...curioso nel mondo!!!


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I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







domenica 5 giugno 2016

Varese la città piovosa

 Varese... chi abita a Varese e dintorni conosce bene le atmosfere piovose che molto spesso ci pervadono incessantemente e umidamente. Ci siamo, ecco una di quelle dannate primavere dove si possono contare le ore (neanche i giorni) di sole.
Non voglio scrivere un post sulla lamentela,  non per fare quella che vede sempre il lato positivo, perchè a dirla tutta sono stufissima marcia di questo tempo fradicio, ma già che ci siamo, mi voglio semplicemente soffermare sul senso di appartenenza, sul riconoscermi un un luogo, un clima, uno stato che conosco praticamente come me stessa.
E di cosa è fatta questa percezione tutta varesina? 
E' fatta dal rombare remoto di tuoni brontoloni oltre le prealpi,  di saette fosforescenti su cieli bruni e indaco all'orizzonte, arrivano e illuminano le creste delle colline frastagliate dalle chiome rigogliose degli alberi. 
E' fatta dai lati delle strade inondati che straripano e fanno fischiare la cinghia della mia vettura arrabbiata e da quel profumo penetrante di terra umida che invade le narici. 
E' fatta di odor di umido in casa, perchè senza i termosifoni i panni non si asciugano mai e lo stendino girovaga come un profugo per la casa.
E' fatta anche di prati lussureggianti che godono letteralmente di questa abbondanza, bevono e si intridono di vita ed eterico. 
E' fatta di sfumature inimmaginabili di verdi, smeraldi, verdoni, sottoboschi, chiome, erbacce, edere, muschi...
E' fatta anche di portici e corsette sotto le tettoie, a secondo della pioggia, perchè a volte è leggera leggera, quasi nebulizzata e bagna solo dopo un lungo cammino, a volte è piccola piccola ma pesante e ti bagni subito, altre volte ci sono sporadici e mastodontici goccioloni che ti bagnano a chiazze, altre volte è battente e fitta... e lì sei fregato perchè non è sufficiente correre sotto i cornicioni, ti bagnerai, anche con l'ombrello! E poi c'è la pioggia leggera, portata dall'aria che arriva laterale, e questa la puoi solo evitare standotene al chiuso.
E' fatta anche di una spalla bagnata e una no, perchè è sempre bello condividere l'ombrello con qualcuno o parlare fitto e vicini in quel microspazio coperto. 
E' fatta anche di cirri variopinti e giganteschi che si rincorrono frastagliati, che si adagiano come cappelli sulle montagne che disegnano figure e si stagliano in scorci di cieli azzurri, con orli dorati, raggi che filtrano e rondini che garriscono forte.
E' fatta di scarpe bagnate, ombrelli gocciolanti, giacche impermeabili, stivaletti e mantelline, cappelli e asciugamani per il cane.
La pioggia a Varese è conosciuta, da sempre osteggiata, ma così intrisa nel nostro essere che in qualche modo non possiamo che a tratti somigliarle... e godiamo di questa natura e di questo verde, del resto non possiamo farci nulla... e mentre aspettiamo il sole non ci resta che amarla...

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