...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







venerdì 22 gennaio 2016

A scuola di magia...

 Giornate, serate, ore passate in Corte. Il mio studio, la casa dei Guacamole, un gruppo di amici, di sognatori di persone.
 È da quando ho cominciato il master in pedagogia clinica che ho cominciato a desiderare di aprire uno studio, di costruire, realizzare, riempire, abitare uno spazio dedicato allo stare insieme, al giocare, al danzare, al colorare, al sentire.

Ricordo come fosse ieri quando ho scelto di cominciare il master, di quando stavo cercando delle soluzioni al dolore della vita, delle persone.
Ricordo che trovai, “casualmente” il volantino di questo Istituto di Firenze ed oggi posso dire che me lo ha proprio mandato un angelo, quel volantino. Ero un essere diverso da oggi, razionale, piena di rancore verso la mia storia, arrabbiata, a tratti feroce, addolorata nell’esistere. E poi, piano piano, sperimentando su di me l’incontro con l’arte, con gli umani, con il sentire del cuore, con una pedagogia vera, non solo teorica, ho iniziato un lungo e lento percorso che ancora oggi non ho abbandonato. Sono un’altra persona oggi. Mi sono riconciliata con il senso del divino, con la mia religiosità ed ho scoperto che il mondo è un luogo meraviglioso dove sperimentarsi e incontrarsi. Non è stato facile, è stato doloroso, è stata una scoperta e sono felice di avercela fatta, di aver aperto il mio cuore al possibile.

Ricordo benissimo le settimane intensive di psicodramma, ribaltata e anche rincuorata, ho incontrato i mostri che abitavano la mia anima… li ho abbracciati e lievemente, ma sempre più sostanzialmente, si sono rimpiccioliti ed oggi quasi scomparsi. Sento ancora forte la sensazione di me stessa lungo l’Arno mentre sorseggiavo cognac, mentre piangevo e gridavo forte, mentre buttavo alle calme acque tonnellate di sofferenza ancestrale, guardavo le nutrie nuotare e rinascevo come una fenice.

Ricordo me stessa viaggiare supersonica tra le colline toscane mentre incrociavo e incocciavo in infiniti viaggiatori del mio cuore, in nuovi amici, fratelli, compagni, complici… e intanto qualcosa di me moriva… ma era giusto così, era l’unico modo per vivere ancora e pienamente.
Ricordo che ho disegnato, immaginato, sognato, desiderato il mio studio dove portare ad altri questa carezza per curare ferite e lenire dolori, ricordo che, esordiente nel mondo, finalmente libera, ho potuto incontrare l’amore della mia vita… sono arrivate le bambine e i progetti sono rallentati…

Ma oggi lo studio c’è e si chiama la Corte Dalì, la casa dell’arte sociale ed è completamente diverso da come lo avevo immaginato, più bello, più ricco, più caldo, più vero che mai… grazie al contributo di tutti… è arrivato senza che me ne accorgessi, fino a pochi mesi fa, quando d’un tratto mi sono resa conto: 
ho realizzato il mio sogno!
E questi mesi sono stati dedicati al pensiero, alla riflessione, alle elucubrazioni, alle retrospettive. 
Ho bisogno di un nuovo desiderio! 
Ecco cosa ho pensato in questi mesi, ed è stato facile, è bastato capirlo perché subito si formulasse, chiaro e preciso, nella mia mente, un nuovo ardente desiderio: aprire una scuola. 
In realtà è un vecchio desiderio, ma allora, quando lavoravo con i miei bambini del doposcuola, non sapevo che tipo di scuola avrei voluto aprire. Sapevo che volevo costruire qualcosa di diverso, un luogo dove i bambini fossero felici di trovare la loro strada, un’occasione per crescere, un mondo da scoprire… crescendo, soprattutto grazie alle mie figlie, ho capito che questa scuola esiste già, ed è la scuola Waldorf, dove le bambine ogni giorno corrono gioiose e desiderose di incontrare ed incontrarsi.


Quello che so oggi è che sono gli insegnanti e gli educatori che hanno bisogno di una scuola: una scuola del sentire, una scuola dell’arte maieutica, una scuola che sappia carezzare anche l’anima. 

E oggi qui in Corte è cominciato un progetto meraviglioso, ci siamo incontrati tra professionisti della pedagogia, ci siamo parlati, guardati, toccati, messi in gioco per intraprendere questo nuovo viaggio. Iniziamo, progettiamo e, a piccoli passi, timidamente, so che riusciremo, perché qualcosa ci accomuna: l’amore! L’amore per i processi, per i diritti di scegliere il modo e il tempo di apprendere, l’attenzione e la cura verso l’altro.
 Abbiamo dipinto insieme, una pittura sociale e ci siamo intrecciati con i nostri pennelli e i nostri colori per creare una nuova tessitura, una nuova avventura. Ecco che il mio desiderio comincia a prendere forma, sì un grande desiderio di arte sociale, di cammini, di proposte, di amicizie vecchie e nuove. 

Quanto è bella questa nostra capacità di desiderare… ed è solo una questione di immaginazione… del resto immagine e magia hanno una radice comune. 
Che gioia, grazie amici dei vostri doni di oggi ed auguro a tutti noi di fare una lunga strada! 
Del resto È una specie di magia 
…sì It's a kind of magic

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