardava… e, ammetto, sono stata felice di andarmene a prendere le bimbe a scuola e rifugiarmi, insieme a loro e al cane Pepe, da mia mamma.
Le bambine erano festose e contente, sono sempre felici di andare dalla nonna, io e Pepe eravamo afflitti. Mi sono accovacciata come fanno i miei animaletti sulla poltrona della Mami e ho fatto un lungo pisolo tormentato.
Per preservare un pochino le bambine, abbiamo deciso di lasciarle a dormire dalla nonna, non era mai successo… e che sarà mai… beh quando ha cominciato ad ululare forte il vento, sbatacchiando finestre e alberi, ho cominciato ad essere inquieta, mi sembrava di lasciare le mie figliole nella tormenta, di allontanarmi proprio nel momento del pericolo, mi sono aggirata ansiosa nelle stanze di mia mamma, aspettando Cristian che venisse a salutarle… Mi ha rassicurato, con uno sguardo divertito mi ha detto: “non preoccuparti, la casa non volerà via”! AH!

Lo so, sono una mamma apprensiva e chioccia… ma ci sarà tanto tempo, nel quale le mie amate bimbe andranno nel mondo senza che io possa accorrere nel loro tormento del cuore, finchè posso, vorrei esserci sempre ad ascoltare e abbracciare ogni loro tormento… ma so che, persino adesso, questa è un’utopia (sob).
Così messe a letto le bimbe, salutata la Mami, preso Pepe, ci siamo diretti verso casa.
Beh non potevo certo immaginare cosa avremmo trovato, buchi nel muro, polvere, detriti e pandemonio ovunque. Sembra quasi che gli operai avessero aspettato che io uscissi per sfogare tutta la loro operosità repressa, camminando ovunque, spargendo gesso e rudera…
La mia afflizione è cresciuta notevolmente, mi sono accasciata attonita sul divano polveroso, incapace di fare niente! Un momento di gioia grazie a una deliziosa spaghettata, preparata con grande amore dal caro Cristian, che mi conosce benissimo e sa, che questi frangenti, quando è attaccato l’eterico della casa, io perdo energie e mi affloscio come una torta tirata fuori dal forno troppo presto… E poi mi sentivo mancare… il fatto che nella cameretta non ci fossero le bimbe mi affliggeva ancor più. Siamo andati a dormire quasi subito, facendoci spazio tra i detriti e coprendoci bene per proteggerci dagli spifferi che, in quella notte tempestosa, si insinuavano copiosi, tra i nuovi buchi della casa! AH!
Beh ieri mi sono svegliata di scatto, lesta mi sono preparata con un persistente mal di testa, paragonabile al martello pneumatico del giorno prima, le ossa rotte come se avessi scalato di corsa il monte Orsa lì a fianco, squilla il telefono, la mia piccolona mi ha chiesto di portarle del materiale scolastico, il cane Pepe è stato portato nel garage dei vicini (e mi ha guardato come se lo avessi riportato al canile) e sono corsa dalle mie patatine. La piccolina mi ha abbracciato stretta stretta stretta… le sono mancata, erano felici di vedermi, anche se l’avventura dalla nonna è stata di loro immenso gradimento.
La giornata lavorativa è stata lunga e fitta e non ho pensato quasi a nulla, solo un po’ di fatica, malinconia, confusione mentale. Sapevo che le bimbe nel pomeriggio sarebbero tornate tranquille e gioiose dalla nonna e meno male. Cristian è tornato a casa prima di noi e ha reso abitabile, per me e le piccine, un luogo che cade a pezzi, una casa sforacchiata, martellata, sventrata per far passare orribili tubi simili a serpenti scintillanti e malvagi. Cristian ha lavato, aspirato, spostato… reso parzialmente vivibile la casa… grazie amore mio… grazie davvero perché, quando siamo arrivate noi tre, volevamo piangere, ci siamo sentite sparute e abbacchiate.
Non ho parlato delle gattone… in preda al terrore, hanno trovato nascondigli impensabili e solo di notte escono miagolando, raccontandomi in miagolese e strusciamenti, degli omaccioni terribili che avanti e indietro come furie, sbuffano ed emettono  rumori e versi raccapriccianti. Povere piccoline, immagino la loro paura con i martelli pneumatici, i trapani, le picconate, i tubi… la Teresina in particolare, scompare nel nulla, credo si nasconda tra i pupazzi delle bimbe, con le pupille dilatate e il terrore della fine del mondo, poi esce piatta, strisciando raso terra ad annusare l’ambiente, miagolando insistentemente, chiamandomi, fino a quando non la carezzo lungamente.
Per concludere… ciliegina sulla torta, gli operai maldestri hanno danneggiato la linea internet… ed io non so se riuscirò mai a pubblicare questo post… sono triste, frastornata, arrabbiata, sconsolata, stanca… perché in questo frangente prevale il mio temperamento malinconico?

Dove finisce il mio volitivo, determinato e risolutivo temperamento collerico nel momento del bisogno? Mi sono presa dei fiori di Bach e attendo, fiduciosa, di riappropriarmi della mia cuccia … mi sento tanto gatta Teresina… 

Sto pubblicando... qualcosa va migliorando... internet ripristinato... non spaccano più ma ricostruiscono... coraggio famiglia mia... e come ho detto alle mie bimbe... casa è ... dove c'è chi ami...



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