...curioso nel mondo!!!


...curioso nel mondo!!!

I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







mercoledì 6 gennaio 2016

Cambiare vuol dire lasciare...Questo è l'anno!



Giorni sornioni dedicati al sonno, al divano, alla famiglia, al gioco, alla lentezza. Pensavo che avrei scritto infinitamente in questi lunghi giorni di vacanza, pensavo che avrei portato a termine tutte quelle cose che si rimandano sempre, pensavo che avrei letto infiniti libri, pensavo che avrei riordinato tutti i miei appunti e preparato operativa l’agenda per il nuovo anno. Invece le vacanze sono finite, il tempo è trascorso, lemme lemme e repentino insieme, e nulla di ciò è accaduto. Nessun rimpianto, nessun rammarico, nessun biasimo. Ne avevo bisogno, il così detto “staccare” ecco cosa ho assaporato con tutta me stessa in queste due festose settimane. 
In verità qualcosa è accaduto, non particolarmente insolito devo dire per quel che mi riguarda, ma talmente soffuso e diluito che ha assunto delicate sfumature…
Ho riflettuto… su di me, sulla mia vita, sulla mia casa, sul mio lavoro, sulle famiglie (di provenienza, acquisite, di appartenenza, di affinità elettiva, di …).

Come un gabbiano nel motore in alta montagna, è arrivata una fantastica perdita d’acqua che ha creato un simpatico paesaggio, tra valli e colline, nel nostro parquet in cucina! Ah! Mantenere un umore soave è stata un’impresa non da poco, ma ce l’ho fatta! Avrei voluto maledire tutte le divinità legate all’umidità e le forme del legno, ma sono riuscita a mantenere la calma, a rimanere impassibile di fronte all’ineluttabilità, o semplicemente… inutile piangere sul latte versato. Ancor oggi siamo in attesa dell’idraulico che ponga fine a questo riversamento d’acqua… poi conteggeremo i danni… le soluzioni possibili, o impossibili, per ritornare alla normalità. Ma quale normalità? 

Tutto questo sopraggiunge, come si suol dire, come il cacio sui maccheroni, infatti io e Cristian stiamo meditando,  con grande insistenza e determinazione, sulla necessità di cambiare casa. Le ragioni sono tante: abitiamo in un paesino a 12/15 km da dove lavoriamo e dove le nostre figlie hanno la scuola, l’ambiente è piccolo e, affare non da poco, vorremmo, anche minuscolo, un piccolo giardinetto. Ci sono altre vicende, varie e noiose, per le quali vorremmo andarcene, ma non ho voglia di rammentarle e dettagliarle… se no addio serenità. Insomma i nostri pensieri sono rivolti a questo fondamentale cambiamento. Bene la casa ci si sta rivoltando contro: oltre al tubo sotto il pavimento, c’è il tubo sotto il lavandino, i fornelli si ossidano, la caldaia parte a stento e solo dopo ritualità quotidiane (la caduta di pressione è inevitabile).
La nostra casa, il nostro nido d’amore! Adoro questa casa, tutta di legno, ai piedi del monte Orsa, con i soffitti bassi, calda e accogliente… ricordo come fosse ieri quando ci sono venuta la prima volta… ho guardato dalla finestra il campanile e lì ho saputo con certezza che era la mia casa, che ci avevo già vissuto, che sarei stata felice. Lo sono stata! In questa casa sono arrivate le mie bimbe, in questa casa sono diventata grande anch’io, lasciato il mondo dei bagordi, sono entrata, felice, nell’adultità. Quanto è difficile scegliere, cambiare, desiderare… bisogna  anche sempre saper lasciare!  
Non sono brava in questo, la parte di me più malinconica subisce il lutto con fatica, con lacrime e sofferenza. 
Ti prego casagatta non farti odiare da me, e neanche vorrei tu mi trattenessi… voglio alzare la qualità della vita, mia e delle mie figlie, ho necessità di avvicinarmi alla città dove tutto vibra e fermenta nelle nostre vite… sic… la mia bella casagatta … è come se volesse dissolversi mentre  noi andiamo via…
Chiedo al cosmo, a tutta la volta celeste (e perché no a tutti gli amici) di trovare la giusta occasione, il giusto modo per prendere il volo ed essere liberi.
E ancora riflessioni su riflessioni… ho bisogno di andare, di volare, di correre… devo lasciare le mie sicurezze, le mie catene. Sono anche stufa di lavorare, di farmi pagare il tempo per fare cose che non condivido. Una piccola parte del mio lavoro lo amo, quello con le “mie maestre” (come le chiama la mia piccolona), ma per quello basterebbe metà del tempo… tutto il resto? Le scartoffie, la burocrazia, i numeri, le riunioni istituzionali… non mi sono mai piaciute, non mi sono mai interessate… voglio andarmene (almeno un po’), dedicare minor tempo a quello a cui sono indifferente (a volte persino disgustata) e dedicare maggior tempo a quello che amo! Voglio dedicare più tempo a quello che meglio so fare, accompagnare le persone, organizzare eventi, condurre seminari, tenere corsi di arti manuali, fare il formatore, scrivere… oh sì scrivere scrivere scrivere! Ho bisogno di tempo, ho bisogno delle mie forze… per occuparmi di arte sociale!


2016 che tu sia l’anno del cambiamento, piano piano, con dedizione, con volontà, con amore lavorerò in questo anno perché i miei nuovi desideri si possano realizzare e questo è il mio contratto con Saturno! 
Il pianeta della responsabilità, dell’impegno, della coerenza… 
Questo è l’anno!

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