...curioso nel mondo!!!


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I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







mercoledì 19 dicembre 2012

Le scorzette di Natale

Come ho ampiamente ribadito nel mio blog mi piace moltissimo assecondare la stagionalità, come un rametto che, galleggiando sull'acqua, segue la corrente del fiume, lasciandosi cullare, trasportare...
Mi piace far risuonare la casa e la nostra vita di dolce e ritmico movimento e divenire. 
Tra le tante attività casalinghe mirate a questo, c'è anche la ricerca di ricette che possano con i loro profumi e colori rievocare nel cuore la festa o la stagione... 
Per Natale mi adopero nella realizzazione delle "scacce siciliane", antica tradizione familiare, per le quali proporrò presto un post, i biscotti di zenzero e quest'anno mi sono cimentata per la prima volta nella preparazione delle scorze d'arancia candite...
Molti grideranno per l'orrore, sento un sacco di persone dichiarare certa che detestano i canditi (me compresa). Però ero molto incuriosita dal procedimento e inoltre, in molti, mi hanno detto che c'è grande differenza tra i canditi industriali e quelli fatti in casa... e avevano ragione le mie scorzette hanno avuto un grosso successo!!!

Ho comprato delle arance rigorosamente biologiche perchè le sostanze chimiche penetrano incredibilmente nella buccia porosa.

 
Ne ho sbucciate tre partendo da incisioni longitudinali con il coltello, facendo attenzione a non spezzare gli spicchi di buccia così ottenuti. La buccia deve mantenere un pò di bianco (è il suo buono).
Poi si procede tagliando ulteriormente le bucce a listarelle.  
Quindi si mettono in acqua fredda e si portano a bollore. Si scola l'acqua e si ripete la medesima operazione per altre due volte. L'ultima volta bolliranno circa 10 minuti. In tutto va fatto tre volte, è necessario per far perdere l'amarognolo in eccesso. 

 A questo punto si pesano le scorzette bagnate e ben scolate e si prepara una mistura di zucchero di canna e acqua (70 grammi di zucchero e 20 ml di acqua per  100 g di bucce).
Si scalda appena la mistura e si immergono anche le bucce. 
Il fuoco deve essere bassissimo e bisogna girare in continuazione, perchè bisogna stare attenti a non caramellare lo zucchero. 
Si cuoce il composto fino a quando non si asciuga tutto il liquido.

Il prodotto appicicatticcio ottenuto sembra un agglomerato alieno, niente preoccupazioni va benissimo così, lo si lascia intiepidire e poi con molta pazienza si procede ad "inzuccherarle". 
Si passano ad una ad una nello zucchero, aiutandosi con due forchette e si ripongono su della carta forno, facendo attenzione a separarle bene per non farle attaccare. 

Tutto Qui, sono pronte, si lasciano raffreddare e si ripongono in un barattolo di vetro, si dice che dopo una settimana siano più buone... se ci arrivano! 


In tutta questa operazione la collaborazione della Piccolona è stata fondamentale, è stata il mio fotoreporter, tutte le foto fatte sono opera sua... è stato molto divertente e goloso!!! 
La casa aveva un simpatico odorino agrumoso e il sapore? Che dire è un contrasto... l'amaro e il dolce che si incontrano... davvero simpatiche: provare per credere. 
Le mie amiche cardatrici di lana ne hanno fatto grande onore e, con mio grande piacere, hanno svuotato il mio vasetto!!!

1 commento:

  1. ..mi cimento e spero siano almeno buone un decimo delle tue....

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