...curioso nel mondo!!!


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I gatti sono curiosi, sornioni, saggi e liberi.



La ricerca continua del filo conduttore del significante

mi porta ad infilare i baffoni in molti luoghi interessanti...







sabato 23 marzo 2013

Come un'anatra nello stagno




Precipitevolissimevolmente sono nel dialogo!
Sono giorni intensi, giorni conditi da riunioni di gruppo, colloqui personali (sia lavorativi che non), conferenze, formazione e … Ogni giorno, più volte al giorno, mi ritrovo a dialogare, parlare, condurre, ascoltare, valutare, immaginare, ideare, pensare.
È quello che più amo ed è interessante vedere che il cosmo (a volte anche inaspettatamente) mi porti incontro questa esperienza in continuazione. Quello che è più incredibile (e difficile) è che succede in tutti gli ambiti della mia vita: al lavoro come mansione, con gli amici, nella scuola delle bambine, estemporaneamente… Ovviamente tutte le persone si ritrovano collocate in ambiti relazionali continui, in uno scambio confronto con l’altro, quello che sento e vedo in queste settimane è che ognuno di questi momenti relazionali mi richiede uno sforzo di presenza, di pensiero, di risposta, di adeguatezza e, quindi, diventa un’ attività che mi investe fortissimamente a livello energetico. In verità dormo poco ma non è questo che mi procura una grandissima stanchezza, ma è proprio il consumo di una “certa” energia, mi vien da dire un’energia attinta direttamente dalle mie forze eteriche. Lo posso anche valutare attraverso la fatica che colgo nella mia piccina. La piccolona è cresciuta, ha oltrepassato una soglia e comincia a “gestire” delle forze proprie. La micina piccola, invece, che non ha ancora compiuto i quattro anni, accusa questo mio utilizzo delle forze eteriche. Mi richiede in continuazione, è nervosa, spesso arrabbiata e vogliosa di coccole.
È un momento difficile per me, perché questo “dialogare presente” mi fa sentire al mio posto, come un’anatra nello stagno. Mi sento di vivere in un assoluto presente e di perseguire, infine, quello per cui sono nata. La nascita delle bambine mi ha dato una lunga pausa, avevo bisogno di ogni mia energia per loro. Ora sta arrivando qualcosa, mi sento richiamata dalla mia passione, dal mio talento e mi piacerebbe continuare così (anche se riconosco che questo svuota le mie energie). Mi domando quanto, tutto ciò, sia giusto per la mia piccolina. Mi domando se è giusto “sacrificare” l’integrità energetica dedicata a mia figlia per seguire la mia passione. Dovrei aspettare ancora? In verità la risposta razionale è Sì, l’avevo già pensato, in fondo fra un paio d’anni anche lei sarà sulla strada di un’autonomia dell’eterico… ma, come dicevo, questa è una decisione presa pragmaticamente. Quello che accade è che il mondo mi porta incontro altro. Succede che le mie esperienze siano condite di questa presenza, di questo sentire l’altro, di questo immergermi nel presente… e forse devo solo imparare a gestirmi meglio. Come sempre le mie figlie sono le mie maestre di vita. Forse questo lieve malessere del mio piccolo raggio di Sole vuole insegnarmi (semplicemente?) ad utilizzare “meglio” le mie energie. Forse devo capire che non è giusto in genere immergermi totalmente nella relazionalità ma dovrei imparare a creare una giusta (ovvero ritmica) alternanza tra entrate ed uscite energetiche. 
Insomma dovrei “darmi forma”, e questo vuol dire tante cose: smettere di fumare, dimagrire, riordinare con maggior sistematicità, fare sport … e sono sicura che infine “avanzerei” tempo (ed energie). È il momento di fare questo passo… in questo momento così particolare cosa porto con me? Cosa lascio?... e quindi buttarmi felice nello stagno a sguazzare ma nel contempo rimanere ancorata alla terra.

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